Riscaldamento a infrarossi, quanto costa l’alternativa ai termosifoni

Cosa sono i pannelli a infrarossi e in che modo è possibile risparmiare per il riscaldamento in casa: ecco pro e contro di questa soluzione

Pubblicato: 30 Novembre 2023 20:00

Luca Incoronato

Giornalista

Giornalista pubblicista e copywriter, ha accumulato esperienze in TV, redazioni giornalistiche fisiche e online, così come in TV, come autore, giornalista e copywriter. È esperto in materie economiche.

Parlare di riscaldamenti e di gestione delle spese è sempre d’attualità, considerando i dubbi relativi ai consumi energetici casalinghi. Su questo fronte risulta essere sempre più in voga il riscaldamento domestico tramite pannelli radianti a infrarossi. Proviamo a capire quanto convenga realmente questa soluzione e che tipo di impatto possa avere su differenti superfici abitative.

Cos’è il riscaldamento a infrarossi

Le opzioni per riscaldare la propria casa di certo non mancano. Il mercato è molto ricco, in tal senso, e ognuno è a caccia della soluzione ideale ai propri bisogni e spazi. Dal condizionatore dual split ai termosifoni, fino alle stufette elettriche.

Che dire però dei pannelli a infrarossi? Prima di tutto occorre precisare come il nome descriva esattamente il tipo di prodotto. Parliamo infatti proprio di pannelli da applicare al muro. Sono in grado di emanare calore sfruttando i raggi infrarossi, riscaldando così tanto l’ambiente quanto i corpi al suo interno.

L’infrarosso che investe i corpi lo fa in due modi differenti, sia in maniera diretta, sia rimbalzando sulle pareti. Importante sottolineare tutto ciò, dal momento che il risultato sarà un ambiente riscaldato in maniera omogenea. Il pannello sarà infatti aiutato tanto dalle pareti quanto dagli oggetti all’interno di una data stanza. Statisticamente parlando, la temperatura percepita dovrebbe risultare di 2-3°C superiore a quella del riscaldamento a convenzione.

Sono pericolosi?

Si sta parlando di novità, o quasi, e di raggi infrarossi. È naturale chiedersi, dunque, se ciò faccia male. Iniziamo col dire che i sistemi di riscaldamento a infrarossi usati per le abitazioni non sono nocivi. Occorre però fare delle distinzioni:

Pro e contro dei pannelli a infrarossi

Uno dei principali vantaggi, soprattutto se paragonato a condizionatori e stufe elettriche, è l’assenza di rumore. Non ci sono ventole e motori in funzione, considerando come il riscaldamento avvenga per irraggiamento. Al tempo stesso non sono presenti spostamenti d’aria. Tutto a garanzia di un ambiente non soltanto caldo e confortevole, ma anche rilassante.

Le tempistiche di riscaldamento di un ambiente sono migliori, rispetto alla media delle soluzioni sul mercato. Gli effetti sono infatti percepiti in pochissimi minuti, ma non solo. Guardando alla concorrenza, per così dire, i benefici vengono trattenuti più a lungo. L’assenza di un motore, o altro sistema interno, comporta il vantaggio chiave: l’assenza di manutenzione necessaria. Non c’è nulla da riparare in questi pannelli, se non forse un’eventuale presa di corrente difettosa o rovinata nel corso del tempo.

A ciò si aggiunge l’assenza di un processo di installazione, che rappresenta il vero limite dei condizionatori, tanto in termini di tempistiche e costi, quanto di modifica alla struttura dell’appartamento. Installare un condizionatore vuol dire effettuare una scelta drastica. Optare per un pannello a infrarossi è qualcosa rispetto al quale poter fare un passo indietro in qualsiasi momento. Tutto ciò che serve sono delle viti per fissarlo al muro e una presa di corrente. Come se non bastasse, non sono presenti filtri, che tendono a sporcarsi ed emanare cattivi odori.

Raggiungiamo infine l’ultimo vantaggio, quello economico, che richiede un’analisi specifica. Tenendo conto di una potenza di tali dispositivi da 300 a 800 watt, così come di un costo medio dell’energia di 0,16 euro/kWh, si pagheranno 0,10 centesimo all’ora per un pannello da 600 Watt (20 euro al mese per un uso giornaliero di 6 ore). Nel caso in cui si tenda a essere maggiormente oculati per quanto riguarda questo tipo di spese, basterà aggiungere un termostato, in grado di spegnere automaticamente il pannello dopo il raggiungimento di una data temperatura preimpostata. Si può inoltre programmare accensione e spegnimento tramite timer. Restando in ambito economico, infine, la spesa può essere detratta del 50%.

E i lati negativi? Ci sono e non possono essere ignorati. Il primo riguarda il fronte economico. Per quanto abbiamo appena sottolineato il vantaggio che comporti, la spesa iniziale può risultare onerosa, con un prezzo massimo di 1000 euro. Detto ciò, i pannelli più piccoli hanno un costo base di 150 euro, circa. Il tipo di investimento varia, dunque, in base al numero di stanze e alle loro dimensioni. Il secondo aspetto negativo è dato dall’eccessiva presenza di ostacoli nella stanza da riscaldare. Per quanto sia utile avere superfici sulle quali far rimbalzare i raggi infrarossi, circondare il pannello di mobili ingombranti che intralciano costantemente la traiettoria delle onde è deleterio. Il calore percepito sarà di certo inferiore. Prima di effettuare un acquisto, dunque, occorre studiare bene la disposizione casalinga. Armadi, credenze e mobili simili non dovranno essere d’intralcio. Aggiungiamo, infine, la necessità di calcolare con cura la potenza necessaria rispetto ai metri quadri della singola stanza.

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