Il mondo dello streaming è in costante evoluzione. Lo dimostra il fatto che siano state lanciate numerose piattaforme nel corso degli ultimi anni. Ciò ha generato un’offerta spezzatino, aumentando la spesa media annua dei consumatori.
Al tempo stesso, però, è aumentata anche la pratica della pirateria. Al netto di chi ha sempre “scaricato” illegalmente senza troppe remore e continuerà a farlo (fino all’arrivo di una multa salata), un’ampia fetta della popolazione aveva ben accolto l’idea di avere numerosi contenuti, nuovi e non, a un costo fisso contenuto mensile.
La situazione è ampiamente mutata e oggi la media abbonamento è aumentata, i siti sono svariati e in più è stata aggiunta la pubblicità. La soluzione? C’è chi ipotizza un sistema aggregativo, con più piattaforme sotto la stessa quota d’abbonamento (in stile via cavo americana). Intanto Netflix valuta una proposta innovativa: un piano gratuito.
Netflix gratis
Per quanto possa sembrare in netta antitesi rispetto agli aumenti concretizzati negli ultimi anni, Netflix sta valutando l’idea di un piano d’abbonamento gratuito. Un’indiscrezione lanciata da Bloomberg, che spiega di fatto quello che è il progetto del colosso.
Agli inizi dell’era dello streaming (era il 2007), Netflix era assoluta pioniera. Un sistema che parlava ai giovani e non solo. Un prodotto innovativo che prometteva di cambiare il mondo dell’intrattenimento e in parte lo ha fatto. Alcune dinamiche, però, sono dure a morire e così il passo verso il sistema televisivo è stato evidente.
Dalla qualità di certe produzioni al costo dei vari abbonamenti, fino all’approdo della pubblicità, come tassa da pagare per una tariffazione inferiore. E se gli spot fossero in netto aumento? Ciò garantirebbe delle entrate economiche bastevoli (forse) a supportare un sistema di abbonamento gratuito per gli utenti?
Netflix ci sta pensando seriamente, considerando vari punti a favore:
- aumento del numero di abbonati;
- fidelizzazione degli utenti attraverso una soluzione innovativa;
- aumento degli introiti derivanti dalle pubblicità.
La grande svolta, però, sarebbe data dal fatto che si andrebbe a cancellare una pratica molto dannosa per il colosso. A seconda dei periodi, e dunque delle proposte in catalogo, si registra un gran numero di cancellazioni. In tanti infatti decidono quali abbonamenti tenere di mese in mese, sulla base degli annunci.
Con questa soluzione si andrebbe a generare una rete cuscinetto in grado di mantenere elevato il numero di iscritti, continuando a guadagnare tramite le pubblicità. Detto ciò, cosa spingerebbe gli utenti a fare un passo indietro e tornare a pagare una quota, anche se minima con minori spot? Il fatto che l’abbonamento gratuito sarà probabilmente monco. Non è ancora chiaro in che misura, ma è facile pensare come le ultime uscite si facciano attendere maggiormente prima di apparire nella lista “a costo zero”.
Testo abbonamento gratuito
L’indiscrezione di Bloomberg ha come fonte alcuni soggetti interni a Netflix. Soggetti anonimi, ovviamente, che sottolineano come la sperimentazione sia dietro l’angolo. Non una prima volta assoluta, considerando quanto avvenuto nel 2021 in Kenya. Stavolta, però, ci sarà uno step successivo, con una dimensione ben maggiore. Questo esperimento dovrebbe infatti riguardare Europa e Asia.
Tutto lascia ben sperare, considerando come il costo ridotto di 5,49 euro mensili abbia portato circa 40 milioni di iscritti nell’arco di un anno. Tutto ciò però non basterebbe a rassicurare gli inserzionisti, a fronte degli sforzi profusi. Ci sarebbe un generale malumore connesso al numero di “impressioni” sugli spot. Non sarebbe bastevole e, dunque, ecco l’idea di un account gratuito che aprirebbe le porte di un pubblico gigantesco. Di fatto sarebbe una piattaforma streaming in chiaro, che garantirebbe un’alternativa a tutti, anche a coloro abituati a scegliere unicamente tra Rai e Mediaset.