I recenti fatti in Medio Oriente hanno riportato l’attenzione del mondo sul conflitto israelo-palestinese, con un conseguente e ancora crescente interesse globale intorno alla domanda: “Quali paesi sostengono Israele? E quali Hamas?”, mentre qualcuno nel nostro Paese si chiede l’Italia, invece, da che parte ha deciso di stare.
Riassumere una guerra che va avanti da così tanto tempo non è semplice, ma fare chiarezza su quelle che sono le attuali alleanze può aiutare a contrastare la costante disinformazione sui recenti fatti di cronaca, le news e gli aggiornamenti che continuano ad arrivare in questi giorni. Dopo l’attacco di Hamas, la svolta del conflitto ha portato a un aumento del numero di nazioni che sostengono apertamente Israele, con diversi paesi che hanno espresso la loro solidarietà.
Il conflitto tra israeliani e palestinesi divide l’opinione pubblica internazionale da decenni e di fatto non è semplice capire questo intricato mosaico politico. Ma proviamo a fare il punto.
I Paesi che sostengono Israele
Tra i paesi che hanno espresso il loro sostegno a Israele ci sono Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Francia, Norvegia, Austria, Germania, India, Canada, Polonia, Spagna e persino l’Unione Europea collettiva, Italia compresa. La maggior parte ha espresso il proprio sostegno al diritto di Israele all’autodifesa contro i gruppi terroristici di Hamas.
I primi a riconoscere lo Stato di Israele nel 1948 sono stati gli USA e ancora oggi ne sono uno stretto alleato, rientrando infatti tra i Paesi che hanno fornito e stanno continuando a fornire armi a chi combatte.
Gli americani però non sono i soli. Proprio in questi giorni, infatti, i leader di Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna si sono uniti agli Stati Uniti nel rilasciare una dichiarazione congiunta di “sostegno fermo e unito allo Stato di Israele”, condannando gli “spaventosi atti di terrorismo” di Hamas.
“I nostri paesi sosterranno Israele nei suoi sforzi per difendere se stesso e il suo popolo da tali atrocità”, hanno affermato Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Rishi Sunak, il primo ministro italiano Giorgia Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
A questi si sono aggiunte altre nazioni occidentali, tra cui Australia, Canada e Nuova Zelanda, che hanno condannato Hamas e hanno rilasciato dichiarazioni pro Israele. Anche
l’India, una nazione che esercita una crescente influenza sulla scena globale, ha offerto sostegno a Israele. Subito dopo l’attacco, il primo ministro indiano Narendra Modi ha scritto su X (Twitter): “Profondamente scioccato dalla notizia degli attacchi terroristici in Israele. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con le vittime innocenti e le loro famiglie. Siamo solidali con Israele in questo momento difficile”.
Di seguito l’elenco degli alleati di Israele, dei Paesi cioè che apertamente hanno offerto e confermato il loro sostegno:
- Stati Uniti
- Regno Unito
- Australia
- Francia
- Italia
- Norvegia
- Austria
- Germania
- India
- Canada.
Si tratta in questi casi di supporto a vario titolo, a volte semplicemente diplomatico, altre (come nel caso USA) anche militare.
I Paesi che supportano Hamas
Col tempo sono stati diversi i Paesi che si sono schierati con Hamas o che, più o meno dietro le quinte, hanno contribuito a supportare il gruppo.
L’Iran, tra tutti, si distingue come principale sostenitore, infatti offre sostanziale assistenza finanziaria e militare, anche se ha negato un diretto coinvolgimento nei recenti attacchi. Anche il Qatar ha svolto un ruolo significativo, fornendo sostegno finanziario e ospitando i leader di Hamas. Inoltre, paesi come la Turchia, il Libano, la Siria, lo Yemen, la Lega Araba e la Giordania hanno mostrato in varie occasioni il proprio sostegno.
Di seguito l’elenco dei Paesi che supportano Hamas:
- Iran
- Qatar
- Turchia
- Libano
- Siria
- Yemen
- Lega Araba, di cui fanno parte Arabia Saudita, Egitto, Giordania, Iraq, Libano e Siria.
La posizione dell’Italia
L’Italia, insieme a Regno Unito, Stati Uniti, Francia, Germania, ha firmato una dichiarazione congiunta in la quale ha espresso “sostegno fermo e unito” allo Stato di Israele e la “condanna inequivocabile” di Hamas.
La dichiarazione è stata rilasciata dopo una telefonata tra il primo ministro britannico Rishi Sunak, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Insieme, i cinque paesi costituiscono l’organizzazione internazionale Quint, con cui – di fatto – hanno ribadito quella che è la propria posizione in questo conflitto.
Nonostante la condanna di Hamas, la dichiarazione ha riconosciuto comunque qualche concessione a quelle che definisce le “legittime aspirazioni” del popolo palestinese: “Tutti noi riconosciamo le legittime aspirazioni del popolo palestinese e sosteniamo pari misure di giustizia e libertà sia per israeliani che per palestinesi – si legge -. Ma attenzione: Hamas non rappresenta quelle aspirazioni e non offre nulla al popolo palestinese se non altro terrore e spargimenti di sangue”.