Il confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein non si farà. Non si tratta di una decisione della Rai, in questo caso. Lo sguardo va rivolto verso l’Agcom, ma questo è solo un elemento dell’attuale situazione della rete nazionale, la cui reputazione e attrattiva pare ai minimi storici.
Confronto Meloni-Schlein
Saltato ufficialmente il confronto tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein in Rai. Sarebbe stato un faccia a faccia di grande importanza, soprattutto per il Pd. La segretaria avrebbe infatti potuto riemergere e porsi come reale alternativa alla destra italiana. Un modo per rilanciarsi anche in ottica alleanza con il Movimento 5 Stelle, dimostrando di non avere nulla da invidiare a Giuseppe Conte.
Dall’altro lato, invece, Giorgia Meloni aveva la chance di sfruttare la propria abilità dialettica e l’ovvia situazione di vantaggio per annullare mediaticamente la già precaria leadership dell’avversaria.
Non ci sono però motivazioni politiche dietro questa decisione. Il confronto è stato annullato perché l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni) aveva richiesto l’approvazione da parte della maggioranza dei competitor. Ciò non è avvenuto e la Rai è stata costretta a un passo indietro. Ha dovuto accettare di lasciar scivolare un appuntamento che di certo avrebbe ottenuto numeri di share molto elevati. Qualcosa che di questi tempi, in cui la fuga dalla rete pare uno sport molto in voga, sarebbe stato oro.
“Il Servizio Pubblico continuerà a garantire, come sempre fatto, il rispetto della Par Condicio dei notiziari e nei programmi di approfondimento, con l’equilibrio e la correttezza riconosciuti dalla stessa Autorità”.
Stop a Fedez in Rai? Arriva la smentita
Che Fedez non sia persona gradita in Rai non è di certo una novità. Ma la recente inchiesta sul rapper, finito sotto indagine per il pestaggio di Cristiano Iovino, ha nuovamente messo in discussione la sua presenza nei programmi della tv di Stato.
La partecipazione del marito di Chiara Ferragni nel nuovo programma di Alessandro Cattelan, Da vicino nessuno è normale, al via il 20 maggio, è infatti un rebus, con tanti che danno per saltata l’ospitata del rapper. Ma lo stesso Fedez, sui social, ha smentito ogni voce, sottolineando che la sua presenza nello show dell’amico Cattelan, che conosce fin dai tempi di X-Factor, al momento è confermata.
Fedez sarà ospite di “Da vicino nessuno è normale”, in prima serata, su Rai2. Nonostante le recenti vicende legali che lo vedono coinvolto, tramite le storie su Instagram ha confermato che parteciperà alla prima puntata del programma il 20 maggio. In precedenza, Davide Maggio e il sito Dillinger di Fabrizio Corona avevano ipotizzato che Fedez avrebbe rinunciato alla partecipazione a causa di presunti impedimenti da parte della Rai. Queste voci, però, si sono rivelate infondate.
Il cantante, Federico Lucia, non ha commentato né le indiscrezioni sulla sua presenza nello show di Cattelan né l’indagine della Procura di Milano in cui è accusato di rissa e percosse in relazione all’aggressione del personal trainer Cristiano Iovino.
Anche Alessandro Cattelan ha evitato di esprimersi sulle speculazioni riguardo la presenza di Fedez nel suo programma, contribuendo a mantenere alta l’attesa per la serata inaugurale del nuovo format. “Stiamo preparando qualcosa di speciale… spero vi piacerà,” ha scritto recentemente Cattelan su Instagram, invitando i fan a sintonizzarsi il prossimo lunedì.
La sua presenza è stata confermata, e darà sicuramente particolare attenzione al programma. Basti pensare al successo della sua intervista a Belve per capire quanto pubblico riesce a spostare il suo personaggio.
Fuga dalla Rai: conti in rosso
Come detto, la reputazione della Rai non è mai stata così bassa in epoca moderna. Sui social si parla di “TeleMeloni” (accusa che la premier rigetta al mittente, proponendo cifre parziali), criticando una a una tante scelte fatte. Si pensi al caso Ghali, al comunicato letto da Mara Venier, così come al caso Scurati, al tavolo tutto al maschile di Porta a Porta per parlare di aborto, allo sciopero dei giornalisti Rai quasi reso vano da alcuni colleghi e da una repentina riorganizzazione dei turni e dei temi trattati, e non solo.
In passato L’Espresso aveva dedicato un’attenta analisi allo stato delle casse della Rai, evidenziando perdite per 520 milioni di euro tra il 2001 e il 2021. Una cifra ulteriormente gonfiatasi negli ultimi anni, fino a superare presumibilmente quota 700 milioni.
Il futuro non sembra affatto positivo, anzi, considerando la concorrenza di Nove, la voglia di rilancio di Mediaset e il poco appeal della Rai in questa fase storica. Riconfermato Pino Insegno tra le polemiche. Sua la conduzione di Reazione a catena, al posto dell’amatissimo Marco Liorni. Addio di Amadeus e probabilmente di Francesca Fagnani, e ancora Belen che avrebbe rifiutato all’ultimo Ballando con le Stelle, come riporta Davide Maggio.
Più che programmi e personaggi, oggi la rete si ritrova a puntare sulle ben note fiction. Da Mare Fuori a Makari, da Imma Tataranni a L’Amica geniale. Nel prossimo futuro, però, occorrerà fare i conti con i livelli di share e la reputazione del Servizio Pubblico, ormai al centro dell’attenzione più per le polemiche che per il palinsesto.