Sale il rendimento dell’affitto della casa, che diventa un investimento sempre più redditizio. È quanto emerge da un’analisi dell’Ufficio studi del gruppo Tecnocasa aggiornata al primo semestre del 2023, nella quale, per un bilocale di 65 mq, si rileva un rendimento annuale medio del 5,2 per cento nelle grandi città. Un valore in continua crescita, salito secondo il report di 10 punti percentuali negli ultimi 10 anni, che fa il paio con l’aumento dell’acquisto degli immobili per investimento.
L’analisi sul rendimento della locazione
Stando all’analisi del franchising di agenzie immobiliari, infatti, le compravendite immobiliari realizzate a scopo di locazione sono state nella prima metà dell’anno scorso del 19,6 per cento, registrando un aumento significativo rispetto ai primi sei mesi del 2022, quando la percentuale era del 16,8 per cento.
Come spiegano gli esperti dell’Ufficio studi di Tecnocasa, gli alti livelli dell’inflazione e la ripresa del settore turistico portano le famiglie a investire sulla casa, considerata dai risparmiatori un bene sempre sicuro sul quale investire i propri soldi.
Il report del Gruppo immobiliare parte dallo studio delle locazioni a lungo termine nelle maggiori città italiane, lasciando da parte i contratti stagionali. Alla luce della fase di instabilità economica e della crescita dei prezzi delle materie prime energetiche, i proprietari sono più propensi ad affitti più lunghi, ma ovviamente i rendimenti delle locazioni dipendono dalle caratteristiche e dal luogo dove è collocato l’abitazione.
Le città dove gli affitti rendono di più
In questo quadro, se la media italiana del rendimento annuo si aggira attorno al 5 per cento, per l’affitto di un bilocale di 65 mq le città più redditizie sono Genova, Palermo e Verona, con rendimenti rispettivamente di 6,6 per cento, 6,4 e 6,3.
Seguono le altre grandi città italiane, che gli esperti di Tecnocasa hanno messo in fila secondo la seguente classifica:
- Genova 6,6%
- Palermo 6,4%
- Verona 6,3%
- Bari 5,1%
- Torino 5,0%
- Napoli 4,9%
- Roma 4,8%
- Bologna 4,8%
- Milano 4,4%
- Firenze 4,1%
In ogni caso, le zone preferite dagli investitori preferiscono sono quelle che registrano una maggiore presenza di Università, di servizi e sottoposte ad interventi di riqualificazione.
Nel report si sottolinea, inoltre, che chi decide di impiegare i propri risparmi sul “mattone mira anche alla rivalutazione dell’immobile e, negli ultimi anni, abbiamo assistito a un recupero dei prezzi.”
Ma i proprietari di casa non guardano esclusivamente ai rendimenti da locazione. ma anche e soprattutto alla rivalutazione del capitale. Sempre tra le grandi città italiane, dal 1998 al 2023, si è registrata una rivalutazione dei prezzi del 46 per cento: la metropoli che si è rivalutata di più è stata Milano con il 132,1 per cento, seguita da Napoli con il 72,1 per cento e Firenze con il 71,2 per cento (qui abbiamo spiegato quanto costa oggi comprare casa tenendo conto dei mutui triplicati).
Come avevamo riportato qui, per il 2024 la previsione dei prezzi e degli affitti sul mercato immobiliare, secondo l’analisi di un’altra grande gruppo del settore come ‘Immobiliare.it’, vedrebbe crescere le vendite del 6 per cento a Catania, del 4,1 per cento a Verona, del 2 per cento a Milano e dell’1,1per cento a Roma, con oscillazioni positive intorno al +3 per cento anche per Napoli, Genova, Bari, Venezia e Torino.
Mentre le città che dovrebbero registrare un aumento più rilevante sugli affitti risultano essere Firenze, con una crescita stimata intorno al 18 per cento e Napoli (+16,8 per cento) (qui per conoscere la situazione oggi sugli affitti a Firenze).