Elon Musk smentisce la stampa e lo stesso Donald Trump. Il miliardario sudafricano naturalizzato statunitense non starebbe donando 45 milioni di dollari al mese alla campagna repubblicana per la corsa alla Casa Bianca. Ha però confermato di aver creato l’America SuperPac, il comitato per la raccolta fondi che sta aiutando l’ex presidente repubblicano.
Nel frattempo la campagna democratica ha recuperato lo svantaggio accumulato nelle donazioni nel secondo trimestre del 2024. Kamala Harris è riuscita ad attirare oltre 100 milioni di dollari in 36 ore, stabilendo un record assoluto di denaro raccolto in così poco tempo da una candidata alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Elon Musk smentisce Trump: non dona 45 milioni al mese
Il proprietario di Tesla e SpaceX, oltre che del social network X, Elon Musk, ha smentito le voci che avrebbero quantificato le sue donazioni alla campagna elettorale di Donald Trump in 45 milioni di dollari al mese. La notizia era stata riportata per la prima volta dal Wall Street Journal e, nonostante Musk stesso avesse immediatamente smentito, era stato lo stesso candidato repubblicano alla Casa Bianca a confermare la cifra in un comizio.
“Elon mi dà 45 milioni di dollari al mese. Non 45 milioni di dollari: mi dà 45 milioni di dollari al mese. È una persona eccezionale. C’è chi dona 2 dollari e poi chiede di essere portato fuori a cena”, aveva affermato Trump durante uno dei suoi comizi elettorali a Grand Rapids, in Michigan, uno degli Stati in bilico per le elezioni presidenziali degli Usa.
L’imprenditore ha però smentito anche lo stesso Trump durante un’intervista comparsa su X. Musk ha però specificato di aver effettivamente fondato l’America SuperPac, il comitato per la raccolta fondi che sta attraendo molte donazioni milionarie e che starebbe aiutando la campagna elettorale di Donald Trump. Il proprietario di Tesla ha sottolineato che questo Pac non dovrebbe essere interamente dedicato al Partito Repubblicano ma che al momento le sue idee si allineano con quelle “Maga”.
Kamala Harris fa record di donazioni
Nel frattempo dal lato democratico la raccolta fondi è ripresa con pieno vigore. I dubbi sull’elezione di Joe Biden avevano infatti per mesi frenato i donatori, con la conseguenza di un sorpasso nel secondo trimestre del 2024 da parte di Donald Trump. 100 milioni in più per il Partito Repubblicano rispetto ai Democratici in soli tre mesi che preoccupavano in vista dell’inizio della campagna elettorale vera e propria.
L’investitura, seppur ancora non ufficiale, di Kamala Harris ha ridato vivacità non solo all’ambiente democratico ma anche alle donazioni. Dopo aver raccolto 46 milioni di dollari in due ore dall’annuncio del ritiro di Joe Biden dalla corsa per la Casa Bianca, nelle 36 ore successive la vice presidente ha raccolto più di 100 milioni di dollari per la propria campagna elettorale, facendo registrare un nuovo record storico.
Uno dei colpi più duri alle possibilità di Biden di rimanere candidato era stata l’opinione contraria di uno dei più importanti attivisti e donatori del partito, l’attore di Hollywood George Clooney, reputato in grado di spostare da solo diversi milioni di dollari per la sua vasta rete di conoscenze in ambito progressista.