Certificazione Unica e Iva, tutte le novità 2023: cosa si potrà scaricare e cosa no

L'Agenzia delle entrate ha pubblicato sul suo sito le bozze dei modelli Certificazione unica e Iva 2023, relative al periodo d'imposta 2022

Pubblicato: 19 Dicembre 2022 13:40

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul suo sito le bozze dei modelli Certificazione unica e Iva 2023, relative al periodo d’imposta 2022, con le relative istruzioni per la compilazione. Sono diverse le novità, sia per i dipendenti che per i liberi professionisti. Vediamole nel dettaglio.

Certificazione Unica 2023: chi la deve presentare

Per il pagamento delle tasse di quest’anno, la scadenza per chi presenta il modello Unico è fissata per giovedì 16 marzo 2023. Ciò significa che i sostituti d’imposta dovranno trasmettere entro il 16 marzo, online all’Agenzia delle Entrate, le certificazioni relative ai redditi di lavoro dipendente, ai redditi di lavoro autonomo e ai redditi diversi, da rilasciare al contribuente entro il 16 marzo.

Più nel dettaglio, devono presentare la Certificazione Unica tutti i dipendenti iscritti a queste gestioni amministrate dall’INPS Gestione Dipendenti Pubblici:

Come si compila

Il documento da inviare all’Agenzia delle Entrate si compone di:

Le date da segnarsi

Il termine ultimo per effettuare l’invio telematico, all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi ale certificazioni uniche è fissato al 16 marzo 2023.

La trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770), cioè entro il 31 ottobre 2023.

Il sostituto d’imposta che nell’anno 2023 ha prestato assistenza fiscale deve trasmettere per via telematica all’Agenzia delle entrate la Dichiarazione 730/2023 e i corrispondenti prospetti di liquidazione (Mod. 730- 3) entro questi termini:

Certificazione Unica 2023: come presentarla

Il flusso deve essere presentato esclusivamente per via telematica e può essere trasmesso:

Le novità del modello 2023

Tra le novità di quest’anno, l’Agenzia delle entrate segnala in particolare 3 novità:

Iva 2023, chi la deve presentare

Anche il modello di dichiarazione Iva è stato aggiornato. Il modello di dichiarazione annuale IVA/2023 deve essere utilizzato per presentare la dichiarazione IVA concernente l’anno d’imposta 2022 (per la presentazione della dichiarazione annuale IVA è possibile utilizzare, in alternativa, il modello IVA BASE/2023).

Ricordiamo che gli importi devono essere indicati in unità di euro, arrotondando l’importo per eccesso se la frazione decimale e uguale o superiore a 50 centesimi di euro o per difetto se inferiore a detto limite.

Come si compila

Il modello di dichiarazione IVA ha struttura modulare ed è costituito da:

I quadri VB – VN-VP-VQ-V vanno compilati sempre a partire dal primo modulo, e anche in presenza di più moduli a seguito di contabilità separate o trasformazioni sostanziali soggettive. La compilazione di più moduli di uno qualsiasi di questi quadri non modifica, infatti, il numero di moduli di cui si compone la dichiarazione.

L’ente o società commerciale controllante deve comprendere nella propria dichiarazione anche il prospetto IVA 26 PR/2023 (composto dei quadri VS-VV-VW-VY-VZ) per l’indicazione dei dati relativi alla liquidazione dell’IVA di gruppo.

I contribuenti con contabilità separate devono presentare il frontespizio e un modulo per ogni contabilità separata. I quadri VC, VD, VH, VM, VK, VT, VX e VO e la sezione 2 del quadro VA e le sezioni 2 e 3 del quadro VL vanno compilati una sola volta sul primo modulo, indicandovi dati riepilogativi di tutte le attività.

Le novità del modello 2023

Tra le novità del modulo Iva 2023 c’è il nuovo quadro CS, pensato per consentire ai soggetti passivi del contributo straordinario contro il caro bollette di poterlo dichiarare.

Il quadro CS deve essere compilato esclusivamente dai soggetti per i quali ricorrono le condizioni per l’applicazione del Bonus bollette e che sono tenuti ad effettuare i versamenti stabiliti dalla norma.

Inoltre, altro aggiornamento importante, al quadro VO viene introdotta la possibilità per le imprese enoturistiche di revocare la scelta espressa in precedenza di essere soggette alla detrazione dell’Iva e alla determinazione del reddito nei modi ordinari.

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