Tutti gli schieramenti per l’elezione del Presidente della Repubblica

Come si vota il nuovo Capo dello Stato e quanti deputati, senatori e rappresentanti ha ciascun partito

Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Quorum a 673 nei primi tre scrutini, dal quarto in poi maggioranza assoluta a 505: così si vota il Presidente della Repubblica, il 13esimo Capo dello Stato che prenderà il posto al Quirinale che per gli ultimi setteanni è stato di Sergio Mattarella. Al momento, però, nessuno schieramento ha i numeri per riuscire ad eleggere da solo il Presidente.

Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento a destra

Ma qual è la suddivisione dei gruppi parlamentari e degli schieramenti per la votazione? Vediamola nel dettaglio:

Considerando che da prassi il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati (Fi-Udc), non dovrebbe votare. Il totale del centrodestra diventa quindi: 451.

Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento a sinistra

Stesso discorso per il presidente della Camera, Roberto Fico (M5S), che anche non dovrebbe votare. Il totale centrosinistra diventa quindi: 407.

Elezioni Quirinale, i numeri dello schieramento di centro

Il totale dell’area di Centro è dunque: 57.

Elezioni Quirinale, i numeri degli altri e dei senatori a vita

Infine ci sono i sei senatori a vita. Si tratta di Giorgio Napolitano, Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia e Liliana Segre.

Elezioni Quirinale, i possibili candidati

Ecco i possibili candidati a diventare il prossimo Presidente della Repubblica:

Per questo momento cruciale della vita politico-istituzionale del Paese, è la Camera dei deputati a svolgere il ruolo di “padrone di casa”: sia le votazioni sia il giuramento del presidente della Repubblica si tengono infatti a Montecitorio. Ora il problema è capire come risolvere tutte le problematiche legate all’afflusso contemporaneo a Montecitorio dei 1.009 grandi elettori (deputati, senatori e rappresentanti delle Regioni) e delle centinaia di giornalisti che si saranno accreditati all’evento.

L’orientamento è di assumere le decisioni valutando la situazione epidemiololgica a ridosso dell’inizio delle votazioni, in modo da poter optare per soluzioni più o meno restrittive. L’unica cosa già decisa è lo stop a convegni ed iniziative con la presenza di pubblico esterno disposto dai Questori da metà gennaio a metà febbraio, in modo da ridurre al minimo le presenze nel Palazzo. Resta, quindi fermo, l’obbligo del Green Pass e di indossare sempre la mascherina. Per l’elezione del Capo dello Stato il Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali, che si riunisce a Montecitorio ed è presieduto dal presidente della Camera con il proprio ufficio di presidenza, funziona come seggio elettorale. Può essere però che solo un minimo di elettori stia nell’Emiciclo per seguire lo spoglio in diretta.

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