Come calcolare la giacenza media sul conto corrente

La giacenza media è la media ponderata dei saldi rispetto al loro tempo di giacenza. È un elemento importante per ottenere l'Isee aggiornato

Pubblicato: 7 Settembre 2020 17:12Aggiornato: 11 marzo 2024 16:27

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La giacenza media del conto corrente, assieme al saldo, rappresentano due dati fondamentali che dovrebbero sempre essere comunicati dai contribuenti che richiedono una dichiarazione l’Isee aggiornato o hanno esigenza di dimostrare a qualcuno la propria solvibilità. Ma come si fa a fare questi calcoli? E soprattutto quali errori è meglio evitare di fare?

Innanzitutto, è importante capire che cos’è la giacenza media. Si tratta di una media ponderata dei saldi rispetto ai tempi di giacenza degli stessi, ed è una misura approssimativa e sintetica della quantità di denaro che gira su un conto corrente bancario. Per farla breve, il calcolo matematico consiste nel rapportare la somma dei prodotti tra saldo e giorni di permanenza (numeri creditori) con il periodo di riferimento, che di solito è un anno (365 giorni).

Perché calcolare la giacenza media di un conto corrente?

La giacenza media è importante ai fini del calcolo, tra le altre cose, dell’Isee. Esso può essere richiesto tramite la compilazione della DSU, ovvero la dichiarazione sostitutiva unica, fondamentale per accedere a molte agevolazioni previste dallo Stato per sostegno al reddito e altre tutele. Al fine di garantire che questi soldi vadano effettivamente a famiglie bisognose, lo stato ricorre a diversi strumenti, tra cui anche la giacenza media. L’Isee è comodo perché, se ci si trova in stato di degenza, può fornirci l’esenzione sanitaria o permettere l’accesso all’assegno di inclusione, o magari a delle borse di studio. Ricordiamo che l’importo va indicato nel modello Isee, nel Quadro FC.2, prima sezione.

Tra gli altri indicatori, la giacenza media permette allo Stato di capire se effettivamente il richiedente è “ricco”, oppure “povero”, e ha diritto di ricevere determinati sussidi che vanno dalla riduzione dei costi dei pasti fino alle mense scolastiche e molte, molte altre agevolazioni. La giacenza media è inoltre molto importante al fine di comprendere il valore medio annuale del conto corrente per determinare il pagamento dell’imposta di bollo. Questa imposta dev’essere pagata se il valore supera la soglia di 5 mila euro. Lo stesso vale per altri conti, come per esempio il libretto postale che prevede un rendiconto annuale.

Di solito, le banche dotate di sistemi online forniscono un’attestazione automatica della giacenza media come allegato, o in calce all’ultimo estratto conto dell’anno. Se però questo non avviene, dovrai essere tu a calcolare la giacenza media del tuo conto corrente. Se hai bisogno di stimarne il valore trimestrale o annuale, sono disponibili online moltissimi calcolatori che permettono di effettuare l’operazione senza perdere la testa. Di solito, è sufficiente inserire la data e il saldo iniziale, e poi quello in corrispondenza di ogni variazione avvenuta nel periodo.

Come si calcola la giacenza media annua sul conto corrente?

Ecco la formula di calcolo per la giacenza media annua sul conto corrente. Innanzitutto, è necessario fare riferimento agli estratti conto, in cui sono riportati i dati che servono per calcolare la somma delle giacenze giornaliere che sarà da dividere per 365. In seguito, è necessario individuare i numeri creditori, che potrebbero avere un nome diverso se la banca lo ha ritenuto opportuno. Per esempio, potresti individuare questo valore sotto la dicitura “calcolo delle competenze o degli interessi”, “riassunto scalare” o “scalare per valuta”.

La giacenza media si ottiene prendendo tutti gli estratti conto bancari (o postali) ricevuti nel corso dell’anno. Per ognuno di questi, bisogna rilevare i numeri creditori totali, sommarli e dividerli per 365. Ecco servita la giacenza media. E se il conto corrente è cointestato? La quota di saldo e giacenza è solitamente pari al 50% se i titolari del conto sono due. 33,3% se sono in tre, e così via.

Da quando l’indicatore è divenuto fondamentale per la determinazione della DSU, la banca ha l’obbligo di comunicare al correntista il valore della giacenza media. Così non devi calcolare niente. In genere, questa comunicazione avviene in relazione all’emissione dell’estratto conto del quarto trimestre, ovvero quello che chiude l’anno. Se non hai ricevuto un simile dato, puoi aprire l’home banking del tuo conto e cercare la sezione specifica da dove rilevare l’importo, che sarà calcolato in automatico per la comodità di tutti.

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