Un portafoglio sullo smartphone dove tenere tutti i nostri documenti d’identità, dalla Cie fino alla patente. Entro fine luglio il Governo Meloni avrebbe intenzione di varare la prima legge per istituire l’IT Wallet, un portafoglio digitale nazionale che estenderà le funzionalità dell’App IO raccogliendo le tessere e le carte pubbliche di ogni cittadino. Il lancio preliminare di questo nuovo strumento dovrebbe arrivare entro fine del 2023.
Come funzionerà l’IT Wallet
Rispetto alle informazioni sul portafoglio digitale dell’App IO diffuse negli ultimi mesi, il dipartimento Innovazione della presidenza del Consiglio ha rivelato altri dettagli sull’IT Wallet e sui documenti che conterrà nella prima fase: inizialmente, ad esempio, saranno comprese la tessera sanitaria e la carta delle disabilità, mentre non sarà inclusa la tessera elettorale; successivamente sarà annessa anche la patente.
Per accedere al portafoglio basterà semplicemente accedere all’applicazione con i servizi delle Pa attraverso Spid e Cie, dove troveremo la nuova sezione con tutti i documenti associati alla nostra identità digitale. I servizi base del portafoglio saranno disponibili con il livello 2 di sicurezza che richiede solo il nome utente, la normale password e la one time password (generata al momento). I documenti contenenti informazioni sensibili saranno consultabili attraverso il livello 3 che con l’uso della Cie implica la necessità di inquadrare la carta con il cellulare, mentre attraverso lo Spid richiede da parte dell’utente l’acquisto di un servizio dedicato.
Il nuovo strumento di identità digitale sarà a disposizione degli oltre 34 milioni di cittadini che ad oggi hanno scaricato l’App IO, tramite la quale possono usufruire di quasi 200 mila servizi digitali, resi disponibili da più di 12mila pubbliche amministrazioni, che tramite l’applicazione hanno inviato finora oltre 420 milioni di messaggi ad un ritmo di circa 20 milioni al mese (qui abbiamo parlato delle novità allo studio sull’App IO).
Il progetto europeo
Entro luglio il Governo prevede di approvare la norma istitutiva dell’IT Wallet per poi varare i primi decreti attuativi e le regole tecniche entro il 31 ottobre, rilasciare una versione dimostrativa dell’IT Wallet entro dicembre e una versione pubblica entro il 30 giugno 2024. Quali servizi pubblici saranno disponibili nel portafoglio digitale, con quali livelli di sicurezza e quali società private potranno offrire funzionalità aggiuntive sarà stabilito attraverso i decreti attuativi.
Il progetto di un’identità digitale universale rientra nel solco dell’iniziativa europea ‘European Digital Identity Wallet’ (EUDI), che insieme alla Registered Electronic Mail (REM), di cui abbiamo parlato qui, rappresenta lo strumento concepito dal Bruxelles per uniformare in tutta l’Unione europea le normative in materia di identificazione digitale e stabilire uno standard comune per le firme elettroniche, il valore giuridico dei documenti informatici e i servizi fiduciari. Con l’IT Wallet il Governo italiano punta ad anticipare l’EUDI che da programma sarà lanciato nel 2026 (qui l’approfondimento di QuiFinanza sul progetto del portafoglio digitale all’interno dell’App IO).
Secondo l’art. 25 del Digital Services Act, varato dalla Commissione europea “le piattaforme che prestano i loro servizi a un numero medio mensile di destinatari attivi del servizio, in UE, pari o superiore a 45 milioni, se impongono agli utenti di autenticarsi per accedere ai servizi online, indica che queste piattaforme dovrebbero consentire la possibilità di impiegare tali wallet”.