Quorum a 673 nei primi tre scrutini, dal quarto in poi maggioranza assoluta a 505: così si vota il Presidente della Repubblica, il 13esimo Capo dello Stato che prenderà il posto al Quirinale che per gli ultimi setteanni è stato di Sergio Mattarella. Al momento, però, nessuno schieramento ha i numeri per riuscire ad eleggere da solo il Presidente.
Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento a destra
Ma qual è la suddivisione dei gruppi parlamentari e degli schieramenti per la votazione? Vediamola nel dettaglio:
- Lega: 64 senatori, 133 deputati, 15 delegati regionali, per un totale di 212;
- Forza Italia-Udc: 50 senatori, 79 deputati, 11 delegati regionali, per un totale di 140;
- Fratelli d’Italia: 21 senatori, 37 deputati, 5 delegati regionali, per un totale di 63;
- Coraggio Italia-Idea Cambiamo: 9 senatori, 22 deputati, un delegato regionale, per un totale di 32;
- Noi con l’Italia: 5 deputati.
Considerando che da prassi il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati (Fi-Udc), non dovrebbe votare. Il totale del centrodestra diventa quindi: 451.
Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento a sinistra
- M5S: 74 senatori, 158 deputati, 4 delegati regionali, per un totale di 236;
- Pd: 39 senatori, 95 deputati, 20 delegati regionali, per un totale di 154;
- Leu: 6 senatori, 12 deputati, per un totale di 18.
Stesso discorso per il presidente della Camera, Roberto Fico (M5S), che anche non dovrebbe votare. Il totale centrosinistra diventa quindi: 407.
Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento di centro
- Italia Viva: 15 senatori, 29 deputati, per un totale di 44.
- Centro Democratico: 6 deputati;
- Maie: un senatore, un deputato;
- Azione-Più Europa: 2 senatori, 3 deputati, per un totale di 5.
Il totale dell’area di Centro è dunque: 57.
Elezioni Quirinale, i numeri degli altri e dei senatori a vita
- Ex M5S – Alternativa: 2 senatori, 16 deputati, per un totale di 18;
- Gruppo Misto: 24 senatori, 23 deputati, 18 delegati regionali, per un totale di 65;
- Minoranze linguistiche: 4 senatori, 4 deputati, 2 delegati regionali, per un totale di 10;
- Altri senatori: Gianclaudio Bressa e Pier Ferdinando Casini (Gruppo Autonomie), Leonardo Grimani (ex Italia Viva), Rosellina Sbrana (ex Lega);
- Altri deputati: Giusi Bartolozzi, Stefano Benigni e Claudio Pedrazzini (ex Forza Italia), Michela Rostan e Rossella Muroni (ex Leu), Fausto Longo (eletto all’Estero con Pd), Alessandro Fusacchia (ex Più Europa).
Infine ci sono i sei senatori a vita. Si tratta di Giorgio Napolitano, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre.
Elezioni Quirinale, i possibili candidati
Ecco i possibili candidati a diventare il prossimo Presidente della Repubblica:
- Mario Draghi
- Silvio Berlusconi
- Giuliano Amato
- Elisabetta Casellati
- Pier Ferdinando Casini
- Marta Cartabia
- Paolo Gentiloni
- Letizia Moratti
Per questo momento cruciale della vita politico-istituzionale del Paese, è la Camera dei deputati a svolgere il ruolo di “padrone di casa”: sia le votazioni sia il giuramento del presidente della Repubblica si tengono infatti a Montecitorio. Ora il problema è capire come risolvere tutte le problematiche legate all’afflusso contemporaneo a Montecitorio dei 1.009 grandi elettori (deputati, senatori e rappresentanti delle Regioni) e delle centinaia di giornalisti che si saranno accreditati all’evento.
L’orientamento è di assumere le decisioni valutando la situazione epidemiololgica a ridosso dell’inizio delle votazioni, in modo da poter optare per soluzioni più o meno restrittive. L’unica cosa già decisa è lo stop a convegni ed iniziative con la presenza di pubblico esterno disposto dai Questori da metà gennaio a metà febbraio, in modo da ridurre al minimo le presenze nel Palazzo. Resta, quindi fermo, l’obbligo del Green Pass e di indossare sempre la mascherina. Per l’elezione del Capo dello Stato il Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali, che si riunisce a Montecitorio ed è presieduto dal presidente della Camera con il proprio ufficio di presidenza, funziona come seggio elettorale. Può essere però che solo un minimo di elettori stia nell’Emiciclo per seguire lo spoglio in diretta.