Via all’Assegno di inclusione al posto del RdC: quanto vale

L'Assegno di inclusione che prenderà il posto del Reddito di cittadinanza avrà un valore fino a 1.150 euro, ma non sarà erogato a ogni persona in difficoltà

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

Aggiornamento: il valore massimo dell’Assegno di inclusione sarà di 630 euro e non con le cifre anticipate da questo articolo precedente all’approvazione del decreto Lavoro. Qua i dettagli confermati della misura come previsto dal nuovo provvedimento del Governo.

Addio al Reddito di cittadinanza. Lo strumento di contrasto alla povertà che lo sostituirà si chiama Assegno di inclusione e partirà a gennaio 2024. Il suo valore iniziale sarà moltiplicato secondo una scala di equivalenza, e non sarà dato a tutte le persone in difficoltà economica. È quanto emerge da una bozza di decreto destinata a far discutere la politica per i prossimi mesi. Il piano del governo Meloni, infatti, sembra non piacere, visti i tanti limiti rispetto alla vecchia misura.

Assegno di inclusione: quali sono i requisiti

L’Assegno di inclusione, si legge nella bozza diffusa dall’Ansa, “è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”.

Potrà essere richiesto alle seguenti condizioni.

Nel calcolo del reddito devono essere incluse anche le pensioni e i compensi da lavoro sportivo nell’area del dilettantismo. In caso di inizio di lavoro dipendente, la retribuzione non sarà considerata nel reddito fino a un massimo di 3 mila euro annui lordi.

Quando il beneficio sarà perso o sospeso

Per accedere al beneficio economico sarà necessario iscriversi al Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), presentandosi a un primo appuntamento con i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale.

Gli utenti dovranno poi presentarsi negli uffici ogni 90 giorni per aggiornare la propria posizione, pena il decadimento del diritto e la sospensione dell’assegno.

I componenti del nucleo familiare con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni e attivabile al lavoro dovranno sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato.

Il valore del nuovo Assegno di inclusione

L’assegno sarà erogato per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi, e potrà essere rinnovato, dopo una sospensione di un mese, per ulteriori 12 mesi. Partirà da un minimo di 500 euro al mese, moltiplicato in base ai valori ottenuti con la scala di equivalenza, fino a un massimo di 2,2 – o di 2,3 in caso di invalidità gravi. Potrà arrivare dunque a 1.150 euro.

Valore Requisito
1 È il valore di partenza, erogato per il primo componente del nucleo familiare
0,5 Ogni altro componente con disabilità
0,4 Ogni componente over 60 o con carichi di cura
0,15 Ogni minore a carico fino ai 2 anni
0,10 Ogni minore oltre i 2 anni

Con la stretta del governo Meloni, come spiegato qua, le richieste per il Reddito di cittadinanza sono in calo. Vi abbiamo invece parlato qua delle altre misure che potrebbero sostituire il RdC e qua della possibilità che potesse essere diviso in tre.

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