Efficienza energetica, il 45% degli edifici certificati nel 2023 rientra nelle classi F e G

A livello regionale, il maggior numero di Ape di classe G e F sono nel Lazio, in Liguria e in Toscana, territori più virtuosi: Valle d'Aosta, Trento e Lombardia

Pubblicato: 19 Settembre 2024 16:46

Matteo Paolini

Giornalista green

Nel 2012 ottiene l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti. Dal 2015 lavora come giornalista freelance occupandosi di tematiche ambientali.

Ad oggi, in Europa, gli edifici determinano il 36% delle emissioni Ghg (gas a effetto serra), confermando il ruolo fondamentale del settore delle costruzioni per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Per questo motivo, ad aprile, l’Unione Europea ha approvato la direttiva “case green”, che punta a ridurre il consumo energetico e le emissioni clima-alteranti di case e palazzi entro il 2035 e arrivare al 2050 alla completa decarbonizzazione edilizia.

In Italia, la corsa verso la riqualificazione energetica degli immobili ha avuto un notevole impulso grazie al Superbonus 110%. Secondo l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance), grazie a questa misura, il 5,8% del patrimonio edilizio nazionale è stato riqualificato. Questo risultato evidenzia l’efficacia delle politiche di incentivazione nell’accelerare il processo di efficientamento energetico.

Riqualificazione ed efficientamento energetico saranno grandi protagonisti della prossima edizione di Saie – La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti, in programma a BolognaFiere dal 9 al 12 ottobre 2024. Durante l’evento, sarà presente l’iniziativa speciale “Piazza Efficientamento Energetico”, volta ad approfondire il tema e scoprire le principali innovazioni in questo campo. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità unica per i professionisti del settore di aggiornarsi sulle ultime tendenze e soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione degli edifici.

Edifici sostenibili e progettazione resiliente: le nuove frontiere dell’architettura

L’edilizia sostenibile rappresenta una sfida cruciale per affrontare le emergenze climatiche e ambientali. Un edificio, per essere definito sostenibile, deve soddisfare requisiti rigorosi: un basso consumo di energia e acqua, un design ispirato ai principi dell’economia circolare, l’utilizzo esclusivo di fonti energetiche rinnovabili e, di conseguenza, una drastica riduzione delle emissioni inquinanti.

Come sottolinea Ilaria Beretta, coordinatrice dell’Alta Scuola per l’Ambiente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, “questa tipologia di strutture è destinata a un ruolo sempre più centrale, considerando che il settore residenziale europeo è responsabile di una quota rilevante, pari al 20%, delle emissioni totali di gas serra”.

Parallelamente, si afferma con forza il concetto di “resilient design“. Questa innovativa modalità progettuale mira a creare edifici più durevoli e capaci di adattarsi alle inevitabili variazioni climatiche. L’impiego di materiali altamente resistenti a eventi estremi, come le inondazioni, e l’installazione di sistemi energetici autonomi, in grado di funzionare anche in caso di interruzioni della rete elettrica, rappresentano soluzioni sempre più diffuse.

Perché l’edilizia sostenibile è fondamentale:

Lo stato dell’efficienza energetica degli edifici in Italia

Una panoramica sulla situazione generale del patrimonio edilizio italiano viene offerta dall’elaborazione dei dati del Siape, il Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica sviluppato da Enea. Questi dati permettono di valutare quanto siano efficienti gli edifici sul territorio nazionale.

Dal 2015, anno in cui è stato attivato il sistema di certificazione, fino ad oggi, sono stati richiesti quasi 6 milioni di certificati Ape (Attestati di Prestazione Energetica), di cui 1,1 milioni solo nel 2023, registrando un incremento del 12% rispetto al 2022. Tuttavia, quasi la metà degli edifici certificati nel 2023 (45%) rientra nelle classi energetiche peggiori (F e G), mentre solo il 16% degli edifici si colloca nelle classi energetiche più efficienti (A1, A2, A3, A4).

La situazione ha mostrato un leggero miglioramento rispetto al 2022: gli edifici appartenenti alle classi A sono aumentati di 4 punti percentuali, mentre quelli nelle classi F e G sono diminuiti di 6 punti percentuali. Il confronto con il 2019, ultimo anno pre-Superbonus, sottolinea l’importante impatto della misura. In questo arco di tempo, le classi A hanno registrato un aumento di 7 punti percentuali, mentre le classi F e G sono scese di 9 punti percentuali.

Questo progresso indica un impegno costante verso una maggiore efficienza energetica, anche se resta ancora molto da fare per migliorare la situazione del parco immobiliare italiano e raggiungere standard più sostenibili.

Distribuzione regionale dell’efficienza energetica degli edifici in Italia

Nel contesto dell’efficienza energetica regionale nel periodo 2015-2023, emergono significative differenze tra le diverse aree del Paese. A livello regionale, il maggior numero di Ape di classe G e F si riscontrano nel Lazio (65%), seguito da Liguria (62%), Toscana (62%), Umbria (61%) e Molise (61%). Queste regioni evidenziano una significativa necessità di interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, dato che una percentuale così elevata di certificati appartiene alle classi energetiche peggiori.

D’altra parte, guardando alla somma delle classi A, i territori più virtuosi risultano essere al Nord: Valle d’Aosta (20%), la provincia autonoma di Trento e Lombardia (entrambe al 15%). Queste regioni dimostrano un impegno notevole nel miglioramento dell’efficienza energetica, con una percentuale significativa di edifici che rientrano nelle classi energetiche più alte.

Questa analisi regionale mette in luce le disparità esistenti nel territorio italiano in termini di efficienza energetica degli edifici. Le regioni del Nord sembrano essere più avanzate in questo ambito, mentre altre regioni, specialmente nel centro e nel sud, necessitano di maggiori interventi per migliorare la situazione. Tali dati possono essere utili per orientare le politiche di incentivazione e supporto, al fine di promuovere una maggiore uniformità e un miglioramento complessivo dell’efficienza energetica a livello nazionale.

Saie sostenibilità: un percorso tematico dedicato all’efficientamento energetico e alla riqualificazione

Efficientamento energetico e riqualificazione, insieme al benessere degli ambienti indoor e alle soluzioni per tutelare la salute, saranno al centro di Saie Sostenibilità. Uno dei quattro percorsi tematici in cui saranno articolate le tante iniziative speciali previste a Saie Bologna 2024. Questo percorso tematico rappresenta un’opportunità unica per esplorare e approfondire le tematiche legate alla sostenibilità nel settore delle costruzioni.

In questo contesto, i visitatori potranno partecipare a molteplici “piazze” di approfondimento, come Piazza Efficientamento Energetico. Questa area espositiva è stata progettata per permettere ai partecipanti di toccare con mano prodotti e servizi per l’efficienza energetica e di confrontarsi su tematiche centrali come la riduzione dei consumi energetici, l’utilizzo di fonti rinnovabili e l’implementazione di tecnologie all’avanguardia per il miglioramento delle prestazioni degli edifici.

Piazza Efficientamento Energetico è stata pensata per creare nuove opportunità di business e facilitare lo scambio di idee, offrendo una piattaforma ideale per dialogare con professionisti, tecnici, progettisti e installatori. Questo spazio rappresenta un punto di incontro fondamentale per chiunque sia interessato a innovare e migliorare l’efficienza energetica nel settore edilizio.

A caratterizzare il percorso Saie Sostenibilità ci saranno anche altre aree tematiche di grande interesse, tra cui:

Ognuna di queste aree offrirà ai visitatori la possibilità di esplorare soluzioni innovative e sostenibili, promuovendo un approccio integrato alla riqualificazione e all’efficienza energetica degli edifici. Saie Sostenibilità si propone quindi come un evento imperdibile per chiunque sia interessato a contribuire alla creazione di un futuro più sostenibile e efficiente nel settore delle costruzioni.

L’efficientamento energetico: una sfida fondamentale per il settore edilizio

“L’efficientamento energetico è una delle sfide fondamentali del settore e più in generale per il nostro futuro”, ha dichiarato Michele Ottomanelli, Direttore tecnico di Saie. Secondo Ottomanelli, i dati Siape dimostrano che la situazione è migliorata negli ultimi anni, soprattutto grazie all’azione di incentivi e bonus. Tuttavia, è necessario proseguire su questa strada e non abbandonare il percorso intrapreso.

Da questo punto di vista, Saie vuole essere il punto di riferimento per il confronto tra le parti, un crocevia di idee e progetti volti a diffondere una vera cultura del costruire e dell’abitare. La fiera offre un’occasione imperdibile per esplorare le nuove tecnologie e i materiali avanzati, promuovendo un approccio innovativo e sostenibile nel settore delle costruzioni.

L’obiettivo di Saie è di favorire la transizione del comparto verso un’edilizia più sostenibile e allineata agli obiettivi europei per il 2050. Per raggiungere questo traguardo, la Piazza Efficientamento Energetico è uno dei punti forti della fiera, dove aziende e professionisti presenteranno le loro soluzioni più all’avanguardia. Questo spazio rappresenta un’opportunità unica per scoprire le ultime innovazioni e confrontarsi con esperti del settore.

Dalla progettazione all’impiantistica, Saie offrirà una visione completa del settore, preparando il terreno per un futuro carbon neutral. La fiera si propone come un evento chiave per chiunque sia interessato a contribuire alla creazione di un ambiente costruito più sostenibile e efficiente, promuovendo un dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti.

Saie si pone come un catalizzatore di idee e soluzioni innovative, guidando il settore edilizio verso un futuro più verde e sostenibile. La partecipazione a questo evento rappresenta un passo fondamentale per chiunque desideri essere parte attiva della transizione verso un’edilizia più efficiente e rispettosa dell’ambiente.

Incentivi 2024 per l’efficienza energetica e idrica delle abitazioni: una panoramica completa

Nel panorama degli incentivi disponibili per migliorare l’efficienza energetica e idrica delle abitazioni in Italia, sono diversi gli strumenti a disposizione dei cittadini, almeno fino alla fine del 2024. Ecco un’analisi dettagliata dei principali incentivi ancora in vigore:

  • Ecobonus è uno degli incentivi principali per la riqualificazione energetica degli edifici esistenti. Consiste in una detrazione fiscale che può variare dal 50 all’85 per cento delle spese sostenute, a seconda del tipo di edificio, della sua localizzazione e della tipologia di intervento. Gli interventi ammissibili includono l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, l’installazione di collettori solari e la sostituzione degli scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore. Questo incentivo rappresenta una risorsa fondamentale per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione
  • Superbonus è un incentivo che offre una detrazione fiscale del 70 per cento sulle spese sostenute fra gennaio e dicembre 2024 per interventi di riqualificazione energetica e adeguamento sismico degli edifici (che scenderà poi al 65 per cento nel 2025, a eccezione degli interventi attuati dalle onlus e di quelli realizzati nei territori terremotati). Per beneficiare del Superbonus, è necessario soddisfare i requisiti tecnici stabiliti dalla legge e raggiungere determinati obiettivi di miglioramento energetico. Gli interventi ammissibili includono l’isolamento termico, la sostituzione degli impianti di riscaldamento e l’installazione di impianti fotovoltaici. Questo incentivo è particolarmente vantaggioso per chi desidera realizzare interventi di ampia portata
  • Bonus Ristrutturazione si tratta di un beneficio fiscale che consente di ottenere una detrazione fiscale del 50 per cento sulla spesa sostenuta per i lavori di ristrutturazione degli immobili, e rappresenta anche un’alternativa al Bonus Facciate, che non è stato prorogato nel 2024. L’importo massimo della detrazione che può essere richiesta è di 96mila euro, e le nuove modalità di erogazione di questo bonus prevedono anche la possibilità di sfruttare la cessione del credito. Fra i lavori consentiti, rientrano la rimozione dell’amianto dalle zone contaminate, la sostituzione di infissi per porte e finestre, l’installazione di impianti fotovoltaici e le misure di mitigazione dell’inquinamento acustico. Questo bonus è particolarmente utile per chi desidera ristrutturare la propria abitazione in modo sostenibile
  • Conto Termico 2.0 incentiva interventi per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni. I beneficiari sono costituiti principalmente dalle pubbliche amministrazioni, ma anche da imprese e privati. Mette a disposizione 900 milioni di euro l’anno, non è soggetto a scadenza e non prevede una detrazione fiscale, bensì un contributo a fondo perduto. Consent, fra le altre cose, la sostituzione di sistemi di climatizzazione invernale con impianti a pompa di calore, l’installazione di collettori solari e di nuovi scaldabagno. Questo incentivo è particolarmente vantaggioso per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione utilizzando fonti rinnovabili
  • Bonus mobili ed elettrodomestici è una detrazione Irpef per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. Può beneficiare della detrazione chi acquista entro il 31 dicembre 2024 mobili ed elettrodomestici nuovi (di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori) e ha realizzato interventi di ristrutturazione edilizia a partire dal primo gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni. È valido anche per l’acquisto di condizionatori. Questo bonus è particolarmente utile per chi desidera arredare la propria abitazione in modo sostenibile
  • Bonus domotica permette di usufruire di una detrazione fiscale del 65 per cento delle spese sostenute, a partire dal primo gennaio 2022, per l’acquisto e l’installazione di impianti domotici e tecnologie di Building Automation, fra cui sistemi di controllo dell’illuminazione, sistemi di videosorveglianza e termostati intelligenti. Questo bonus è particolarmente vantaggioso per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione utilizzando tecnologie avanzate
  • Bonus acqua potabile è stato segnalato per sottolineare che, anche se non è stato prorogato per il 2024, la speranza è che possa essere riproposto in futuro. Il suo obiettivo era quello di aiutare le famiglie a ridurre l’inquinamento domestico e, nello specifico, il consumo di plastica. Prevedeva infatti delle agevolazioni per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare. Questo bonus è particolarmente utile per chi desidera migliorare la sostenibilità della propria abitazione
  • Alcune regioni e Comuni offrono ulteriori incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici. Questi possono variare notevolmente in base alla località; quindi, è utile verificare le opportunità disponibili presso gli appositi uffici regionali o comunali. Questi incentivi sono particolarmente vantaggiosi per chi desidera migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione in modo sostenibile

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