Può definirsi ora completa la classifica dei redditi dei parlamentari, con deputati e senatori che hanno presentato le loro dichiarazioni al Fisco per il 2023 rendendo noti i guadagni nell’anno. Se possono sorridere alcuni leader di partito, altri invece guardano con invidia i propri colleghi, con redditi di molto inferiori. È il caso di Renzi, paperone tra i senatori, e l’ex premier Giuseppe Conte, col leader del Movimento 5 Stelle che tra le guide dei partiti è quello che se la passa peggio.
L’ex premier Conte è il più “povero”
Per avere un quadro completo dei redditi dei parlamentari mancava solo il suo, quello di Giuseppe Conte che ha tardato a presentare la dichiarazione che ha poi permesso di stilare la particolare classifica che, di anno in anno, permette di fare i conti in tasca ai politici nostrani. E alla vigilia, a poche ore dall’arrivo del Natale, il leader dei pentastellati ha presentato la sua, con cifre di molto al di sotto rispetto a tanti altri colleghi.
Contro ogni aspettativa, infatti, l’ex premier ha presentato una dichiarazione nettamente minore rispetto al quella del 2022, nella quale risultavano redditi per 34mila euro. Nel 2023, invece, il leader del Movimento 5 Stelle ha dichiarato un lordo di 24.359 euro.
Secondo il documento svelato da Open, Conte che è stato proclamato eletto in Parlamento il 13 ottobre 2022, ha dichiarato appena due mesi e mezzo di stipendio da parlamentare e nei mesi precedenti, invece, non avrebbe percepito un euro dal Movimento. Ma non è escluso che gli siano stati versati dei rimborsi spese per la sua attività politica che tuttavia come tali non devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi.
Ma Conte può sorridere, perché tra deduzioni e detrazioni nel 2022 ha pagato solo 1.776 euro di tasse, pari a una pressione fiscale del 7,2%.
I redditi del governo Meloni
E come se la passano invece nel governo Meloni? L’esecutivo può contare di certo su guadagni importanti e interessanti, ma quello che guadagna di più è un ministro e non la premier.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto, infatti, è il paperone della situazione, con guadagni per 900mila euro, poco meno dell’anno precedente che aveva chiuso con 935mila euro. Cala di appena 2mila euro, invece, il reddito del ministro del Turismo Daniela Santanchè che passa dai 300.763 euro del 2022 ai 298.638 euro del 2023.
Ad approfittarne così è proprio la premier Giorgia Meloni che ha dichiarato 293.531 euro. Presidente del Consiglio che, tra l’altro, si trova di poco davanti a Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, che nella dichiarazione dei redditi 2023 ha inserito come cifra totale 289.020 euro.
Per quanto riguarda il ministro della Salute Orazio Schillaci, invece, l’ultima dichiarazione dei redditi depositata segna 227.345 euro. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato invece 174.630 euro. Fanalino di coda Matteo Salvini, leader della Lega nonché vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, con redditi per 99.699 euro.
I redditi dei parlamentari
Non è finita di certo qui, perché la classifica dei redditi prende in considerazione tutti i parlamentari. E il più ricco, soprattutto al Senato, è il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che ha guadagnato 3 milioni e 217mila euro. Un bel balzo in avanti, di circa 600mila euro in più del 2022, che gli ha permesso di superare il primo classificato dell’anno scorso Renzo Piano, oggi fermo a 2 milioni e 901 mila euro.
Sopra il milione di euro è andato Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, con 1 milione e 112 mila euro dichiarati, mentre tra i leader di partito la segretaria del Pd, Elly Schlein, quest’anno ha dichiarato 94.725 euro.
Di seguito alcuni dei politici che hanno dichiarato di più nel 2023:
- Matteo Renzi, Italia Viva, 3.217.000;
- Renzo Piano, senatore a vita, 2.901.000;
- Giulio Tremonti, Forza Italia, 2.594.000;
- Claudio Lotito, Forza Italia, 1.112.000;
- Nicola Fratoianni, Sinistra italiana, 104.212;
- Elly Schlein, Partito Democratico, 94.725;
- Maurizio Lupi, Noi Moderati, 86.913;
- Carlo Calenda, Azione, 85.292.