Pensioni di marzo, assegno più alto e pagamento ancora in anticipo: le date

Anche per il mese di marzo le pensioni vengono pagate prima: ecco il calendario definitivo di Poste. E l'assegno sarà più alto, ecco perché

Miriam Carraretto

Giornalista politico-economica

Esperienza ventennale come caporedattrice e giornalista, sia carta che web. Specializzata in politica, economia, società, green e scenari internazionali.

Potrebbe essere l’ultimo mese, perché quasi sicuramente da aprile non sarà prorogato lo stato di emergenza. Ma ancora per marzo vengono pagate in anticipo le pensioni. Prosegue infatti l’impegno di Poste Italiane nell’assicurare l’erogazione dei propri servizi nel rispetto delle disposizioni Covid, a tutela dei pensionati e dei dipendenti.

Le date del pagamento delle pensioni di marzo

Le pensioni del mese di marzo per i pensionati titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution saranno erogate in anticipo a partire dal 23 febbraio e fino all’1 marzo.

Come sempre, per chi ritira direttamente in Posta la pensione, anche per questo mese il pagamento viene scaglionato a seconda dell’iniziale del proprio cognome. Ecco il calendario ufficiale comunicato da Poste:

Per gli uffici postali aperti 6 giorni:

Per gli uffici postali aperti 5 giorni:

Per gli uffici postali aperti 4 giorni:

Per gli uffici postali aperti 3 giorni:

Per gli uffici postali aperti 2 giorni:

dalla A alla K 23 febbraio
dalla L alla Z 24 febbraio.

Per gli uffici postali aperti 1 giorno:

il pagamento è effettuato a tutte le lettere nella stessa giornata del 23 febbraio.

Perché le pensioni di marzo saranno più alte

La pensione di marzo è particolarmente attesa dagli italiani perché sarà più pesante: scatta infatti l’aumento dell’importo dell’assegno pensionistico.

L’aumento delle pensioni da marzo 2022 è legato a due importanti novità: l’applicazione da parte dell’INPS delle nuove aliquote IRPEF e detrazioni previste dall’ultima Legge di Bilancio 2022, e la rivalutazione delle pensioni.

In Posta con green pass e delega

Ricordiamo che attualmente, è necessario essere in possesso del green pass base per accedere agli uffici postali anche per il ritiro della pensione. Il green pass base, come tutti sapranno, viene rilasciato a coloro che hanno completato il ciclo vaccinale, sono guariti dalla malattia o hanno ottenuto un risultato negativo al tampone. Questa misura, introdotta al fine di contenere la diffusione del COVID-19 e garantire la sicurezza dei clienti e del personale, implica che coloro che intendono recarsi all’ufficio postale per svolgere operazioni come il ritiro della pensione devono essere in regola con i requisiti del green pass.

Ricordiamo anche che esiste una convenzione stipulata tra Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri in base alla quale i pensionati di tutto il paese di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali e che riscuotono normalmente la pensione in contanti, potranno richiedere, delegando al ritiro i Carabinieri, la consegna della stessa pensione a domicilio per tutta la durata dell’emergenza sanitaria, evitando così di doversi recare negli Uffici postali.

La lista degli Uffici Postali abilitati al pagamento delle pensioni e relative informazioni sulle giornate di apertura sono disponibili anche sul sito aziendale di Poste.it e al numero verde 800.00.33.22.

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