Come funziona il pagamento con contrassegno

Il pagamento con contrassegno è il pagamento alla consegna: ecco quanto costa e come funziona

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Quando si fanno acquisti a distanza, per esempio attraverso internet, uno dei pagamenti previsti può essere il contrassegno. Oggi gli acquisti online sono molto più frequenti rispetto al passato, infatti secondo l’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano nel corso del 2023 sono valsi oltre 54,2 miliardi di euro, registrando una crescita di oltre 6 miliardi rispetto all’anno precedente.

Se è vero, da un lato che l’e-commerce è in crescita, anche l’utilizzo di metodi di pagamento con il tempo si è modificato. Il pagamento in contrassegno è il metodo più tradizionale, tuttavia in alcune circostanze offre dei vantaggi importanti.

Come funziona il contrassegno

Quando si parla di pagamento con contrassegno si fa riferimento al pagamento alla consegna, ovvero quando si riceve fisicamente il prodotto. Ciò significa che non viene fatto alcun versamento al momento dell’ordine ma, solo quando la merce viene consegnata, il corriere o il postino esigono il pagamento per consegnare il prodotto acquistato online. Il pagamento del contrassegno può avvenire:

Solo se indicato in modo specifico in forma scritta sul contratto d’ordine è possibile il pagamento in contrassegno con assegno bancario, il quale deve essere però intestato al venditore. Spesso, ma non sempre, il pagamento in contrassegno al corriere può essere effettuato attraverso il POS, quindi con bancomat o carta di credito. Molte aziende infatti forniscono questa opzione, per questioni di sicurezza e di praticità, per evitare che i corrieri perdano troppo tempo con la consegna o si portino dietro molti contanti.

Limiti di importo per pagamento con contrassegno

Poiché il pagamento in contrassegno viene fatto tramite contanti, assegni o carte, non tutti gli importi possono essere pagati con questo metodo. Per esempio, Poste Italiane prevede un importo massimo di 3 mila euro per il contrassegno, con la possibilità di pagare in contati soltanto fino a 258,23 euro. Per i pagamenti di valore superiore viene lasciato l’avviso di giacenza, quindi il destinatario del prodotto deve recarsi presso l’ufficio incaricato per il ritiro e il pagamento.

UPS invece prevede un limite massimo per i pagamenti in contrassegno in contanti di 1.999 euro, mentre per gli assegni la somma non può superare un controvalore di 50 mila dollari. Ovviamente, il pagamento in contrassegno non è gratuito per la ditta che spedisce: le Poste, ad esempio, fanno pagare una somma sia per la spedizione sia per riscuotere la cifra e versarla al mittente del prodotto.

Le principali tariffe di Poste Italiane per le spedizioni con pagamento in contrassegno sono:

Pro e contro del pagamento con contrassegno

Sebbene un tempo il pagamento con contrassegno fosse molto utilizzato, oggi è usato sempre di meno per una serie di motivi.

Tuttavia, esistono anche dei vantaggi del contrassegno.

Oggi, tuttavia, esistono metodi di pagamento alternativi che garantiscono la transazione e tutelano da possibili truffe, senza obbligare all’uso dei contanti. PayPal, per esempio, offre un’assicurazione sulle frodi e tutela l’acquirente, qualora non dovesse ricevere la merce o se il prodotto non fosse conforme a quanto previsto. Ovviamente è importante scegliere sistemi di pagamento sicuri per pagare online, tuttavia in alcuni contesti il contrassegno può risultare comunque utile ed efficiente.

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