Covid, pioggia di multe ai no vax: ma potrebbero non pagarle

Milioni di multe pronte a partire alla volta delle case degli irregolari, ma il taglio promesso da Meloni potrebbe portare alla cancellazione

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Redazione

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Nomi, cognomi e indirizzi ci sono, ora si attende solo l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate di tutte quelle cartelle esattoriali rivolte ai cittadini over 50 non in regola con la vaccinazione. Come deciso a inizio 2022, infatti, tutti gli ultracinquantenni che non si sono sottoposti al ciclo vaccinale riceveranno una multa di 100 euro, sanzione che da parte del Ministero della Salute è puntuale e pronta a partire alla volta delle case dei no vax che però possono ancora sperare di non mettere mano al portafoglio.

In arrivo una pioggia di raccomandate e poste certificate per notificare un milione di multe ai no vax ultracinquantenni. Dal ministero della Salute è arrivato l’elenco puntuale, con nomi, cognomi e indirizzi dei cittadini che hanno detto no al vaccino anti Covid o al richiamo (dose booster) e che ora si vedranno recapitare dall’agenzia Entrate riscossione (Ader) la multa da 100 euro.

Sanzioni ai no vax, a quanto ammonta

Sono circa un milione le multe pronte a partire dall’Agenzia delle Entrate e con destinatari gli over 50 che hanno deciso di non vaccinarsi. L’invio dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, mentre la riscossione potrebbe essere ritardata nei prossimi mesi. Si tratta della sanzione introdotta a inizio del 2022 per sostenere e rilanciare la campagna vaccinale che si applica agli ultracinquantenni che dall’8 gennaio scorso fino al 15 giugno non si erano vaccinati.

La multa, nello specifico e come già sottolineato, è di 100 euro. La sanzione è comminata anche a medici e operatori sanitari, lavoratori impiegati in strutture residenziali, socio assistenziali e socio sanitarie, ma la lista è davvero lunga. A rientrare tra i possibili multabili ci sono il personale della scuola, del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico, della polizia locale, degli istituti penitenziari, delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori.

Dopo alcuni problemi per il mancato ok da parte del Garante della privacy, ad aprile era arrivato l’annuncio di milioni di multe pronte a partire alla volta delle case degli irregolari. Avevano fatto seguito i ricorsi, che avevano fatto slittare il pagamento della sanzione anche fino a 260 giorni. A oggi, però, l’obbligo vaccinale è decaduto.

Multe cancellate? Decide il nuovo esecutivo

Pronte a partire sì, ma chissà se mai verranno riscosse. Le multe, infatti, potrebbero essere cancellate dal nuovo esecutivo entrando nel piano della tregua fiscale e del taglio delle cartelle esattoriali promesso dal Giorgia Meloni (ve ne avevamo parlato qui nel dettaglio). Tra le priorità del centrodestra c’è infatti quella di non appesantire famiglie e imprese con nuovi adempimenti o pagamenti.

La parola, come detto, ora passa alla nuova maggioranza e al nuovo Governo che per bloccare la pioggia di cartelle in arrivo è pronta a presentare un emendamento firmato da tutti i gruppi da depositare alla Commissione speciale per gli affari di Governo che, in attesa delle formazione delle commissioni permanenti, dovrà convertire in legge rapidamente il pacchetto di aiuti da oltre 15 miliardi e occuparsi della Nota di aggiornamento al Def per far partire la macchina della nuova legge di bilancio.

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