Con l’aumento esponenziale dei contagi da Covid, dovuti agli assembramenti sotto le feste e alla capillare diffusione della variante Omicron anche nel nostro Paese, il ministero dell’Università e della Ricerca, in vista della ripresa delle attività degli atenei, sta valutando nuove misure. Ci sono brutte notizie per tutti gli studenti italiani che speravano di poter vivere tutto l’anno accademico 2021/2022 in presenza.
Università, tornano esami e lauree a distanza: cosa ha deciso il Ministero
Con una nota inviata a tutti i rettori, che riguarda gli esami di profitto e le prossime sedute di laurea, il Miur ha sottolineato che rimane valida l’indicazione contenuta nel decreto legge del 6 agosto 2021, che prevede che le attività didattiche e curriculari delle università siano svolte prioritariamente in presenza.
Tuttavia, tenendo conto dell’attuale evoluzione del quadro epidemiologico in Italia, il ministero ha disposto che le università potranno organizzarsi autonomamente con lo svolgimento da remoto delle prove, delle sedute di laurea e degli esami di profitto previsti per la prossima sessione.
Università, tornano esami e lauree a distanza: per quali atenei e quando
Si potrà procedere con la modalità a distanza solo in via eccezionale e solo dove non è possibile garantire lo svolgimento in presenza in sicurezza di tutte le attività. Dovrà comunque essere garantito il rispetto delle esigenze formative degli studenti con disabilità e con disturbi dell’apprendimento.
Per attivare esami, lauree ed eventuali corsi da remoto per la sessione di gennaio e di febbraio 2022, le università dovranno utilizzare gli strumenti e le tecnologie già usati durante gli altri picchi di casi di Covid. Questi prevedono l’identificazione del candidato, che deve essere effettuata attraverso le procedure indicate dai singoli atenei. E che, dunque, possono variare a seconda dei casi particolari.
Università, tornano esami e lauree a distanza: quali sono le procedure
In genere lo studente deve farsi identificare dalla segreteria dell’ateneo, anche in forma telematica. Una volta validata la propria identità, dovrà fare altrettanto con i singoli docenti prima dello svolgimento di ogni prova.
Gli esami devono rispettare i requisiti di qualità e di equità, compresa la corretta verbalizzazione del voto finale. I test potranno essere svolti solo attraverso piattaforme certificate e convenzionate e lo studente dovrà conformarsi alle richieste della autorità accademiche, compreso l’eventuale regola di tenere accesi telecamera e microfono per tutta la durata della prova.
Università, obbligo vaccinale anche per i lavoratori degli at
Nella nota inviata alle università, il Ministero ha ricordato anche una decisione presa dal Governo guidato da Mario Draghi durante l’ultimo Consiglio dei ministri, quello del 5 gennaio 2022, al termine del quale è stato firmato il nuovo decreto Covid con le disposizioni sull’obbligo vaccinale per le persone sopra i 50 anni d’età.
L’obbligo di sottoporsi al vaccino è stato esteso dall’Esecutivo anche al personale universitario, delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, che è stato così equiparato a quello scolastico. La misura si applica senza limiti di età a tutto il personale. Inoltre l’Inps ha da poco pubblicato il nuovo bando per le borse di studio universitarie fino a 2mila euro.