Pensioni, quattordicesima e Ape social: cosa prevede la riforma Catalfo

Dalla proroga di Opzione Donna e Ape social fino all'estensione della quattordicesima: la ministra Catalfo a lavoro su riforma pensioni

Federica Petrucci

Editor esperta di economia e attualità

Laureata in Scienze Politiche presso l'Università di Palermo e Consulente del Lavoro abilitato.

È tempo di riforme, ce lo chiede l’Europa e ne è anche consapevole l’Esecutivo di quanto sia importante intervenire sul sistema previdenziale italiano dopo l’emergenza Coronavirus. Per questo motivo, con l’obiettivo di fronteggiare la crisi e investire nella ripresa, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha dichiarato di voler intervenire sul sistema pensionistico italiano, prorogando ed estendendo molte delle misure già attive (come quattordicesima, Opzione Donna e Ape social).

Riforma pensioni: a lavoro per sostituire Quota 100

Che Quota 100 non verrà prorogata pare ormai essere certo. Il Governo, difatti, è a lavoro per sostituirla. Alla riforma delle pensioni l’Esecutivo sta già lavorando e, dopo aver riaperto il confronto con le associazioni sindacali, è deciso ad agire su più fronti.

Prima di tutto, stando a quanto riportato da AdnKronos, la Ministra Catalfo avrebbe comunicato ai sindacati di voler intervenire con una legge delega che entrerà in vigore già a partire da gennaio 2022. Un anno di tempo, quindi, per lavorare e intervenire sul sistema pensionistico italiano, non escludendo comunque interventi di riforma che potrebbero già trovare posto nella prossima Legge di Bilancio.

Addio Quota 100, Governo verso proroga Ape social e Opzione Donna

Tra i provvedimenti che potrebbero essere approvati già nella prossima Legge di Bilancio c’è la proroga di Opzione Donne e Ape social. Uno degli argomenti al centro del tavolo delle trattative è proprio quello relativo all’età pensionabile.

Con l’addio a Quota 100, dunque, altre forme di pensionamento anticipato potrebbero essere confermate e rafforzate, proprio per riconoscere ai lavoratori in difficoltà e/o appartenenti a determinati categorie un’uscita dal lavoro agevolata e in grado di tutelare la loro posizione retributiva e contributiva.

Ampliamento della quattordicesima nella prossima finanziaria

Una delle richieste avanzate dai sindacati riguarda l’ampliamento della quattordicesima. Ad oggi la stessa viene riconosciuta ai pensionati che hanno compiuto 64 anni di età e con un reddito complessivo pari ad una somma non superiore al doppio del trattamento minimo spettante (e quindi poco più di 1.000 euro).

I sindacati hanno espresso la richiesta di aumentare i limiti reddituali per l’assegnazione della quattordicesima mensilità, estendendo tale beneficio a tutti coloro che percepiscono un’assegno pensionistico non superiore ai 1.200 euro. Questa proposta mira a garantire un sostegno economico più ampio ai pensionati con redditi più bassi, consentendo loro di far fronte alle crescenti spese quotidiane.
Secondo quanto riportato da AdnKronos, il Governo sembrerebbe orientato a intraprendere questa direzione. L’estensione della quattordicesima mensilità, insieme alla proroga di Opzione Donna e dell’Ape social, potrebbe essere anticipata rispetto ai piani precedenti, con l’introduzione già nella prossima legge finanziaria.
Tale prospettiva rappresenterebbe una risposta concreta alle esigenze dei pensionati con redditi modesti, offrendo loro un ulteriore supporto finanziario e contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita. È importante considerare, però, l’impatto finanziario di tali misure e valutare attentamente le modalità di finanziamento per garantire la sostenibilità delle stesse nel lungo periodo.
L’estensione dei benefici pensionistici, infatti, potrebbe rappresentare un passo significativo verso la creazione di un sistema previdenziale più equo e inclusivo, in grado di fornire adeguati livelli di protezione sociale a tutti i cittadini anziani. Tuttavia, è essenziale che tali misure siano progettate e implementate con cura per garantire una distribuzione equa delle risorse e per evitare eventuali distorsioni o abusi.

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