Scuola, caos PCTO dopo la morte del giovane Lorenzo: ecco cosa sono

Lo studente diciottenne stava svolgendo un progetto di alternanza scuola/lavoro ed era al suo ultimo giorno di lavoro: ora monta la polemica sugli stage

Pubblicato: 22 Gennaio 2022 19:31

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

Mancava un’ora e mezza al termine del suo turno di lavoro. Per Lorenzo Parelli, ragazzo di appena 18 anni compiuti lo scorso 17 novembre 2021 e brillante studente di meccanica all’Istituto salesiano di Udine, quello di venerdì 21 gennaio avrebbe dovuto essere l’ultimo giorno del suo stage. Lo stava svolgendo nella carpenteria di laminazioni metalliche dello stabilimento Burimec, a Lauzacco, periferia del capoluogo friulano.

Per lui l’ultima giornata di alternanza scuola/lavoro è stata anche l’ultima della sua giovane vita. Lorenzo infatti è morto pochi minuti dopo le ore 14, schiacciato da una putrella di acciaio caduta dall’alto mentre era intento a terminare la realizzazione di alcune strutture metalliche. Il ragazzo è rimasto a terra esanime e vani sono stati i tentativi di rianimarlo eseguiti da parte di alcuni colleghi e poi del personale sanitario giunto sul luogo in elisoccorso.

PCTO, che cosa sono e quando sono stati introdotti

Lorenzo era arrivato dunque al traguardo dello stage che prevedeva 500 ore di lavoro svolto in azienda e 500 ore di presenza a scuola. Questo è lo schema dei cosiddetti PCTO, acronimo di “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”, che nient’altro sono che la versione aggiornata dei classici progetti di alternanza scuola/lavoro, da sempre esistenti nel sistema scolastico italiano.

Questi strumenti dovrebbero servire per collegare i profili in uscita dagli istituti superiori – soprattutto quelli professionali – con gli imprenditori alla ricerca di giovani ragazzi da formare e poi da introdurre in azienda. Introdotti dal secondo governo Berlusconi nel 2003 tramite un decreto dell’allora ministra dell’Istruzione Letizia Moratti, i PCTO sono stati successivamente riformati nel 2015 dalla riforma della “Buona scuola” del governo Renzi. La versione attuale è frutto di un ulteriore restyling avvenuto nel 2018 durante il primo esecutivo presieduto da Giuseppe Conte.

PCTO, come funzionano e come vengono usati

Dopo la tragedia di Udine, sono in molti a chiedere la rimozione di questa tipologia di stage. A partire dai sindacati scolastici (i Cobas Scuola), che tramite diversi attivisti locali sparsi per la penisola fanno sentire la loro voce di protesta: “Nell’Italia dei 3 morti al giorno sul luogo di lavoro, non abbiamo bisogno di altre giovani vite che rischiano di essere spezzate per la mancanza di sicurezza. Con la ripresa economica e l’arrivo della bella stagione saranno sempre di più i cantieri che riaprono da Nord a Sud e non possiamo permetterci di correre ulteriori rischi per i nostri studenti. La situazione va cambiata e i PCTO devono essere aboliti al più presto”.

Una vicenda che arriva proprio a pochi giorni dall’ultima uscita pubblica dell’attuale ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Intervistato solo pochi giorni fa su Rai3 da Fabio Fazio (era ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa”), il titolare del dicastero aveva – forse in maniera involontaria – fornito una recensione piuttosto positiva sui PCTO. Parlando della validità degli esami di maturità in tempo di pandemia, Bianchi aveva spiegato come in sede di interrogazione orale fosse possibile per i ragazzi “raccontare anche le esperienze di alternanza scuola/lavoro che molti nostri studenti stanno sperimentando durante gli ultimi anni di percorso formativo”.

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