Cos’è la domotica e le sue applicazioni in casa

I sistemi di domotica servono a far diventare la casa smart, controllando i parametri e rendendo più confortevole la vita degli abitanti grazie alla tecnologia

Pubblicato: 8 Maggio 2024 10:30

Mirko Ledda

Editor e fact checker

Scrive sul web da 15 anni, come ghost writer e debunker di fake news. Si occupa di pop economy, tecnologia e mondo digitale, alimentazione e salute.

La domotica è una disciplina che integra le tecnologie dell’informazione e della comunicazione all’interno degli edifici, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, la sicurezza, il risparmio energetico e la gestione degli impianti. Questo termine deriva dall’unione delle parole domus (casa in latino) e informatica. L’obiettivo è quello di automatizzare e controllare a distanza varie funzioni della casa, come l’illuminazione, il riscaldamento, l’accensione degli elettrodomestici, i sistemi di sicurezza.

Cosa serve per un impianto domotico

Per implementare un sistema domotico, sono necessari diversi componenti chiave:

Quali sono i costi iniziali e ricorrenti

Il costo di un sistema domotico può variare notevolmente in base alla complessità e al numero di funzionalità desiderate. Un impianto base può partire da qualche migliaio di euro, mentre sistemi più avanzati e completi possono superare i 10.000 euro.

La spesa include i costi per i dispositivi, l’installazione e, in alcuni casi, un abbonamento per servizi di monitoraggio o manutenzione, oltre ovviamente una connessione per l’internet delle cose.

Tuttavia, è importante considerare che un buon sistema domotico può portare a significativi risparmi energetici e miglioramenti della sicurezza, che nel lungo termine possono compensare l’investimento iniziale.

I vari tipi di sistemi domotici

Esistono diversi tipi di sistemi domotici, principalmente classificati in base alla modalità di comunicazione e controllo:

A cosa stare attenti

Fare interventi di domotica non è sempre vantaggioso. L’investimento iniziale può essere particolarmente alto e non convenire per chi vive poco la casa o per una casa vacanze.

Bisogna poi prendere in considerazione diversi fattori prima di buttarsi su queste tecnologie:

Differenze con la smart home

Sebbene i termini domotica e smart home siano spesso usati come sinonimi, esistono differenze sostanziali tra i due concetti. La domotica si basa su un approccio integrato e centralizzato, con tutti i sistemi della casa interconnessi e gestiti da un’unica centralina.

Al contrario, una smart home è spesso composta da dispositivi intelligenti indipendenti che possono funzionare autonomamente o essere collegati tramite piattaforme comuni come Google Home o Amazon Alexa.

I sistemi domotici poi sono altamente personalizzabili e possono essere configurati per esigenze specifiche e complesse, tuttavia richiedono l’ausilio di tecnici ed esperti.

Le soluzioni smart home, invece, tendono ad essere più user friendly e facili da installare, anche dal diretto interessato, ma con meno possibilità di personalizzazione avanzata.

Differenze con la building automation

Ci sono anche importanti differenze tra la domotica e la building automation, l’automazione degli edifici: la prima è rivolta principalmente agli ambienti residenziali, mentre la seconda a edifici commerciali, industriali e pubblici.

La building automation include la gestione di sistemi più complessi, come quelli Hvac, ovvero riscaldamento, ventilazione e aria condizionata, dunque l’illuminazione su larga scala, la sicurezza e i sistemi di gestione energetica.

Mentre la domotica si concentra principalmente sul miglioramento della qualità della vita degli abitanti e sul comfort, la building automation mira a ottimizzare l’efficienza operativa degli edifici, riducendo i costi di gestione e migliorando la sostenibilità energetica.

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