Reddito di Cittadinanza e NASpI sono cumulabili?

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Pubblicato: 13 Novembre 2020 10:57Aggiornato: 16 aprile 2024 11:01

Alessandro Speziali

Esperto di Economia

Dopo la laurea triennale in Economia e Gestione Aziendale, durante gli studi magistrali vola all'Università della California dove ha modo di studiare la finanza da un punto di vista internazionale.

Sia il Reddito di Cittadinanza che la NASpI sono assimilabili a quelle forme di sostegno economico prevista dallo stato italiano a favore di disoccupati e cittadini in forte stato di indigenza economica. Lo scopo per il quale sono state create è dunque lo stesso. Proprio per questo sorge naturalmente la questione della compatibilità, confermata di fatto fino al 2021. Per capire il perché partiamo dalle differenze insite in queste due forme di sussidio economico. Il Reddito di Cittadinanza, introdotto ufficialmente dal D.Lgs. n.4/2019, viene fornito essenzialmente a chi si trova senza lavoro o in difficoltà economica e va a integrare il reddito dell’intero nucleo famigliare di chi ne fa richiesta.

La NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego), detta anche indennità di disoccupazione, è invece il principale ammortizzatore sociale introdotto dal D.Lgs. 22/2015, universalmente conosciuto come Jobs Act, ed è rivolto a tutti i lavoratori dipendenti o assimilati che hanno perso il lavoro non per loro scelta. I decreti usciti nel corso di quest’anno durante l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 hanno sancito l’effettiva cumulabilità NASpI- Reddito di Cittadinanza, a patto che l’importo della prima venga sottratto al secondo.

NASpI: requisiti, domanda ed erogazione

La NASpI può essere richiesta dai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perso involontariamente il lavoro, compresi:

Sono esclusi:

Prerequisiti di stato di disoccupazione

Lo stato di disoccupazione deve essere involontario. Sono dunque esclusi i lavoratori il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale a eccezione di:

Requisiti contributivi per accedere alla NASpI

Per poter avere accesso alla NASpI è necessario aver versato contributi contro la disoccupazione per almeno 13 settimane nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. È contribuzione utile anche quella dovuta, ma non versata, e sono valide tutte le settimane retribuite, purché remunerate nel rispetto dei minimali settimanali. La disposizione relativa alle retribuzioni di riferimento non si applica ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, agli operai agricoli e agli apprendisti.

I contributi utili sono:

Non sono considerati utili i periodi coperti da contribuzione figurativa relativa a:

Reddito di Cittadinanza: requisiti, domanda ed erogazione

Il Reddito di Cittadinanza è invece rivolto a tutti i cittadini italiani, europei o extracomunitari (con permesso di lungo soggiorno e residenti in Italia da almeno 10 anni) che rispettano i seguenti requisiti:

I cittadini che ne fanno richiesta online tramite MyINPS o presso tutti gli uffici postali e i CAF, esattamente come per la NASpI, dovranno contemporaneamente presentare la DID al centro per l’impiego più vicino, firmare il Patto per il Lavoro ed essere iscritti all’ANPAL. Gli aventi diritto riceveranno una carta prepagata sulla quale viene accreditato l’importo spettante, calcolato in base alla scala di valutazione brevemente esposta sopra, per un massimo 18 mesi.

La carta consente di prelevare entro un limite mensile che varia a seconda del numero di componenti il nucleo familiare, effettuare bonifici mensili per pagare l’affitto o la rata del mutuo, pagare tutte le utenze domestiche e acquistare ogni genere di beni di consumo e servizi escluse alcune specifiche categorie (imbarcazioni, armi, pornografia, gioielli, pellicce, opere d’arte, servizi finanziari, di money transfer o assicurativi, portuali, prodotti o servizi presso club privati).

La compatibilità tra Reddito di Cittadinanza e NASpI

Indennità di disoccupazione NASpI e Reddito di Cittadinanza sono dunque cumulabili, vediamo adesso in che modo. Entro 30 giorni dalla domanda NASpI si può richiedere il Reddito di Cittadinanza compilando e inviando il modulo Rdc Com Ridotto. Mentre se, al contrario, già si riceve il Reddito di Cittadinanza e si fa richiesta della NASpI, occorre il modulo Rdc Com Esteso.

Essendo la NASpI una fonte di reddito, le due misure andranno automaticamente a compensarsi, in quanto l’importo NASpI provocherà una fisiologica riduzione dell’importo spettante come Reddito di Cittadinanza in quanto reddito familiare, e di conseguenza il complessivo valore del proprio ISEE, andrà invece ad aumentare.

Il Reddito di Cittadinanza, una volta pilastro della politica sociale per sostenere le famiglie in difficoltà economica in Italia, non è più in vigore.

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