Assicurazione sanitaria: cos’è, come funziona e quando farla

L'assicurazione sanitaria è una polizza che copre spese mediche e cure, offrendo servizi personalizzati. Scopri come funziona e quando conviene attivarla.

Pubblicato: 10 Febbraio 2025 14:38

Alessandro Cavallaro

Agente assicurativo

Intermediario assicurativo con 17 anni di esperienza alle spalle, specializzato in tutti i rami assicurativi.

L’assicurazione sanitaria è una polizza facoltativa che offre una copertura finanziaria per le spese mediche sostenute in caso di malattia o infortunio. In Italia, nonostante l’esistenza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), molti cittadini scelgono di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata per accedere a cure più rapide e personalizzate, evitando le lunghe liste d’attesa spesso presenti nel sistema pubblico.

Cos’è un’assicurazione sanitaria

Un’assicurazione sanitaria è un contratto stipulato tra un individuo e una compagnia assicurativa, in cui l’assicurato si impegna a versare un premio periodico in cambio della copertura di determinate spese mediche. Queste polizze possono variare notevolmente in termini di copertura e costi, offrendo soluzioni personalizzate in base alle esigenze dell’assicurato.

Le principali tipologie di polizze sanitarie includono:

È importante notare che alcune polizze possono includere coperture aggiuntive, come cure dentistiche o programmi di prevenzione, mentre altre potrebbero escludere specifiche prestazioni o patologie. Pertanto, è fondamentale leggere attentamente le condizioni contrattuali prima di sottoscrivere una polizza sanitaria.

Come funziona l’assicurazione sanitaria

Il funzionamento di un’assicurazione sanitaria si basa sul pagamento di un premio assicurativo, che può essere mensile, trimestrale o annuale. In cambio, la compagnia assicurativa si impegna a coprire, totalmente o parzialmente, le spese mediche sostenute dall’assicurato, secondo le condizioni stabilite nel contratto.

Le modalità di copertura possono variare:

Le polizze sanitarie possono prevedere massimali, ovvero l’importo massimo che l’assicurazione è disposta a coprire per una determinata prestazione o per un periodo specifico, e franchigie, cioè una somma prestabilita che rimane a carico dell’assicurato.

È essenziale essere consapevoli delle esclusioni presenti nella polizza, ovvero delle situazioni o patologie che non sono coperte. Ad esempio, molte assicurazioni non coprono interventi estetici, cure per malattie preesistenti non dichiarate al momento della stipula del contratto o trattamenti legati a dipendenze da alcol o droghe.

Inoltre, alcune polizze possono richiedere la compilazione di un questionario medico al momento della sottoscrizione, per valutare lo stato di salute dell’assicurato e determinare eventuali limitazioni o esclusioni.

Quanto costa un’assicurazione sanitaria?

Il costo di un’assicurazione sanitaria dipende da diversi fattori e può variare sensibilmente in base alla tipologia di copertura scelta, all’età dell’assicurato, allo stato di salute e ai massimali previsti dalla polizza.

I principali fattori che incidono sul prezzo includono:

In media, per un singolo adulto tra i 30 e i 50 anni, il costo di un’assicurazione sanitaria privata in Italia varia tra 600 e 1.500 euro all’anno, a seconda della copertura. Per una famiglia, la spesa può salire fino a 2.000-3.000 euro annui, soprattutto se si sceglie una polizza con copertura internazionale o con garanzie più estese, come cure odontoiatriche e trattamenti fisioterapici. Per un over 65, invece, i costi possono aumentare considerevolmente, arrivando anche a 2.500-4.000 euro annui, a seconda delle condizioni di salute e del livello di copertura desiderato.

Le diverse fasce di prezzo

Per dare un’idea più concreta, possiamo suddividere le assicurazioni sanitarie in tre fasce di prezzo:

Oltre al costo iniziale, è importante verificare eventuali spese extra, come ticket sanitari, franchigie o clausole di esclusione su alcune patologie.

Detrazioni fiscali e rimborso delle spese sanitarie

Uno degli aspetti più importanti da considerare quando si stipula un’assicurazione sanitaria è la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali sulle spese sostenute.

In Italia, le spese sanitarie danno diritto a una detrazione del 19% sull’IRPEF, ma solo per l’importo che supera la soglia minima di 129,11 euro. Questo significa che, se nel corso dell’anno si sostengono spese mediche per 1.000 euro, la detrazione sarà applicata su 870,89 euro (ossia la parte eccedente la franchigia).

Oltre alla detrazione delle spese mediche, è possibile detrarre anche il premio pagato per l’assicurazione sanitaria. Se la polizza è stipulata a titolo personale, il 19% del premio versato è detraibile, ma solo entro un limite massimo di 530 euro all’anno.

Per i dipendenti pubblici o i lavoratori che ricevono un’assicurazione sanitaria integrativa dal proprio datore di lavoro, è necessario verificare se il premio è stato dedotto dal reddito imponibile: in questo caso, la detrazione non è possibile.

Assicurazione sanitaria e cure specifiche

Molte polizze assicurative offrono coperture per cure specifiche, che non sempre rientrano nelle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Nazionale. Tra le più richieste troviamo l’assicurazione per il dentista e quella per l’invalidità permanente e l’assistenza domiciliare.

Assicurazione sanitaria dentista

Le cure odontoiatriche sono tra le più costose in Italia e raramente sono coperte dal sistema sanitario pubblico, se non in casi particolari (es. interventi per patologie gravi). Un’assicurazione sanitaria può coprire:

Alcune polizze prevedono un rimborso parziale delle spese odontoiatriche, altre invece garantiscono l’accesso a una rete di dentisti convenzionati, riducendo i costi per il paziente.

Assicurazione per invalidità permanente e assistenza domiciliare

Alcune polizze includono la copertura per:

Queste coperture sono particolarmente utili per anziani o per chi svolge lavori ad alto rischio di infortunio.

Come funziona l’assicurazione sanitaria per gli stranieri

In Italia, l’accesso all’assistenza sanitaria per i cittadini stranieri varia in base alla loro provenienza e al motivo del soggiorno.

Cittadini dell’Unione Europea (UE)

I cittadini provenienti da Paesi dell’UE, dello Spazio Economico Europeo o dalla Svizzera possono usufruire dell’assistenza sanitaria in Italia utilizzando la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM). Questa tessera garantisce l’accesso alle cure mediche necessarie durante un soggiorno temporaneo, sia per emergenze che per trattamenti non urgenti. È importante portare sempre con sé la TEAM per poterla presentare in caso di necessità.

Cittadini extra-UE

Per i cittadini provenienti da Paesi extra-UE, le modalità di accesso all’assistenza sanitaria dipendono dalla durata e dal motivo del soggiorno:

È essenziale che gli stranieri in Italia siano sempre in regola con la copertura sanitaria, sia per garantire l’accesso alle cure necessarie, sia per adempiere agli obblighi legali previsti per il soggiorno nel Paese.

L’assicurazione sanitaria è obbligatoria per i dipendenti pubblici?

Per i dipendenti pubblici in Italia, l’assicurazione sanitaria integrativa non è obbligatoria per legge. Tuttavia, esistono iniziative e convenzioni che offrono coperture aggiuntive rispetto a quelle garantite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Ad esempio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha stipulato convenzioni con alcune società di mutuo soccorso per fornire servizi di assistenza sanitaria integrativa ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. Queste convenzioni consentono ai lavoratori pubblici di accedere a sussidi sanitari integrativi, con la possibilità di estendere la copertura anche ai familiari.

Inoltre, alcuni Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) del settore pubblico prevedono l’adesione a fondi sanitari integrativi specifici per determinate categorie di lavoratori. In questi casi, l’iscrizione al fondo può essere obbligatoria o facoltativa, a seconda delle disposizioni contrattuali.

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