Crisi del personale sanitario, persi 28 miliardi in 11 anni

Un sistema al collasso tra carenze strutturali, definanziamento cronico e spese fuori controllo: la crisi del personale sanitario mette a rischio il diritto alla salute

Pubblicato: 9 Gennaio 2025 14:23

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta affrontando una crisi del personale senza precedenti, con perdite finanziarie che superano i 28 miliardi di euro nel periodo 2012-2023.

Secondo l’ultimo rapporto della Fondazione GIMBE, presentato durante un’audizione presso la XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, oltre la metà di questa cifra è stata accumulata negli ultimi quattro anni, sottolineando la gravissima situazione in cui versa il sistema sanitario.

La crisi del personale sanitario mette sotto pressione il sistema

Come evidenziato dal Presidente della Fondazione GIMBE, Nino Caltabellotta, la crisi del personale sanitario deriva da errori di programmazione, decenni di definanziamento e dinamiche recenti che hanno eroso la fiducia e la motivazione di chi lavora nel comparto.

“Senza un adeguato rilancio delle politiche per il personale sanitario – ha dichiarato Caltabellotta – l’offerta dei servizi sanitari ospedalieri e territoriali sarà sempre più inadeguata rispetto ai bisogni di salute delle persone, rendendo impossibile garantire il diritto alla tutela della salute”.

Le radici della crisi

Tra le cause principali della crisi emergono:

Il paradosso della spesa sanitaria che aumenta

L’analisi della Fondazione GIMBE si è soffermata su un fenomeno particolarmente significativo: l’aumento vertiginoso della spesa per i cosiddetti “gettonisti” – professionisti sanitari reclutati temporaneamente per sopperire alla carenza di personale. Nel 2023, questa voce di spesa è raddoppiata, aggravando ulteriormente i bilanci delle Regioni, soprattutto quelle già in piano di rientro, dove la spesa media per il personale dipendente risulta paradossalmente più alta rispetto alle altre Regioni.

Questo dato riflette una gestione inefficiente e squilibrata delle risorse umane, che penalizza il sistema pubblico a favore di soluzioni temporanee e costose. La conseguenza è un circolo vizioso che alimenta la precarietà del lavoro sanitario e riduce l’attrattività del SSN per i professionisti.

L’attività di analisi e monitoraggio della gestione della spesa sanitaria a livello regionale ha dimostrato, infatti, che le conseguenze di una gestione non efficiente delle risorse finanziarie in campo sanitario ha comunque paradossalmente portato alla formazione di rilevanti disavanzi e a una cattiva qualità dei servizi sanitari assicurati ai cittadini, nonostante una spesa pubblica sempre più alta.

Proposte per il rilancio

Per affrontare la crisi, la Fondazione GIMBE ha avanzato una serie di proposte, basate sui dati del Report Il Monitoraggio della Spesa Sanitaria della Ragioneria Generale dello Stato e del Ministero della Salute. Tra le misure urgenti suggerite:

 

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