Listeria, nuovi cibi contaminati ritirati dai supermercati

Prosciutto cotto e fontina ritirati dai supermercati dal Ministero per la presenza dei batteri Listeria monocytogenes ed Escherichia coli

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Redazione

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Ci sono ancora nuovi richiami di alimenti che potrebbero essere contaminati. Lo fa sapere il Ministero della Salute, che spiega che i prodotti potrebbero avere dei patogeni potenzialmente pericolosi per i consumatori. Si torna a parlare dell’emergenza Listeria monocytogenes, il batterio che ha portato alla morte diverse persone, e di Escherichia coli, uno dei batteri più comunemente associati a casi di tossinfezioni alimentari.

Prosciutto cotto contenente listeria: tutte le indicazioni da seguire

Il primo richiamo alimentare riguarda un affettato che potrebbe contenere il batterio della listeria. Queste le informazioni contenute nel documento del ministero.

I clienti che hanno acquistato questo prodotto sono pregati di non consumarlo e restituirlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso entro il 20 ottobre 2022. Il richiamo interessa solo il lotto e la data di scadenza sopra indicati.

Qua l’elenco degli altri prodotti ritirati a causa della listeria. Vi abbiamo parlato qua dell’ultimo caso noto di morte per listeria.

Quali sintomi causa la listeriosi e chi sono le persone a rischio

Il patogeno provoca un’infezione nota come listeriosi, che causa in genere sintomi similinfluenzali come brividi, febbre e dolori muscolari, accompagnati dai classici sintomi di intossicazione alimentare, come nausea, vomito e diarrea, che si risolvono senza terapia specifica nel giro di massimo una settimana.

Tuttavia la listeriosi invasiva, che avviene quando il batterio entra in circolo e infetta gli organi, può causare meningite, con forti mal di testa e rigidità ducale, stato confusionale e perdita dell’equilibrio. L’infezione dell’utero e della placenta può causare aborto spontaneo o morte in utero del feto. La listeriosi può degenerare in sepsi e morte nei pazienti fragili e immunocompromessi.

Fontina contenente Escherichia coli: tutte le indicazioni da seguire

Il secondo richiamo alimentare riguarda un formaggio che potrebbe contenere il batterio E. coli produttore di shiga tossina (STEC). Queste le informazioni contenute nel documento del ministero.

I clienti che hanno acquistato questo prodotto sono pregati di non consumarlo e restituirlo al punto vendita per la sostituzione o il rimborso. Anche in questo caso il richiamo interessa solo il lotto e la data di scadenza sopra indicati.

Lo stesso produttore è finito nel mirino del Ministero della Salute a causa della gorgonzola contenente il batterio della listeria, di cui vi abbiamo parlato qua.

Quali sintomi causa l’infezione da E. coli e chi è più a rischio

Il batterio provoca una tossoinfezione che causa sintomi come diarrea, crampi addominali e diarrea acquosa, nausea e vomito. I sintomi sono in genere lievi e si risolvono in 3 o 5 giorni. Nei casi più gravi può presentarsi un quadro di colite emorragica con sangue nelle feci, che può degenerare nella sindorome emolitico-uremica.

Si tratta di una complicanza che colpisce in genere i bambini sotto i 5 anni e gli adulti sopra i 60 anni, che può portare a insufficienza renale con conseguente accumulo di sostanze tossiche nel sangue. Nei bambini può innescare una malattia renale cronica. L’Escherichia coli può causare anche il decesso dei pazienti immunocompromessi.

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