Covid, il vaccino diverrà spray nasale. Obiettivo autunno

La nuova generazione di vaccini dovrebbe aumentre il livello di immunità es evitare ulteriormente patologie dell'apparato respiratorio.

Pubblicato: 18 Maggio 2022 11:36

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Redazione

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La campagna vaccinale contro la pandemia da Covid-19, nonostante l’attenzione sulla pandemia si sia fisiologicamente allentata con lo scoppo della guerra in Ucraina, non è ancora finita. L’emergere delle nuove e sempre più contagiose varianti di Omicron renderà nuovamente critica la situazione il prossimo autunno, quando probabilmente saremo chiamati ad una quarta dose con un vaccino dedicato. Probabilmente spray, da assumere per via nasale, con tutti i vantaggi del caso per quanto concerne conservazione, assunzio ne ed efficacia, stando alle sperimentazioni in corso.

Vaccino dedicato per Omicron

In vista dell’autunno, dunque, fari puntati sui nuovi vaccini adattati alla variante Omicron, con una probabilità “abbastanza alta” di vedere approvato entro settembre a livello Ue il primo vaccino anti-Covid adattato. A confermarlo nei giorni scorsi il capo della task force sui vaccini dell’Ema Marco Cavaleri: “Non è un mistero – ha aggiunto Cavaleri – che quelli più avanti al momento siano i vaccini mRna”. I candidati vaccini sono diversi: in pista ci sono ovviamente sia Pfizer che Moderna.

Si va verso vaccino spray nasale

Ma la grande novità potrebbe essere rappresentata dalla modalità di assunzione: la nuova generazione di vaccini anti Covid, infatti, potrebbe essere spray, da assumere per via nasale.

Un vaccino anti-Covid somministrato per bocca o naso può infatti aiutare ad alzare la barriera contro il contagio da Sars-CoV-2. E’ la conclusione a cui approdano gli autori di uno studio pubblicato su ‘Science Translational Medicine’ e visibile online, nel quale si riportano i risultati di un test condotto su animali con un candidato vaccino a vettore adenovirale.

L’immunità della mucosa

“I vaccini contro il coronavirus Sars-CoV-2 attualmente approvati”, somministrati tramite iniezione, “sono in grado di proteggere i vaccinati da infezioni sintomatiche, ospedalizzazione e morte per Covid. Tuttavia, non prevengono completamente l’infezione”, fanno notare gli scienziati del Duke Center for Human Systems Immunology and Department of Surgery, dell’azienda Vaxart e del Lovelace Biomedical Research Institute, che hanno approfondito il possibile ruolo di un’altra immunità, quella della mucosa. “Sono necessarie strategie finalizzate a bloccare la trasmissione, che rallentino la diffusione del virus e proteggano dalla malattia”, ragionano.

La sperimentazione

Su questo tipo di formula, riporta Il Sole 24 Ore, stanno lavorando diverse aziende, otto delle quali sono ormai alla sperimentazione clinica, in tre casi di fase 3. In particolare due aziende, Meissa Vaccines e Codagenix, che hanno formulato miscele con centinaia di possibili varianti. Secondo quanto riferito da Codagenix, il suo preparato in spray, CoviLiv, sottoposto alla fase 1 delle sperimentazione, si sarebbe rivelato straordinariamente efficace anche contro le sottovarianti BA.2 di Omicron.

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