Il 29 novembre 2024 è stato confermato lo sciopero generale di 8 ore, proclamato dai sindacati Cgil e Uil per contestare la Manovra 2025. Lo sciopero, che coinvolgerà numerosi settori a eccezione del trasporto ferroviario, è stato confermato nonostante le richieste del Garante degli scioperi di ridurre la durata dell’agitazione. L’obiettivo principale della protesta è rivendicare un aumento del potere d’acquisto di salari e pensioni, un maggiore finanziamento per sanità, istruzione e servizi pubblici, e politiche industriali più incisive. La conferma dello sciopero arriva dopo settimane di discussioni, ma anche di resistenze da parte del governo e delle istituzioni.
La posizione di Salvini e del Garante
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha espresso disappunto per la durata dello sciopero, in particolare nei settori dei trasporti. Salvini ha criticato la decisione di mantenere le 8 ore di fermo, nonostante le richieste della Commissione di Garanzia sugli scioperi di limitare la durata dell’agitazione.
In particolare, il Garante aveva chiesto una riduzione a 4 ore per i trasporti, ma i sindacati hanno ribadito la loro posizione, confermando le 8 ore di stop in segno di protesta.
Cgil e Uil hanno risposto alle critiche di Salvini con una nota congiunta, in cui hanno ribadito la legittimità delle loro richieste e la necessità di un intervento deciso per garantire il miglioramento delle condizioni economiche per i lavoratori. Inoltre, i sindacati hanno chiesto al ministro di preoccuparsi maggiormente del rinnovo dei contratti di lavoro e della sicurezza dei lavoratori, soprattutto nel settore dei trasporti, piuttosto che cercare di limitare il diritto di sciopero.
Sindacati in guerra: confermate 8 ore di disagi
Il 29 novembre i sindacati Cgil e Uil scenderanno in piazza per uno sciopero generale che, secondo le stime, porterà a significativi disagi in tutta Italia. Lo sciopero avrà un impatto su numerosi settori, ma non coinvolgerà il trasporto ferroviario, che è stato esonerato dal fermo per rispettare le normative legali sulle fasce di garanzia. Le principali rivendicazioni dei sindacati riguardano l’aumento delle pensioni e dei salari, che secondo Cgil e Uil sono insufficienti a garantire un adeguato potere d’acquisto per i lavoratori italiani.
Nonostante le aperture al dialogo da parte dei sindacati, che hanno cercato un confronto con il governo, Cgil e Uil hanno deciso di mantenere fermo il calendario della protesta. Le richieste di una riduzione della durata dello sciopero nei trasporti sono state respinte, con i sindacati che sostengono che il diritto di sciopero debba essere rispettato in tutte le sue forme, senza restrizioni.
Nel comunicato congiunto, Landini e Bombardieri hanno ribadito la legittimità dello sciopero, sottolineando che la Manovra di Bilancio 2025 non risponde alle esigenze di milioni di lavoratori e pensionati. In particolare, hanno criticato l’assenza di interventi significativi sulle pensioni e l’aumento dei salari, temi che rimangono irrisolti nonostante l’inflazione e l’aumento del costo della vita. Per i sindacati, la protesta è una risposta alla “grave ingiustizia” delle politiche economiche attuali, che escludono i lavoratori e i pensionati dalle priorità del governo.
Per questo, nonostante le pressioni e le critiche, Cgil e Uil confermano la propria posizione e nella nota in risposta si dicono determinati a lottare per i diritti dei lavoratori italiani.