L’impegno dell’Unione europea a definire con sempre più nitidezza e vigore un’Europa digitale si manifesta, anche in queste ultime ore, con diverse molteplici iniziative, che riguardano da un lato imprese e PA e dall’altro insegnanti ed educatori delle scuole primarie e secondarie.
Vediamo in concreto queste attività.
Poli europei dell’innovazione digitale. Nuovi bandi
La Commissione ha pubblicato la terza serie di inviti a presentare proposte per il programma Europa digitale, del valore di 200 milioni (euro), nell’ambito dei programmi di lavoro 2021-2022.
Questi inviti fanno seguito alla prima e alla seconda serie di bandi pubblicati rispettivamente nel novembre 2021 e nel febbraio 2022.
I bandi sono aperti alle imprese, alle PPAA e ad altri soggetti degli Stati membri dell’UE, dei paesi EFTA/SEE e dei paesi associati.
Il finanziamento prevede un investimento di 170 milioni di euro in spazi di dati e nello sviluppo di una piattaforma di AI, per garantire alle imprese e alle PPAA un facile accesso a strumenti di AI affidabili, realizzati in Europa.
Gli investimenti sono rivolti anche ad infrastrutture cloud-to-edge e in programmi di istruzione specializzata nel settore delle tecnologie digitali avanzate.
Il termine per questi bandi è il 24 gennaio 2023.
È aperto anche un nuovo invito a presentare proposte per i poli europei dell’innovazione digitale, che stanzia ulteriori 30 milioni di euro.
I poli, situati in tutta Europa, sosterranno le imprese private, comprese le PMI e le start-up, e il settore pubblico nella trasformazione digitale. Il termine per questo bando è il 16 novembre 2022.
Alfabetizzazione digitale nelle scuole primarie e secondarie
La Commissione, inoltre, ha appena pubblicato le linee guida per gli insegnanti e gli educatori delle scuole primarie e secondarie volte a contrastare la disinformazione e promuovere l’alfabetizzazione digitale nelle loro classi.
Gli orientamenti forniscono un sostegno pratico agli insegnanti e agli educatori e includono definizioni di concetti tecnici, esercizi da svolgere in classe e consigli su come incoraggiare buone abitudini online.
Questo pacchetto di strumenti affronta 3 temi principali:
- rafforzare l’alfabetizzazione digitale
- contrastare la disinformazione
- esaminare e valutare l’alfabetizzazione digitale.
Attualmente, in Europa, uno studente di 13 anni su tre non dispone delle competenze digitali di base e, secondo l’OCSE, solo poco più della metà dei quindicenni dell’UE ha riferito di aver appreso a scuola come riconoscere se le informazioni sono soggettive o distorte.
Vi è, quindi, la chiara necessità di rafforzare il ruolo dell’istruzione e della formazione nella lotta alla disinformazione e nella promozione dell’alfabetizzazione digitale e di quella mediatica. Ciò consentirà di migliorare la resilienza e aumenterà la possibilità di combattere più efficacemente gli effetti della disinformazione online.
La struttura che si è scelta nel redigere queste linee guida è estremamente chiara e fruibile anche da un insegnante con poca o nessuna esperienza nel campo dell’istruzione digitale, fornendo, allo stesso tempo, però, tutte le conoscenze e i mezzi di cui si ha bisogno per insegnare ai giovani come navigare nel mondo digitale.
Le linee guida sono rivolte agli educatori proprio perché loro sono tra i modelli di riferimento più importanti per i giovani ed è fondamentale che siano formati per aiutare i giovani a distinguere le notizie dalla disinformazione. Con questi nuovi orientamenti e con la nuova strategia per un’internet migliore per i ragazzi, le Istituzioni europee desiderano facilitare la promozione delle competenze di alfabetizzazione digitale in Europa fin dalla più giovane età e per tutto il percorso scolastico.
Le linee guida sono state elaborate con il sostegno del gruppo di esperti della Commissione sulla lotta alla disinformazione e per la promozione dell’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione e riuniscono un’ampia gamma di pratiche provenienti dal mondo dell’istruzione e della formazione, dalla radiodiffusione, dal mondo accademico, dai social media e dal giornalismo.
Il gruppo di esperti ha pubblicato, contestualmente, anche una relazione, che analizza il ruolo dell’istruzione e della formazione nella lotta alla disinformazione e presenta possibili soluzioni attraverso politiche a livello nazionale e dell’UE.
Programma di lavoro Erasmus+ 2023
La Commissione europea continuerà a investire in questa causa attraverso il programma di lavoro annuale Erasmus+ 2023, che fornirà finanziamenti per progetti lungimiranti su vasta scala incentrati sulla formazione degli insegnanti e sullo sviluppo di programmi di studio per contrastare la disinformazione e promuovere l’alfabetizzazione digitale.
La Commissione utilizzerà questi nuovi orientamenti anche per azioni a sostegno degli insegnanti nell’ambito della nuova strategia europea per un’internet migliore per i ragazzi (BIK+).
Le linee guida rientrano nel piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) e nel piano d’azione per la democrazia europea e contribuiranno alla realizzazione dello spazio europeo dell’istruzione, entro il 2025.
Vengono, inoltre, ad integrare il lavoro che la Commissione europea sta già svolgendo per contrastare la disinformazione attraverso il programma Erasmus+, il Corpo europeo di solidarietà e eTwinning.
Il ruolo dell’alfabetizzazione mediatica nella lotta alla disinformazione è sostenuto nell’ambito del programma Europa creativa e attraverso l’Osservatorio europeo dei media digitali e i suoi hub regionali, sostenuti dalla Commissione europea.
La relazione finale degli esperti
Al fine di contribuire all’elaborazione degli orientamenti, la Commissione ha istituito un gruppo informale di esperti sulla lotta alla disinformazione e per la promozione dell’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione. Il 31 maggio è stato pubblicato un invito per esperti destinati a far parte del gruppo, invito che si è chiuso il 29 giugno.
La relazione finale del gruppo di esperti fornisce indicazioni sul ruolo chiave svolto dall’istruzione e dalla formazione nel dotare i giovani delle competenze necessarie per il mondo digitale odierno, anche per quanto riguarda la lotta alla disinformazione, evidenziando, al contempo, le principali sfide e le potenziali soluzioni in questo settore complesso e dinamico.
La relazione finale sottolinea, inoltre, il valore aggiunto che si può ottenere proseguendo i lavori esistenti e presenta le quattro dimensioni principali della lotta alla disinformazione e della promozione dell’alfabetizzazione digitale attraverso l’istruzione e la formazione:
- la natura tecnologica e psicologica della disinformazione
- le dimensioni chiave dell’alfabetizzazione digitale
- le esigenze degli insegnanti e degli educatori
- gli approcci efficaci adottati nei diversi Stati membri.