Dramma Auchan, la vendita a Conad costa centinaia di licenziamenti

Conad si compra Auchan e formalizza la procedura di licenziamento degli 817 dipendenti delle diverse sedi italiane. Entro giugno 2020

Pubblicato: 26 Gennaio 2020 13:48Aggiornato: 6 settembre 2022 11:31

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Conad si compra Auchan e formalizza la procedura di licenziamento degli 817 dipendenti delle diverse sedi italiane. Entro giugno 2020 – si legge in una nota – tutta la vertenza Auchan e Sma si dovrà concludere. Agli 817 dipendenti vanno anche aggiunti i lavoratori della logistica e dei servizi, sia diretti che in appalto, che potrebbero essere almeno altri 500 tra Nord e Sud Italia.

Il dramma degli 817 lavoratori a rischio

Il programma di ristrutturazioni delle sedi ex Auchan era in capo a Margherita Distribuzione, la società partecipata Conad. Questa era stata creata per mettere in sicurezza l’azienda e intervenire sulla realtà aziendale, profondamente in crisi, attraverso interventi di risanamento e ristrutturazione. L’acquisizione riguarda 1600 punti vendita. La mossa consentirà a Conad di superare Coop, con una quota di mercato che passerà dal 13 al 19%.

Ai lavoratori in esubero – un caso simile a quello di Carrefour – l’unica strada che Conad  ha offerto è un incentivo al licenziamento o un percorso di ricollocamento. La notizia riguarda soprattutto i lavoratori lombardi: degli 817 licenziamenti collettivi, ben 456 sono i lavoratori della sede di Rozzano (Milano) e altri 46 di quella di Roncadelle (Brescia). 41 sono invece a Roma, 40 a Offagna (Ancona), 33 ad Ancona, 27 a Vicenza, 13 a Catania e 160 in altri uffici distaccati.

Come va Conad

Conad – una delle principali rivali della storica ed ambiziosa Esselunga – ha chiuso il 2019 con un fatturato di 14,3 miliardi di euro e una crescita del 5,9%, grazie all’alimentare (+1,8% in media nella Gdo). Un risultato ottenuto “indipendentemente dall’acquisizione di Auchan”, ha subito sottolineato l’amministratore delegato Francesco Pugliese.

Conad oggi è una società cooperativa che raccoglie sei grandi gruppi distribuiti sul territorio italiano a livello regionale o sovra-regionale. Nel complesso, l’azienda associa oltre 2.600 dettaglianti operanti sul territorio nazionale sotto le insegne Conad City, Conad, Conad Superstore e Conad ipermercato.

Il suo modello organizzativo è strutturato su tre livelli: i singoli imprenditori, soci delle cooperative e titolari dei punti vendita attivi sul territorio; le cooperative socie del consorzio nazionale Conad; e la stessa Conad, che opera da centrale di acquisto e di servizi, si occupa della pianificazione strategica, dell’attività di marketing e di comunicazione, della produzione, della promozione e dello sviluppo del marchio.

Pugliese spiega che il suo gruppo ha deciso di “creare sviluppo in una delle fasi economicamente più difficili della storia del Paese”. “Cresciamo – ha aggiunto – investendo nello sviluppo di nuova imprenditorialità sui territori e cogliendo con coraggio nuove sfide”. I dati parlano di un incremento dell’occupazione di 3.582 addetti, comprensivi di quelli del gruppo Auchan, sottolineando che “complessivamente diamo lavoro a 59.587 addetti, a cui andrebbe aggiunto l’indotto”. Però, il dramma per gli 817 lavoratori a rischio è reale.

L’Antitrust indaga

Intanto, l’Antitrust già prima della fine dell’anno aveva avviato un’istruttoria sulla vendita di Auchan al gruppo Conad attraverso la società Bdc Italia. L’Authority aveva concesso alle parti una proroga di un mese per fornire i dettagli dell’operazione di quasi 2 miliardi di euro annunciata a maggio 2019 e siglata a luglio scorso.

A insospettire l’Antitrust (autorità sempre molto attiva e recentemente ad es. nel settore energia) è il rischio che si crei o si rafforzi una posizione dominante nei mercati dell’approvvigionamento e in vari mercati locali della vendita al dettaglio all’interno della grande distribuzione.

In una nota diffusa dall’azienda, Conad ha chiarito che non ci sarà “nessun licenziamento nel 2020, ma solo uscite volontarie”. 

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