Per risparmiare sulla gestione del conto corrente è necessario in primo luogo informarsi e capire se i costi di gestione sono troppo elevati rispetto alla media, per poi valutare se e quando cambiare banca: ecco quali parametri considerare.
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Il trasferimento del conto corrente
Trasferire il conto corrente è un’operazione ancora poco diffusa e spesso considerata troppo dispendiosa, ma in realtà la normativa – ci riferiamo nello specifico alla Legge n. 37 del 15 marzo 2017 – che regola la portabilità dei conti, stabilisce che queste operazioni sono gratuite e devono essere interamente svolte dalla nuova banca entro 12 giorni lavorativi.
Più precisamente dopo massimo 5 giorni dalla richiesta l’istituto di credito originario deve trasmettere a quello nuovo scelto tutti i dati del conto corrente e procedere con il trasferimento dei soldi, una volta sanati eventuali scoperti e saldi delle carte di credito. Se questa tempistica non viene rispettata, allora è possibile richiedere un indennizzo.
Cambiare istituto di credito
Come valutare quando è il caso di cambiare banca? Bisogna partire dall’ISC (Indicatore Sintetico di Costo) che, come stabilito dalle nuove disposizioni sulla trasparenza della Banca D’Italia, deve essere obbligatoriamente comunicato ai clienti prima dell’apertura del conto.
Questo valore rappresenta una media dei costi annuali, fissi e variabili modellati in base a sei profili tipo (giovani, famiglie con bassa, media ed elevata operatività e pensionati con bassa e media operatività). Ovviamente si tratta di un calcolo indicativo, ma rappresenta una buona indicazione sulla convenienza del conto corrente.
Quando conviene cambiare conto corrente
Quali sono i motivi che ci possono indurre a cambiar e conto corrente? La più importante, senza dubbio, è quella di carattere economico. Quando i costi iniziano ad essere troppo elevati è meglio cercare delle alternative. Tra i costi da tenere sempre sotto controllo ci sono, ad esempio, il canone mensile, le commissioni e gli eventuali costi nascosti.
Stando ad una ricerca effettuata da Banca d’Italia, un conto corrente che sia stato aperto una decina di anni ha un costo medio di 93 euro, contro i 49 euro di uno che è stato aperto da poco. A determinare la riduzione dei costi è principalmente la concorrenza, che si è fatta sempre più agguerrita, grazie anche ad una maggiore diffusione delle banche online, che generalmente hanno dei costi inferiori rispetto a quelle tradizionali.
Pochi servizi bancari
Uno degli aspetti a cui è necessario prestare attenzione è l’offerta dei servizi bancari. Non si deve, infatti, prestare attenzione unicamente ai costi che si sostengono, ma anche a quanti servizi vengono messi a disposizione a fronte della spesa che viene effettuata.
Ovviamente le esigenze di ogni consumatori sono diverse e, soprattutto, cambiano nel corso del tempo. Quando un conto corrente inizia a diventare vecchio ci si accorge di pagare per dei servizi che non sono più in linea con le proprie esigenze e le necessità. Questo diventa il momento in cui si deve pensare a qualcosa di diverso.
App vecchie che non funzionano
Il mondo finanziario cambia alla velocità della luce. Oggi come oggi ci si sta sempre più indirizzando verso delle soluzioni che danno la precedenza all’accesso dallo smartphone e che, soprattutto, permettono di operare in tempo reale sul conto corrente senza doversi recare fisicamente in filiale.
La possibilità di poter effettuare un bonifico tramite home banking o dal proprio cellulare è importante. Non poter sfruttare la tecnologia perché l’app non funziona o perché l’home banking non è raggiungibile è poco funzionale.
Scarsa qualità del servizio clienti
Benché il mondo bancario sia sempre più smart e digitale, avere un conto corrente presso una banca che abbia un buon servizio clienti è sicuramente fondamentale. Questo serve per conoscere i costi, che non sono sempre così evidenti, ma anche perché il mondo bancario si sta sempre più dirigendo verso delle soluzioni digital, nelle quali l’approccio diretto in banca andrà a calare nel corso del tempo.
Un buon servizio clienti, quindi, permette di costruire un’ottima relazione tra cliente e banca, che può contare su un interlocutore nel momento in cui deve risulvere dei problemi o effettuare delle operazioni complicate.