C’è un titolo che sta particolarmente piacendo agli italiani, per la sua affidabilità, remunerazione e natura. Si tratta del Btp Green, di cui il ministero dell’Economia ha annunciato proprio qualche giorno fa il notevole successo del nuovo collocamento. Quali caratteristiche ha questo Btp Green, come funziona, quali vantaggi assicura e quanto rende?
Cos’è e quanto rende il nuovo Btp Green
Tanto per cominciare, va detto che i Btp Green sono una recente novità nel panorama dei titoli di Stato italiani. Nati per sostenere la transizione ecologica del nostro Paese, stanno diventando via via sempre più uno strumento finanziario interessante per chi vuole investire qualche risparmio senza rischiare troppo.
I proventi di questi titoli sono destinati al finanziamento di spese dello Stato, che generano impatti ambientali positivi. Ciò all’interno della cornice degli obiettivi di sviluppo sostenibile, definiti dagli accordi internazionali cui l’Italia e l’Unione europea aderiscono.
Il nuovo Btp Green è stato emesso l’8 gennaio scorso con collocamento sindacale: è a 20 anni con scadenza 30 aprile 20246 e ha una cedola annua di ben il 4,1% (2,05% a semestre). La prima cedola sarà staccata il 30 aprile 2025 e avrà un tasso dell’1,182692%.
L’operazione è stata gestita da un sindacato composto da sei lead manager: Monte dei Paschi di Siena, BNP Paribas, Citibank Europe, Crédit Agricole, Inv. Bank, NatWest Markets e Unicredit.
Chi lo compra di più
Non è un caso, dunque, che il collocamento di qualche giorno fa abbia raccolto una domanda di ben 130 miliardi. L’operazione è avvenuta in contemporanea con il collocamento del Btp a 10 anni, che ha raccolto 140 miliardi, portando così la raccolta complessiva dei due titoli – Btp Green e Btp decennale – alla cifra record di oltre 270 miliardi di euro, con un totale emesso di 18 miliardi di euro. Segno che questi titoli “verdi” attraggono sempre più investitori con focus ESG, e consolida almeno in parte il ruolo dell’Italia come emittente chiave nel mercato obbligazionario europeo.
Al collocamento hanno partecipato oltre 430 investitori. Il Btp Green ha visto una forte partecipazione di investitori ESG, che hanno sottoscritto oltre la metà del collocamento. Nel dettaglio:
- fund manager: 36,3%
- banche: 27,5%
- investitori a lungo termine: 30,9% (18,3% fondi pensione e assicurazioni, 12,6% banche centrali e istituzioni governative).
- hedge fund: circa 5% per il BTP Green.
Da dove arrivano gli investitori
I titoli di Stato italiani sostenibili hanno attirato anche questa volta gli investitori stranieri: sfiora l’80,2% infatti la quota destinata agli investitori esteri. Ecco la distribuzione per area geografica:
- Europa:
– Regno Unito: 26,8% (10 anni) e 27,2% (Green).
– Francia: 7,3% (10 anni) e 12,6% (Green).
– Penisola Iberica: 12,6% (10 anni) e 11,0% (Green).
– Paesi Scandinavi: 9,7% (10 anni) e 11,7% (Green).
– Germania, Austria, Svizzera: 5,8% (10 anni) e 6,4% (Green). - Medio Oriente: 2,9%
- Asia: 0,6%
- Nord America: 2,7%.
Da lunedì 13 gennaio il Btp Green è anche quotato sul Mot (Mercato Telematico delle Obbligazioni) gestito da Borsa Italiana. Il titolo ha il codice ISIN IT0005631608.