Che cos’è Gol e quali sono i requisiti del programma per il lavoro

Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori: chi può accedervi

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori, in una sigla: Gol. Finanziato con i soldi del Recovery Fund, punta a reinserire nel mondo del lavoro i non soltanto disoccupati di lunga durata, entro il 2025.

Ecco a quanto ammontano le risorse, chi può beneficiarne, in cosa consiste il programma per il reinserimento dei disoccupati al lavoro e chi può accedervi.

A quanto ammontano le risorse di Gol e chi può accedervi

Si tratta in tutto di 4,4 miliardi di euro di fondi europei. I beneficiari saranno disoccupati di lunga data, ma anche lavoratori under 55, giovani under 30 e disabili. Il 75% di chi avrà accesso al programma, sarà rappresentato da donne, una misura pensata evidentemente per erodere il cosiddetto gender gap – qui alcuni interessanti dati recenti a riguardo – che vede gli uomini più rappresentati nei posti al vertice del mondo del lavoro e nel mondo del lavoro in generale.

La prima regione per entità di fondi ripartiti è la Campania. Sui criteri di assegnazione, infatti, hanno un peso non secondario i numeri riguardanti i percettori di Reddito di Cittadinanza e di Indennità Mensile di Disoccupazione, la cosiddetta Naspi. La Campania ha una quota percentuale importante, a livello nazionale, sia di beneficiari di RoC, sia di Naspi. La quota parte di Gol che prende la strada della Campania è pari quindi a 124,2 milioni di euro.

A seguire, la Lombardia – con 99,7 milioni, si tratta pur sempre della regione più popolosa d’Italia – quindi Sicilia, Basilicata, Molise, Valle d’Aosta.

In cosa consiste il programma, quando arrivano le risorse

Lo scopo è quindi quello di avviare i disoccupati storici e altre categorie di soggetti sociali verso un percorso di formazione e apprendimento, finanziato dall’Europa, che possa renderli più appetibili su un mercato del lavoro nel quale mancano importanti e strategiche figure professionali – qui alcune delle figure alle quali si allude.

Compito delle regioni è presentare un piano di attuazione entro due mesi, che dovrà essere valutato e approvato da Anpal – Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro, entro un mese. Le risorse arriveranno in due tranche. La prima, riguardante il 75%, al momento dell’approvazione del piano, la seconda, riguardante il restante quinto della somma, al raggiungimento di alcuni obiettivi, tra cui la spesa della metà delle risorse assegnate

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