Wada chiede 1-2 anni di squalifica per Jannik Sinner: un danno da oltre 29 milioni di dollari per il numero uno

Wada ha presentato ricorso al Cas contro l'assoluzione di Sinner per il caso doping legato alla positività da clostebol

Pubblicato: 28 Settembre 2024 13:27

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Redazione

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Continua l’incubo per Jannik Sinner. L’agenzia mondiale antidoping (Wada) ha fatto appello alla Corte arbitrale dello sport (Cas) contro la sua assoluzione sul caso Clostebol, chiedendo 1-2 anni di squalifica per il tennista azzurro. Come si legge dal comunicato della stessa Wada “la constatazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ non è corretta ai sensi delle norme vigenti”.

La decisione della Wada sul caso Sinner

Si preannunciano settimane difficili per Sinner. Se i risultati sul campo sorridono all’azzurro (questa mattina è arrivata la vittoria contro Safiulin per 3-6; 6-2; 6-3 all’Atp di Pechino), lo stesso non si può dire per le vicende personali.

Il 26 settembre, infatti, la Wada ha presentato ricorso al Cas contro l’assoluzione del tennista per il caso doping legato alla positività da clostebol. L’agenzia mondiale antidoping ha contestato la valutazione di ‘assenza di colpa o negligenza’ emanata da un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency (Itia) chiedendo una sospensione di 1-2 anni per Sinner, senza cancellare i risultati ottenuti dall’altoatesino prima della sentenza di primo grado. “Poiché la questione è ora pendente davanti al Cas – conclude la nota -, la Wada non farà ulteriori commenti in questo momento”.

Subito dopo i Giochi di Parigi, si è scoperto che Sinner era risultato positivo al clostebol in due controlli distinti effettuati durante il torneo di Indian Wells. Nonostante le accuse, il tennista italiano è riuscito a ottenere l’annullamento della sospensione provvisoria e a continuare a giocare, sostenendo che la contaminazione fosse dovuta a un contatto con un farmaco utilizzato dal suo fisioterapista per curare una ferita. L’Itia, dopo aver valutato le prove, ha deciso di assolvere l’atleta.

Il clostebol era presente in un farmaco, il Trofodermin, utilizzato per curare una ferita dal suo fisioterapista, Giacomo Naldi, che in seguito aveva effettuato massaggi e altri trattamenti a Sinner. La Wada, che aveva tempo fino a fine settembre per presentare appello contro la sentenza, ha deciso di andare a fondo dopo aver chiesto i documenti all’agenzia indipendente che si occupa esclusivamente di doping e corruzione nel tennis.

Nelle prossime settimane sarà fissato un arbitrato sul caso Sinner. L’altoatesino non perderà i titoli conquistati e potrà continuare a giocare fino alla sentenza del Cas. Nel caso in cui la richiesta venga accolta, la sua squalifica partirebbe dalla data della sentenza.

Quanti milioni perderebbe Sinner

Attualmente Sinner è il terzo tennista al mondo per numero di guadagni. Con la vittoria all’ultimo Us Open, che gli ha permesso di incassare un assegno da 3,6 milioni di dollari, è arrivato a una cifra totale di 30,2 milioni di dollari, dietro solo a Carlo Alcaraz (42,3 milioni) e Novak Djokovic (37,2 milioni). I guadagni dell’altoatesino sono divisi tra montepremi (15,2 milioni) e attività extra-campo (15 milioni).

Queste ultime includono apparizioni in tv e contratti di sponsorizzazione con aziende come La Roche-Posay, De Cecco, Gucci, Lavazza e Rolex, oltre alla partnership siglata nel 2022 con la Nike. Se consideriamo solo il 2023, tra premi sul campo e contratti di sponsorizzazione, Sinner ha incassato 29,2 milioni di dollari. 

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