Caro scuola, pronto il piano welfare: chi ne ha diritto

Dal 2026 arriverà la polizza sanitaria, ma già attivi sono gli alloggi calmierati, sconti su trasporti, alimentari e mutui agevolati

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Giorgia Bonamoneta

Giornalista

Nata ad Anzio, dopo la laurea in Editoria e Scrittura e un periodo in Belgio, ha iniziato a scrivere di attualità, geopolitica, lavoro e giovani.

Il ritorno a scuola si avvicina non soltanto per gli studenti, ma anche per gli insegnanti e il personale Ata. Queste ultime due categorie sono interessate da una serie di iniziative di supporto da parte del ministero dell’Istruzione. Il pacchetto welfare è attivo dall’ottobre 2023 e promette una serie di accordi che agevolano la vita a tutto il personale scolastico.

Si va da convenzioni con le banche per acquisto di abitazioni e prestiti personali, sconti su trasporti e settore agroalimentare, fino al debutto della polizza sanitaria integrativa e al piano Casa Italia.

Piano welfare per la scuola: le misure

La scuola è una di quelle istituzioni che ha bisogno di “qualche” aiuto. Non si tratta solo di assenza di personale specializzato, di cui spesso si parla, o di ristrutturazioni degli ambienti, altra piaga del nostro Paese. Un tema di cui si discute forse troppo poco è quello della difficoltà di stare al passo con il costo della vita. Non a caso il piano welfare del ministero dell’Istruzione e del Merito è a tutti gli effetti una misura contro il caro-scuola.

Si tratta di interventi pensati per migliorare le condizioni di lavoro e di vita di oltre 1 milione di persone che lavorano nel settore scolastico. Creato nel 2023, il sistema di welfare per la scuola si aggiorna ancora e promette di rispondere a problemi concreti, come difficoltà nei trasferimenti, spese sanitarie e di trasporto, ma anche progetti di edilizia residenziale e sconti e agevolazioni per le attività quotidiane.

Le misure sono relative a:

Ggli alloggi calmierati

Molto attesi gli alloggi a prezzo calmierato per docenti e personale Ata. Si tratta di una delle misure più richieste dai sindacati come UGL Scuola e che coinvolge moltissimi fuori sede. L’idea non è soltanto quella di aiutare il personale scolastico, ma anche di garantire la continuità e ridurre il ricorso ai supplenti.

Infatti ogni anno molte cattedre restano scoperte perché insegnanti non riescono a trasferirsi per i costi troppo elevati delle abitazioni. È stato così pensato il piano Casa Italia, ovvero progetti di edilizia residenziale con possibilità di assegnazione degli alloggi a prezzo ridotto proprio per il personale scolastico. Sarà data priorità a chi si sposta per motivi di lavoro.

Polizza sanitaria integrativa

Molto attesa è anche la polizza sanitaria integrativa. Partirà a gennaio 2026 ed è destinata a circa 1 milione di lavoratori del settore scolastico. Sono previsti 260 milioni di euro in quattro anni per la copertura del personale di ruolo e di quello con contratto annuale. Nei prossimi anni l’idea è quella di estenderla anche ai supplenti per tutto il periodo dell’attività scolastica.

Tra le prestazioni previste ci sono:

Sconti e agevolazioni su trasporti e cibo

Un pacchetto di aiuti è quello relativo agli sconti e alle agevolazioni su trasporti e alimenti. Grazie ad accordi tra istituzioni pubbliche e private, i lavoratori della scuola ottengono una serie di riduzioni sulle tariffe dei trasporti di Trenitalia, Ita Airways e Italo, ma anche sconti per l’acquisto nei mercati agricoli e nei punti vendita degli agriturismi.

Tra le agevolazioni, anche sconti per l’acquisto di beni in aeroporto, come ristorazione e duty-free, fino ai parcheggi aeroportuali convenzionati.

Convenzioni bancarie su mutui e prestiti

Dallo scorso anno invece il piano welfare si arricchisce di ulteriori sconti e agevolazioni per i servizi bancari. Grazie alle convenzioni firmate con alcune banche, sono offerti mutui ipotecari a condizioni agevolate ma anche prestiti personali e cessioni del quinto.

Tra i servizi bancari scontati ci sono l’apertura del conto corrente, investimenti e piani di accumulo del capitale.

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