Con un video pubblicato su Instagram Chiara Ferragni si è scusata per il caso del pandoro Balocco griffato. L’influencer ha annunciato l’intenzione di voler donare almeno un milione di euro all’ospedale Regina Margherita di Torino.
Chiara Ferragni chiede scusa per il pandoro griffato
Dopo essere sparita dai social per alcuni giorni, la regina delle influencer è apparsa in video con il volto stanco e l’aria dimessa.
“Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene“, ha esordito aggiungendo che “si può sbagliare, e che quando capita bisogna ammettere, e se possibile, rimediare all’errore fatto e farne tesoro”.
La moglie di Fedez ha definito quello avvenuto un “errore di comunicazione”. Per il futuro separerà “qualsiasi attività di beneficienza” dalle “attività commerciali”. “Perché – ha aggiunto – anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficiente sulla comunicazione, può ingenerare equivoci”.
Per il caso del Pandoro Pink Christmas l’Antitrust ha condannato due società riconducibili a Chiara Ferragni a una multa complessiva che supera il milione di euro per pratiche commerciali scorrette: Fenice S.r.l. dovrà pagare 400mila euro e TBS Crew S.r.l. 675 mila euro. Balocco S.p.A. Industria Dolciaria dovrà invece pagare 420mila euro. L’imprenditrice digitale ritiene che il provvedimento sia “sproporzionato e ingiusto” ed è quindi decisa a impugnarlo.
Al milione di euro promesso all’ospedale torinese verrà aggiunta la differenza fra la sanzione inizialmente comminata e quella che arriverà dopo l’impugnazione del provvedimento. “Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Margherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e vi racconterò periodicamente gli aggiornamenti”, conclude Ferragni.
L’attacco di Giorgia Meloni a Chiara Ferragni
Nelle 24 ore precedenti erano accadute molte cose: nella giornata conclusiva di Atreju, la manifestazione di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni aveva attaccato quegli influencer che “fanno soldi a palate mettendo vestiti o borse o promuovendo carissimi panettoni facendo credere che si farà beneficenza, ma il cui prezzo servirà solo a pagare cachet milionari”. La premier li aveva messi a paragone a un altro modello, quello “di chi quell’eccellenza italiana la ingegna e la produce, che ha successo perché noi siamo più bravi, lo sappiamo fare meglio, e ai giovani dobbiamo insegnare che creare quei prodotti è più straordinario crearli che imparare a mostrarli”.
Fedez contro Giorgia Meloni
Dopo l’invettiva meloniana, il marito di Chiara Ferragni è immediatamente intervenuto tramite una stories su Instagram per difendere la moglie e attaccare la premier: “Mi fa sorridere che la premier dica ‘diffidate dalle persone che lavorano sul web’. Questa è la priorità del nostro presidente del Consiglio. […] Dovremmo essere invece noi a diffidare di voi politici, visto il pregresso a cui ci avete abituato”.
Il giorno successivo, Fedez ha rincarato la dose: “Gentile presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visto che bisogna diffidare di noi, le risulta che i componenti del suo governo, anche alcuni che sono indagati per reati gravi e altri che fanno fermare i treni come fossero taxi, quando sbagliano chiedono scusa e pagano di tasca loro?”, ha chiesto Fedez, riferendosi all’annuncio fatto dalla moglie.
E poi ha aggiunto: “Visto che ha trovato il tempo di parlare di noi che lavoriamo col web, perché non ci parla di Santanchè, della famiglia La Russa, l’ex sottosegretaria Montaruli condannata, Andrea Delmastro? E la lista potrebbe continuare all’infinito. Niente? Due paroline su di loro niente? Eh, le priorità del Paese cara presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Infine la conclusione tagliente: “Ci vediamo al family Day con Elon Musk”. Il riferimento è al papà di Tesla che ha avuto una figlia con la maternità surrogata.