Il Grana Padano DOP grattugiato fresco venduto nei supermercati Conad Italia è stato richiamato dalla catena stessa a causa della possibile presenza di micro frammenti di plastica nel formaggio rilevati durante controlli interni. L’avviso è stato pubblicato dall’azienda all’interno dei propri negozi e sulla sezione del proprio sito personale dedicato agli avvisi ai consumatori. Il richiamo, lo si precisa, è a scopo precauzionale e autonomo, con l’azienda che ha anche precisato che non vi siano dei rischi concreti per la salute dei consumatori.
Richiamato il Grana Padano DOP grattugiato: i lotti
I piccoli pezzi di plastica all’interno del formaggio sono stati trovati da Conad all’interno di uno specifico lotto di Grana Padano DOP grattugiato fresco. Si tratta del numero 24149, la cui scadenza è fissata al 15 luglio 2024. Questo lotto di prodotto viene venduto in vaschette da 150 grammi ciascuna.
Il prodotto è uno di quelli che vengono preparati per Conad da altre aziende e venduti con marchio della catena di supermercati. Questo lotto specifico è stato realizzato per Conad dalla ditta Ambrosi SpA, che è un caseificio regolarmente autorizzato dal consorzio Grana Padano e con lo stabilimento di produzione in via Michelino 59 a Bologna (marchio di identificazione IT 03 159 CE; autorizzazione Consorzio BS10/91).
I motivi del richiamo di Conad
A precisare le motivazioni del richiamo del lotto di Grana Padano DOP grattugiato fresco è stato Conad stesso che, nell’avviso ai suoi clienti riportante la data del 27 giugno 2024, specifica che si tratta di un procedura di natura precauzionale scattata a seguito di controlli effettuati internamente. Proprio grazie a questi è emersa “la possibile presenza di micro frammenti di plastica” all’interno del formaggio, con la catena della grande distribuzione organizzata che ha optato per il richiamo.
Il rimborso ai consumatori
Sempre all’interno del suo avviso, Conad specifica quali sono le procedure che i consumatori che hanno acquistato il lotto interessato di Grana Padano DOP grattugiato fresco devono seguire.
“I consumatori in possesso delle confezioni sopra indicate sono pregati di non consumare il formaggio e di restituirlo al punto vendita d’acquisto per una sostituzione o un rimborso – si legge – Nonostante la presenza di tali frammenti non costituisca un rischio per la salute e la problematica interessi solo una parte della produzione, invitiamo comunque i clienti che fossero in possesso del prodotto appartenente al medesimo lotto a riportarlo al punto di vendita Conad dove è stato acquistato, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso”. L’avviso si chiude poi con la catena della grande distribuzione che si scusa con i consumatori per il disagio arrecato.
Carrefour richiama i lamponi surgelati
Anche la catena di supermercati Carrefour ha di recente richiamato un suo prodotto. Si tratta di un lotto di lamponi interi surgelati a marchio Carrefour Bio nei quali è possibile la “presenza di Norovirus pericoloso per la salute umana”. Il prodotto è venduto in sacchetti da 400 grammi con il numero di lotto 50616301 e il termine minimo di conservazione (TMC) 03/04/2026. L’azienda produttrice è la Fruits Rouges de l’Aisne, che opera per i supermercati e ha sede in via Rue Jean Bodin 1, a Laon, in Francia (marchio di identificazione 421 437 591 00223).