Meloni annuncia il piano per pensioni e lavoro: tutte le promesse

La premier Meloni ha incontrato le parti sociali e dal vertice sono emersi importanti temi da affrontare subito su lavoro, fisco e pensioni

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Maurizio Perriello

Giornalista politico-economico

Giornalista e divulgatore esperto di geopolitica, guerra e tematiche ambientali. Collabora con testate nazionali e realtà accademiche.

Durante l’incontro con le parti sociali, la premier Giorgia Meloni ha esposto le sue idee per il futuro del mondo del lavoro e delle pensioni. Le parole chiave del vertice con i sindacati sono state lealtà e collaborazione. E a Cgil, Cisl e Uil la presidente del Consiglio ha chiesto di inviare i documenti con le proposte.

Tuttavia per cambiare lo status quo saranno necessari altri fondi e il Governo, ha sottolineato, lavora “a saldi invariati”. Per questo bisognerà capire anche “da dove verranno prese le risorse“.

Pensioni: verso Quota 41, ma sarà necessaria una vera riforma previdenziale

Sulle pensioni l’ipotesi più gettonata rimane quella di Quota 41 con una soglia di età di 61 o 62 anni, ed essere quindi una Quota 102 rivisitata o una Quota 103. Tuttavia i sindacati hanno chiarito alla premier che la misura non basterà, e sarà necessario il prossimo anno pensare a un intervento globale e a una vera e propria riforma previdenziale.

D’altronde le pensioni attuali, come è emerso dall’ultimo Rapporto Inps, e come ha ammesso la stessa Meloni, sono “basse” e quelle future “rischiano di essere inesistenti“. Il ministro dell’Economia e della Finanza Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che prevede dal 1° gennaio 2023 un adeguamento delle pensioni con un aumento pari al 7,3%.

La decisione è stata presa guardando gli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat lo scorso 3 novembre. La spesa assorbirà risorse per oltre 50 miliardi di euro, ha dichiarato lo stesso numero uno del Tesoro.

Cuneo fiscale e lotta all’evasione: le richieste dei sindacati a Giorgia Meloni

Tra gli altri nodi di cui ha discusso il Governo con le parti sociali c’è il tema del Fisco. I sindacati dicono no alla flat tax, chiedendo invece una riforma che preveda un taglio del cuneo fiscale, con un aumento del netto in busta paga, e una lotta seria contro l’evasione.

Sul tavolo anche l’aumento della decontribuzione al 2% prevista alla fino alla fine dell’anno dal Governo Draghi e la detestazione delle tredicesime, in modo da dare ristoro ai dipendenti e ai pensioni. Chiesta dai sindacati anche la detassazione degli aumenti contrattuali.

Pensioni, lavoro e crisi: le ricette che Giorgia Meloni ha proposto ai sindacati

Di seguito gli argomenti e le promesse che Giorgia Meloni e il resto del Consiglio dei Ministri hanno fatto ai sindacati durante l’incontro con le parti sociali.

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