Trovare lavoro all’estero, i consigli che funzionano davvero

Gli italiani si spostano sempre di più all’estero ma trovare un lavoro che soddisfi non è sempre facile. Ecco alcuni consigli mirati

Pubblicato: 25 Agosto 2018 17:45Aggiornato: 23 aprile 2024 17:24

Claudio Garau

Editor esperto in materie giuridiche

Laureato in Giurisprudenza, con esperienza legale, ora redattore web per giornali online. Ha una passione per la scrittura e la tecnologia, con un focus particolare sull'informazione giuridica.

Quando si matura la scelta di andarsene dall’Italia per cercare fortuna all’estero non si trova sempre la strada spianata. Come trovare occupazione in un paese straniero? Ebbene, le problematiche iniziali possono essere numerose, con molte di queste legate all’adattamento iniziale.

Per comprendere come cercare lavoro in Europa bisogna sempre tenere in considerazione diversi aspetti, che distinguono il mercato del lavoro italiano da quello di altri paesi. Inoltre, per chi andrà ad arricchire la già popolata categoria degli expat, sarà necessario muoversi in un contesto culturale differente, vivendo in realtà con lingua, abitudini, orari e regole difformi da quelle del nostro paese.

Tuttavia, la carta del lavoro all’estero non va affatto sottovalutata. Anzi trovarsi in un paese straniero dell’Unione Europea – e con un’occupazione stabile – potrebbe rivelarsi una grande svolta professionale, sempre a patto di avere forti motivazioni personali.

Vediamo allora come compiere i primi passi in questa direzione e come trovare lavoro all’estero.

Come analizzare il mercato del lavoro all’estero

Cercare lavoro lontano dalla propria patria, può sembrare – se si ha la giusta ambizione – un’attività tutto sommato semplice. Internet infatti aiuta a mettere in contatto persone di tutto il mondo. Vero è però che non sempre si tratta di un’attività agevole, soprattutto se si aspira ad occupare posti a cui tutti ambiscono.

Il primo passo da fare per trovare lavoro all’estero è studiare con molta attenzione il mercato del settore in cui vorreste lavorare, e scoprire in quali Paesi è maggiormente richiesto il vostro profilo. Pertanto il paese non andrà scelto in base alle proprie preferenze – o almeno non principalmente in base a questo – ma in base alle effettive opportunità che esso offre a chi, ad esempio, è ingegnere oppure biologo.

In seconda battuta, l’analisi dovrà focalizzarsi sulle informazioni maggiormente prese in considerazione sui CV (esperienze, formazione, lingua inglese) e sui metodi con cui effettuare le selezioni. Pertanto, prima di cercare lavoro all’estero e nella UE, sarà essenziale capire come farlo al meglio – valutando se davvero un certo paese è quello adatto alla tua candidatura. Vedremo tra poco quali strumenti utilizzare per fare una proficua ricerca di lavoro all’estero e in Europa.

Conoscere bene le lingue

Per lavorare all’estero, non bastano solo il nostro titolo di studio ed esperienze lavorative pregresse. Infatti, di primaria importanza risulta la conoscenza della lingua del paese, in cui ci si vuole trasferire, e dell’inglese.

Anzi, conviene migliorare il prima possibile la nostra ‘english proficiency’, seguendo corsi di aggiornamento, facendo letture e svolgendo un training intensivo nei mesi che anticipano la partenza. Anche un periodo di studi universitari all’estero, grazie all’Erasmus+, potrebbe rivelarsi molto utile per aumentare le chance di impiego in terra straniera e in un paese dell’Unione Europea.

D’altro lato, la lingua inglese è la lingua internazionale per antonomasia e, conseguentemente, la conoscenza di essa potrebbe esularci dal conoscere perfettamente la lingua locale (anche se saperla sarebbe una cosa assai gradita specialmente per fare amicizia e conoscere nuove persone al di fuori dell’ambiente di lavoro).

Scrivere curriculum in inglese

Per candidarsi alle offerte di lavoro individuate tra le aziende in cerca di candidati, occorre scrivere un CV in inglese e una lettera di presentazione in inglese, da allegare alle candidature.

Inoltre, per trovare lavoro all’estero non di rado le aziende straniere chiedono di redigere il CV anche nella lingua locale. Ciò specialmente dove l’inglese non è la lingua principale (ad es. Portogallo) o dove è richiesto di comunicare con i colleghi anche nella lingua del posto (e non soltanto nel convenzionale inglese).

Da non dimenticare, inoltre, l’uniformazione del nostro CV al format più diffuso del paese di destinazione. Se non siete in grado di elaborare il curriculum in inglese, lo si può inserire nei portali delle agenzie per trovare lavoro all’estero, come Eurojobs o Manpower. Però è preferibile avere quest’abilità, per partire con il piede giusto nella ricerca di un lavoro all’estero. Inoltre, sarà opportuno scrivere una dettagliata lettera di presentazione, diversa in base alla posizione per cui ci si candida.

Lavorare in Europa, come iniziare

Come muoversi per trovare lavoro all’estero? Quali strumenti utilizzare per farsi trovare dalle aziende e aumentare le chance di inserimento professionale in terra straniera? Di seguito ti daremo tre ‘dritte’ essenziali per trovare occupazione in Europa o comunque a livello internazionale.

Studiare il mercato di riferimento

Come sopra accennato, per individuare in quali paesi il nostro profilo sia più spendibile e richiesto è importante fare una panoramica. Se la destinazione è già stabilita, cerchiamo di conoscere le tendenze di reclutamento dei selezionatori locali, cercando di capire quali dati e doti vengono considerate come più rilevanti sul CV e quali sono gli iter di selezione più utilizzati.

Andrebbero anche considerati i report (ad es. quelli della FMI), che analizzano l’andamento dell’economia del paese e le opportunità di lavoro nei settori di proprio interesse. Senza dimenticare di dare un’occhiata alle leggi locali, in tema di diritti dei lavoratori, contratti, sicurezza e salute. Potrebbero esserti di estremo aiuto nella ricerca di lavoro all’estero.

Inoltre, le comunità online, i social, i gruppi e i forum di espatriati potrebbero rivelarsi dei luoghi utili ad avere consigli da persone, che hanno esperienza diretta del mercato del lavoro di un certo paese europeo o extraeuropeo.

Cercare offerte attraverso il web

Farai bene a selezionare previamente le aziende in cerca di personale e le opportunità di lavoro attive sui siti ufficiali delle aziende. Ma sarà opportuno anche utilizzare l’area “Cerco lavoro estero” di portali specializzati, siti di agenzie per il lavoro e sezioni ad hoc sui siti degli atenei stranieri.

Considera dunque i maggiori siti web per la ricerca di lavoro, come LinkedIn, Indeed, Glassdoor, Monster, ma altresì piattaforme locali e specifiche del paese in oggetto. Al contempo sarà opportuno leggere le statistiche ufficiali sul mercato del lavoro del paese, in cui andare a vedere quali sono i tassi di disoccupazione, tassi di occupazione, le aree in crescita e quelle con mercato saturo.

Attingere alla rete di contatti personali

Gli ex colleghi e i professionisti con cui siamo venuti a contatto nel corso di precedenti esperienze formative e professionali, in azienda o anche all’università, potrebbe costituire un importante database di conoscenze utili, al quale attingere per conoscere offerte in linea con il proprio profilo.

Ad es. il contatto di qualcuno di nostra conoscenza, che lavora per una multinazionale, potrebbe essere il mezzo opportuno per tentare la candidatura e, in caso di firma del contratto, andare a lavorare stabilmente all’estero.

Siti da consultare per trovare lavoro all’estero

A seguire una lista dei siti maggiormente affidabili che offrono lavoro stabile all’estero, o che permettono di consultare offerte:

Come fare le prime esperienze in Europa

Se si ha meno di 30 anni e si vuole provare la prima esperienza, consigliamo di cercare tra le offerte di lavoro che offrono esperienze come stage o lavori stagionali. Ciò permetterà di avere un primo contatto con un certo paese straniero e consentirà di capire se l’ambiente locale è davvero compatibile con il proprio modo di essere.

Le cd. vacanze lavoro all’estero sono un metodo adatto e interessante per sondare il terreno ed, inoltre, riportare nel curriculum un’esperienza fuori Italia sarà cosa assai gradita ai datori di lavoro locali.

Per consultare l’elenco dei lavori stagionali all’estero, si possono consultare questi siti:

I migliori paesi dove andare a lavorare in Europa

In Europa il primo Paese che normalmente viene in mente per andare a lavorare e studiare all’estero era, fino a ieri, la Gran Bretagna. Ma ora il tetto minimo pari a 38.700 sterline annue, ai fini della concessione del visto, rende assai problematico l’approdo lavorativo in UK.

Meglio forse guardare altrove. E se va bene (quasi) qualunque paese estero, per trovare lavoro in Europa è preferibile esaminare le occasioni che si trovano in paesi come l’Irlanda, la Germania, l’Olanda e tutti gli altri Paesi del Nord Europa. Qui generalmente le retribuzioni sono piuttosto buone e parametrate al costo della vita.

Guardano all’est Europa sono buone anche le possibilità offerte da Polonia e Romania. Ma la guerra tra Russia ed Ucraina potrebbe spingere i più a considerare altre destinazioni.

Quali sono i lavori più richiesti in Europa?

Vediamo ora quali sono i settori che offrono le offerte lavorative più interessanti in Europa:

I migliori paesi dove lavorare nel resto del mondo

Concludiamo la nostra guida sul come e dove cercare lavoro all’estero, dando un’occhiata al resto del mondo. Ebbene, è possibile inserire – tra le mete dove trovare agevolmente un lavoro anche qualificato – diversi Paesi del Sud Est asiatico, come Cina, Singapore, Hong Kong e Malaysia.

Mentre tra le mete maggiormente ambite, anche per una questione di lingua parlata, vi sono Australia, Stati Uniti d’America e Canada. Da segnalare, per le offerte lavorative proposte, le esperienze a Dubai negli Emirati Arabi Uniti, dove il lavoro è ben pagato e le temperature sono estive durante tutto l’anno.

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