Contratto di solidarietà: caratteristiche e come funziona

Il contratto aziendale è una tipologia di contratto che tutela i lavoratori dal licenziamento in caso di crisi aziendale o problemi economici.

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Redazione

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Il contratto di solidarietà è un vero e proprio ammortizzatore sociale a beneficio dei lavoratori per evitare particolari (e spiacevoli) situazioni che possono capitare all’interno di un’azienda. È molto importante quindi per un lavoratore sapere esattamente in cosa consiste questo contratto, come funziona e in quali casi viene attivato. Di seguito tutto quello che c’è da sapere in proposito.

Contratto di solidarietà: cos’è?

Innanzitutto, è importante sapere che un contratto di solidarietà è una tipologia di contratto di lavoro che permette di tutelare i lavoratori e di evitare i licenziamenti individuali e collettivi nei casi di crisi aziendale o problemi economici della stessa. Ma come funziona nello specifico un contratto di solidarietà? L’accordo, per essere legalmente valido, viene sottoscritto tra il datore di lavoro, il dipendente e un suo rappresentante sindacale. Durante una crisi aziendale, quando i fatturati e la produzione calano, la soluzione più drastica è la riduzione del personale e spesso il licenziamento collettivo.

Per evitare questo tipo di provvedimento, che ha in sé un forte impatto sociale, le aziende versano all’INPS, insieme ad altri contributi, una somma che serve a finanziare il fondo per gli ammortizzatori sociali, di cui fa appunto parte il contratto solidarietà. La logica dietro ad esso è quella di “lavorare meno per lavorare tutti”. In pratica l’azienda, al posto di licenziare i dipendenti in esubero, riduce a tutto l’organico il monte orario complessivo di lavoro.

Questa situazione permette all’azienda di riallineare i costi fino a quando la crisi non sarà scongiurata. Dall’altro lato però i lavoratori con meno ore di lavoro percepiscono, proporzionalmente, stipendi più bassi. Certo, la riduzione delle ore lavorative è sempre preferibile rispetto al licenziamento, ma uno stipendio basso può mettere in crisi molti dipendenti, soprattutto chi ha una famiglia. Per evitare questa situazione entra in gioco l’Inps, che compensa la riduzione di stipendio del lavoratore erogandogli una somma compensativa per un determinato periodo di tempo, in attesa che l’azienda scongiuri la crisi e rientri in carreggiata.

Tipologie di contratti di solidarietà

I contratti di solidarietà possono essere di due tipi.

A chi spetta l’accordo e a quanto corrisponde l’integrazione salariale?

Il contratto di solidarietà spetta a tutto il personale dipendente ad eccezione di:

In casi eccezionali i lavoratori part-time sono ammessi, nel caso in cui l’impresa sia in grado di dimostrare “il carattere strutturale del part-time nella preesistente organizzazione del lavoro. Ai lavoratori spetta un’integrazione da parte dell’INPS pari al 80% della retribuzione persa a causa della riduzione dell’orario lavorativo.

Come funzionano le ferie nel contratto di solidarietà?

La circolare INPS n.2749 del 1986 sottolinea che le ferie sono previste durante l’accordo se sono maturate e usufruite durante la validità dell’accordo stesso. Nel momento in cui vengono usufruite prima della stipula del contratto o dopo la sua scadenza le spese sono totalmente a carico dell’impresa.

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