La zucca vale 30 milioni di euro, Halloween fa girare l’economia italiana

La zucca economy italiana vale oltre 30 milioni di euro, grazie alla popolarità di Halloween e alla riscoperta del vegetale come ingrediente

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Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Halloween è diventato un vero e proprio evento in Italia, di una portata tale da essere anche un motore economico e commerciale stagionale. Secondo l’analisi diffusa da Coldiretti in vista della festività di Ognissanti, il giro d’affari generato dalla produzione, vendita e consumo delle zucche (la cosiddetta zucca economy) ha superato nel 2025 un valore complessivo di 30 milioni di euro. Il fenomeno coinvolge diversi comparti, dall’agricoltura al turismo, dalla ristorazione alla decorazione.

Halloween spinge la raccolta della zucca

Il 2025 si è rivelato un anno positivo per la produzione italiana di zucche. Nonostante le difficoltà legate alla crisi climatica, il raccolto di novembre ha raggiunto circa 40mila tonnellate, in aumento rispetto alla stagione precedente.

Le rese (30 milioni di valore economico) restano tuttavia inferiori alle potenzialità del comparto, a causa delle ondate di calore e delle piogge irregolari che hanno segnato l’estate, riducendo in parte la produttività dei terreni. Ma la qualità delle zucche, quest’anno, è stata giudicata eccellente.

Complessivamente, in Italia sono circa 2.000 gli ettari coltivati a zucca, distribuiti soprattutto nelle pianure del Nord, ma con un crescente interesse anche nel Centro e nel Mezzogiorno.

Dove si produce più zucca in Italia

Lombardia, Emilia Romagna e Veneto restano i principali poli produttivi italiani, con volumi in linea con le aspettative e un livello qualitativo alto. Basti pensare che la prima regione da sola rappresenta circa un quarto della superficie nazionale (25%).

Dietro a queste regioni si collocano Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana, che negli ultimi anni hanno diversificato la produzione, puntando anche su varietà locali e biologiche.

Anche in Puglia la stagione della zucca è stata particolarmente favorevole. Qui la produzione è aumentata del 20% rispetto al 2024, soprattutto nelle aree irrigue del Foggiano e del Tarantino, dove la disponibilità d’acqua ha permesso di mantenere standard elevati.

Buoni risultati anche in Umbria, dove l’irrigazione ha fatto la differenza, e nelle regioni del Sud come Sicilia, Campania e Sardegna, che hanno registrato incrementi del raccolto e un generale miglioramento della qualità.

Prezzo triplicato per la zucca a fette

La domanda di zucche è in netto aumento, sospinta dalla crescente popolarità di Halloween ma anche dalla riscoperta della cucina autunnale tradizionale. Secondo Coldiretti, il prezzo medio al dettaglio della zucca in Italia si attesta nel 2025 intorno ai 2 euro al chilo, ma può raddoppiare o triplicare quando il prodotto è già sbucciato e tagliato, pronto per l’uso.

Un incremento dovuto non solo al lavoro di pulizia, ma anche alla domanda costante dei consumatori urbani, sempre più attratti da prodotti pratici e a spreco zero.

Il rinnovato interesse gastronomico ha portato anche a un incremento del consumo interno, con una maggiore presenza di zucca nelle mense, nei ristoranti e nei mercati contadini. Non tutte le zucche, però, finiscono in cucina.

Una quota crescente della produzione è destinata a scopi ornamentali o da competizione, con esemplari che possono superare i 1.000 chili. Queste “giganti” diventano le protagoniste di fiere, mercati agricoli e concorsi, spesso legati alla festa di Halloween, dove vengono intagliate e illuminate per creare le iconiche lanterne “Jack O’Lantern”. di peso.

Per questo motivo l’interesse per le zucche ornamentali è aumentato anche tra i coltivatori italiani, che sperimentano varietà particolari e forme originali per soddisfare una domanda in crescita, sia da parte delle famiglie che dei negozi di decorazioni e ristoranti.

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