Blocco Smog, la situazione nelle città italiane

Le città del Nord e la Capitale si trovano nella morsa di smog e particolato: anche per lunedì 5 febbraio scattano misure di emergenza e divieti alla circolazione

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Redazione

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Febbraio registra una serie di divieti, su e giù per lo Stivale, relativi ai blocchi del traffico causa smog. In alcune città le restrizioni alla circolazione dei veicoli sono state prolungate anche oltre il primo weekend del mese (sabato 3 e domenica 4 febbraio). Il punto sulla situazione.

Le misure anti-smog a Roma

A Roma si prosegue con il blocco del traffico voluto dal sindaco Gualtieri, che ha firmato un’ordinanza di stop ai veicoli più inquinanti per le giornate di sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 febbraio nell’area della cosiddetta Ztl Fascia Verde. Una situazione non facile, visto che in contemporanea si sta svolgendo la dura protesta degli agricoltori, che con i loro trattori hanno provato a circondare la Capitale, creando disagi e non poche tensioni anche tra i cittadini.

Nella giornata di lunedì 5 febbraio lo stop alle auto è più contenuto rispetto a quello di domenica:

Sull’intero territorio di Roma, anche per lunedì 5 febbraio, sono in vigore queste disposizioni:

Ma ci sono alcune categorie che possono sempre circolare, in deroga alle disposizione anti-inquinamento fissate. Si tratta di:

Le misure anti-smog nel Lazio

Anche a Frosinone, in conformità al Piano regionale per il risanamento della qualità dell’aria, è stata prorogata la sospensione del traffico. Le limitazioni alla circolazione sono in vigore dal 2 al 5 febbraio, con specifiche fasce orarie:

Il Comune ha anche stabilito, nelle giornate del 25 febbraio e del 10 marzo 2024, il divieto della circolazione dalle ore 8:00 alla 18:00 in alcune zone del centro urbano, come in seguito specificato, al fine di consentire lo svolgimento di iniziative capaci di sensibilizzare e informare la popolazione sull’inquinamento atmosferico”. Le aree interessate sono indicate nell’ordinanza del sindaco.

Le misure anti-smog in Emilia-Romagna

L’allerta smog a Bologna e nella regione Emilia Romagna continua, imponendo l’ampliamento delle misure di emergenza nei Comuni di Pianura e in quelli inclusi nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR).

Questi provvedimenti includono, tra le varie disposizioni, fino al 30 aprile 2024 lo stop alla circolazione nei centri abitati, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18:30, dei:

Le misure emergenziali antismog dell’Emilia Romagna, affiancate da quelle strutturali, presentano variazioni a seconda delle zone, differenziandosi tra i Comuni appartenenti al PAIR (Piano Aria Integrato Regionale) e i Comuni di pianura. Le restrizioni sono più rigide nei Comuni PAIR, che includono quelli con più di 30.000 abitanti, quelli dell’agglomerato urbano bolognese e altri Comuni che hanno aderito volontariamente.

L’elenco dei Comuni PAIR – Piano Aria Integrato Regionale comprende: Argelato (Bo), Bologna, Calderara di Reno (Bo), Carpi (Mo), Casalecchio di Reno (Bo), Castel Maggiore (Bo), Castelfranco Emilia (Mo), Castenaso (Bo), Cento (Fe), Cesena (Fc), Faenza (Ra), Ferrara, Forlì, Formigine (Mo), Granarolo dell’Emilia (Bo), Imola (Bo), Lugo (Ra), Modena, Ozzano dell’Emilia (Bo), Parma, Piacenza, Pianoro (Bo), Ravenna, Reggio Emilia, Riccione (Rn), Rimini, San Lazzaro di Savena (Bo), Sasso Marconi (Bo), Sassuolo (Mo) e Zola Predosa (Bo). A questi si aggiungono Fiorano Modenese (Mo), Maranello (Mo) e Rubiera (Re), che hanno aderito volontariamente.

Le misure emergenziali, aggiuntive a quelle strutturali, per i Comuni di pianura che NON rientrano nel Piano Aria Integrato Regionale (PAIR), sono le seguenti:

Le misure a Milano e in Lombardia

Misure temporanee anche a Milano, che includono la limitazione della circolazione tutti i giorni nella fascia oraria 7:30-19:30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione, nonché per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio.

Secondo i dati di Arpa, nell’ultima settimana il particolato inquinante pm2,5, quello fine, è sempre stato uguale o superiore alla soglia dei 50 microgrammi per metro cubo. Anche per il pm10, più grande, non è andata meglio, e ha superato anche i 100 microgrammi per metro cubo.

A differenza delle misure permanenti, queste limitazioni si applicano anche nei giorni di sabato e domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali, anche se dotati di Filtro Antiparticolato (Fap), e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse.

Le restrizioni non riguardano solo Milano, ma sono estese a tutti i comuni sopra i 30.000 abitanti e a quelli che hanno volontariamente firmato il protocollo.

L’elenco completo delle città coinvolte è disponibile sul sito della regione Lombardia, e include località come Milano, Paderno Dugnano, Rozzano, Cernusco sul Naviglio, Pioltello, Cologno Monzese, Bollate, Cinisello Balsamo, Corsico, Legnano, San Donato Milanese, Rho, Segrate, Sesto San Giovanni, San Giuliano Milanese, Abbiategrasso e Cormano.

Intanto da Europa Verde arriva il monito: “Dopo 10 giorni di seguito di superamento della soglia di allarme dello smog (è l’undicesimo) tutti tacciono” attacca il consigliere comunale di Milano Carlo Monguzzi. “Siamo invece in una situazione di estrema pericolosità per la salute delle persone. Visto che nessuno lo fa chiedo che sia la stampa a informare i cittadini di: non fare attività fisiche all’aperto, evitare se possibile incroci e strade trafficate, se possibile fare percorsi che includano i parchi, e chi ne avesse la possibilità vada al mare o in montagna questo week end. Soprattutto per i più fragili, anziani e bimbi piccoli”.

Le misure anti-smog a Verona

Prosegue a Verona l’allerta rossa per l’inquinamento atmosferico. Dopo sabato 3 e domenica 4, anche per lunedì 5 febbraio sono confermate le misure anti-smog e le limitazioni alla circolazione.

Dalle 8:30 alle 18:30 vige il divieto di circolazione per:

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