Il bonus bollette è ora disponibile per la richiesta nel mese in corso grazie al decreto legge numero 131 del 29 settembre 2023, noto come il decreto sulle “misure urgenti in materia di energia e gli interventi per sostenere il potere di acquisto e a tutela del risparmio” emanato dal governo Meloni. Questo provvedimento ha esteso l’incentivo speciale sulle “fatture” di luce e gas di altri tre mesi, includendo quindi ottobre, novembre e dicembre.
Come funziona il nuovo bonus
Conformemente alle informazioni fornite dal sito di Arera (l’Autorità di Regolazione per l’Energia, le Reti e l’Ambiente), i bonus sociali destinati all’energia elettrica, al gas e all’acqua costituiscono una misura chiaramente orientata a mitigare le spese sostenute dalle famiglie che versano in condizioni di disagio economico o fisico in merito all’approvvigionamento di energia elettrica, gas naturale e acqua. Questi incentivi hanno fatto la loro comparsa gradualmente nel corso degli anni grazie all’evoluzione della legislazione nazionale, per poi essere messi in atto attraverso provvedimenti regolatori emanati dall’autorità.
In seguito all’incremento delle tariffe energetiche, il bonus sociale destinato all’energia elettrica e al gas ha subito un ulteriore potenziamento nei mesi più recenti. Il decreto legge numero 79/2023 ha stanziato ulteriori 110 milioni di euro per il terzo trimestre di quest’anno, fornendo una boccata d’aria ai beneficiari di queste agevolazioni. Le regole stabilite da questo decreto sono state confermate anche per il quarto trimestre del 2023, garantendo continuità e stabilità nell’assistenza.
Inoltre, il governo ha previsto un contributo straordinario per il quarto trimestre, mirato ai destinatari del bonus sociale elettrico. Questo contributo varierà in base al numero di membri che compongono il nucleo familiare, secondo le modalità già previste per il bonus sociale. Tale provvedimento tiene conto delle diverse dimensioni familiari e delle relative esigenze.
L’Autorità per l’Energia, Arera, sarà responsabile di definire l’importo del contributo, suddividendolo nei tre mesi in base ai consumi previsti. In aggiunta, è stata confermata l’Iva agevolata del 5% sul gas fino alla fine dell’anno, così come l’azzeramento degli oneri generali di sistema sul gas anche nel quarto trimestre.
I requisiti
I beneficiari del bonus bollette a ottobre 2023 sono i seguenti:
- Nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro.
- Famiglie con almeno 4 figli a carico e un indicatore ISEE inferiore a 30.000 euro.
- Titolari di Reddito o Pensione di cittadinanza.
- Nuclei familiari in cui è presente un componente che si trova in condizioni di disagio fisico e necessita di apparecchi elettromedicali salvavita.
Tuttavia, è importante notare che le famiglie con meno di 4 figli a carico e con un ISEE inferiore a 9.530 euro riceveranno l’importo completo del bonus, pari al 100%. I nuclei con ISEE compreso tra 9.530 euro e 15.000 euro otterranno invece un bonus con un importo ridotto all’80%.
Per quanto riguarda la procedura di richiesta, i bonus luce e gas per disagio economico non devono essere richiesti separatamente. È sufficiente presentare annualmente la Dichiarazione Sostitutiva Unica e avere un ISEE valido entro la soglia stabilita. Per il bonus elettrico per disagio fisico invece deve essere richiesto presso i Comuni o i CAF abilitati. In ogni caso, quest’ultimo può essere cumulato con il bonus per disagio economico, a condizione che siano rispettati i requisiti specifici per ciascun bonus.
Aumenti del costo del gas in arrivo
Un provvedimento che arriva giusto in tempo, adesso che si prospettano aumenti a causa della guerra in Israele.
Il prezzo del gas in Italia sta mostrando una rapida crescita, come indicato dall’indice Igi (Italian Gas Index), che il 10 ottobre ha raggiunto quota 41,06 euro al MWh. Questo rappresenta un notevole incremento rispetto ai 33,29 euro al MWh registrati solo il giorno precedente. Questa informazione è stata riportata in una nota dal Gme, il Gestore dei Mercati Energetici.
Assoutenti ha espresso preoccupazione riguardo alle previsioni di aumento delle bollette, che stanno destando inquietudine tra i consumatori. Il presidente Furio Truzzi ha sottolineato che tali aumenti potrebbero verificarsi durante i mesi invernali, quando gli italiani accendono i sistemi di riscaldamento e concentrano circa l’80% del loro consumo annuale di gas. L’associazione spera “che il governo italiano di concerto con l’Europa sappia adottare adeguate misure di contrasto nell’ipotesi di una prossima improvvisa fiammata delle quotazioni energetiche”, con i prezzi che potrebbero balzare oltre il 15% in una situazione pronta a mettere ancora una volta in ginocchio l’economia delle famiglie già fortemente in difficoltà.
La situazione gas in Israele: le conseguenze per l’Italia
Il conflitto attualmente in corso in Israele ha scatenato un aumento dei prezzi del gas in Europa, spingendo nuovamente la questione energetica al centro dell’attenzione politica. Recentemente, le autorità israeliane hanno deciso di interrompere l’estrazione di gas naturale dal giacimento di Tamar, situato al largo di Gaza. Questa decisione, tuttavia, ha avuto conseguenze dirette fino ad Amsterdam, con un repentino aumento dei prezzi del metano. Inoltre, un ulteriore incremento dei costi energetici si è verificato a seguito di sospetti di sabotaggio al gasdotto che collega Finlandia ed Estonia.
Le possibili conseguenze del conflitto in Medio Oriente sull’economia europea potrebbero, di conseguenza, riflettersi anche sulle bollette energetiche qui in Italia. L’Europa dipende da diverse fonti di approvvigionamento energetico, e qualsiasi turbamento o instabilità nei mercati internazionali può avere un impatto diretto sui costi dell’energia per i consumatori.
L’Italia si trova attualmente a gestire complessi equilibri geopolitici in merito alle sue scorte di gas naturale. L’Algeria funge da principale fornitore di gas naturale per il Paese, ma ha manifestato un sostegno significativo a Hamas in seguito all’attacco contro Israele. Nonostante gli sforzi per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico italiano, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalla Russia a seguito della guerra in Ucraina, quest’ultima rimane comunque un partner di importanza rilevante, seppur meno cruciale rispetto al passato. La situazione è complicata ulteriormente dalla questione dell’Azerbaijan, che contribuisce allo stoccaggio del gas naturale italiano attraverso il gasdotto Tap, ma che ha recentemente preso parte a una controversia territoriale nel Nagorno-Karabach.
Mentre il Fondo Monetario Internazionale ritiene che sia ancora troppo presto per valutare appieno gli effetti della crisi israelo-palestinese sull’economia globale, gli investitori stanno già percependo un senso di incertezza nell’aria. Questo, sfortunatamente, si traduce in un aumento dei prezzi all’ingrosso. È interessante notare che le quotazioni dell’oro, spesso considerato un bene rifugio in periodi di incertezza, hanno ripreso a salire.
Questo complesso scenario geopolitico mette in evidenza la necessità di una gestione oculata delle risorse energetiche e della diversificazione delle fonti di approvvigionamento. L’Italia, come altri Paesi europei, deve bilanciare le proprie esigenze energetiche con le considerazioni geopolitiche e le implicazioni economiche globali, mantenendo una strategia di flessibilità e resilienza per fronteggiare gli imprevisti nel mercato energetico.
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