Tutti pronti a spostare di nuovo le lancette dell’orologio? Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre infatti ritorna l’ora solare. Le lancette vanno spostate indietro di un’ora, dalle 3.00 alle 2.00, e dunque dormiremo un’ora in più. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend di marzo: torneremo all’ora legale nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo 2023.
Cosa cambia quindi da domenica 30 ottobre? Che la mattina farà chiaro prima, ma la sera farà anche buio prima, andando progressivamente verso dicembre, quando la luce del giorno inizierà a scomparire già attorno alle 5 del pomeriggio.
Mai come in questo momento si discute della possibilità di non cambiare più l’ora e mantenere invece l’ora legale tutto l’anno. Perché? Perché il risparmio energetico sarebbe elevato.
L’idea è stata rilanciata, tra gli altri, anche da Sima, Società italiana di Medicina ambientale. Mentre prende forma il piano del governo per ridurre i consumi, con razionamenti del gas alle imprese e riduzione della durata dei riscaldamenti, la Sima chiede di abbandonare questo “obsoleto passaggio” consentendo a famiglie e imprese risparmi sulle bollette di luce e gas.
Già dal 2018 il Parlamento europeo ha approvato con l‘84% dei voti favorevoli l’abolizione dell’obbligo del cambio di orario due volte l’anno, lasciando di fatto liberi i vari Stati di scegliere se optare per l’ora solare o legale.
I vantaggi dell’ora legale
Il passaggio permanente all’ora legale – spiega il presidente Sima Alessandro Miani – consentirebbe di guadagnare un’ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia stimabili in circa 1 miliardo di euro solo i primi due anni.
Il risparmio energetico derivante dall’adozione permanente dell’ora legale consentirebbe poi di tagliare le emissioni climalteranti per un totale di 200mila tonnellate di CO2 l’anno, con conseguenze positive sulla salute umana oltre che risparmi economici dovuti alla riduzione della combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento.
Quanto si risparmia con l’ora legale
Prima dell’impennata dei prezzi del gas, Terna ha quantificato in 420 milioni di kilowattora l’energia elettrica risparmiata nei 7 mesi del 2022 in cui è in vigore l’ora legale, con un minor consumo di elettricità in 15 anni pari in Italia a 10 miliardi di kilowattora, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale.
Dal 2004 al 2021, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.
Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è stato calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il cliente domestico tipo in tutela era pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità sono equivalenti al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie.
Gli svantaggi dell’ora solare
La volontà di abolire l’ora solare sarebbe secondo gli esperti giustificata anche dalla necessità di evitare una fonte di stress per l’equilibrio psicofisico dei cittadini.
Secondo alcuni sondaggi fatti in Europa, il cambio d’ora causerebbe infatti disagi psicofisici: il passaggio all’ora solare perché prevede un’ora di sonno in più ma anche più ore di buio, con aumento di depressione per tutto il periodo invernale; e il passaggio all’ora legale darebbe sì più ore di luce ma meno ore di sonno.