Flat tax super scontata, la nuova agevolazione per chi ha optato per il regime forfettario

I contribuenti, che hanno optato per il regime forfettario, possono accedere alla flat tax super scontata nel caso in cui dovessero aderire al concordato preventivo

Pubblicato: 30 Luglio 2024 06:00

Pierpaolo Molinengo

Giornalista economico-finanziario

Giornalista specializzato in fisco, tasse ed economia. Muove i primi passi nel mondo immobiliare, nel occupandosi di norme e tributi, per poi appassionarsi di fisco, diritto, economia e finanza.

La flat tax diventa ancora più conveniente per i contribuenti che hanno optato per il regime forfettario. E che, almeno per quest’anno, decidono di aderire al concordato preventivo biennale. A portare alla luce alcune importanti sorprese è il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri in data 26 luglio 2024, il cui scopo è quello di rendere più appetibile il patto con il fisco che l’Agenzia delle Entrate si prepara a sottoscrivere le partite Iva minori.

Per i soggetti Isa la flat tax è in una percentuale compresa tra il 10 ed il 15%. Per i soggetti che hanno aderito al regime forfettario, invece, stando alle anticipazioni che sono emerse nel corso di queste ore, l’aliquota dovrebbe essere al 10%, che scende al 3% per le startup.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali novità sulla flat tax per quanti aderiscono al concordato preventivo biennale.

Arriva la flat tax super scontata, a chi è riservata

Novità in arrivo per i titolari di partita Iva che hanno optato per il regime forfettario. Nel caso in cui volessero aderire al concordato preventivo biennale è prevista una flat tax super scontata, che rende, almeno sulla carta, più vantaggioso optare per questo strumento. Ricordiamo che i contribuenti con ricavi o compensi inferiori a 85.000 euro, almeno nella generalità dei casi, hanno un’imposta alternativa all’Irpef con un’aliquota del 15% che scende al 5% nel caso in cui il diretto interessato sia una startup. Sottoscrivere, quindi, un patto con l’Agenzia delle Entrate diventa ancora più vantaggioso.

È importante sottolineare che in questo caso non vi è ancora l’ufficialità: il testo definitivo del decreto correttivo non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per il momento, ad ogni modo, è possibile fare il punto della situazione sulle anticipazioni che ci sono giunte.

L’adesione al concordato preventivo biennale da parte dei contribuenti che hanno aderito al regime forfettario, permetterà loro di accedere ad una flat tax con un’aliquota pari al 10%, che scende al 3% nel caso in cui il titolare di partita Iva abbia iniziato la propria attività da meno di cinque anni. E sia in possesso dei requisiti per essere qualificato come startup.

La flat tax super scontata si andrà ad applicare sul differenziale tra il reddito maturato nel periodo d’imposta 2023 e quello proposto dall’Agenzia delle Entrate per il 2024.

La decisione di ridurre l’aliquota della flat tax per i contribuenti che hanno aderito al regime forfettario, senza dubbio, accresce l’appeal del concordato preventivo biennale. Rendendolo più favorevole rispetto a quello previsto per la generalità dei titolari di partita Iva.

Concordato preventivo biennale, i vantaggi della flat tax

Fino all’introduzione della flat tax super scontata, i benefici dell’accesso al concordato preventivo biennale per i forfettari non erano completamente chiari. E lasciavano alcuni dubbi sulla reale convenienza dell’adesione.

L’introduzione delle nuove aliquote ha fatto cambiare prospettiva alla misura. È bene, comunque, ricordare che stiamo parlando di uno strumento – almeno per i forfettari – introdotto in via sperimentale per una sola annualità. La proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate varrà unicamente per il 2024.

È necessario sottolineare, ad ogni modo, che l’adesione al concordato preventivo biennale deve avvenire entro la fine del mese di ottobre 2024. Entro questo termine i diretti interessati hanno la possibilità di verificare se la proposta avanzata da parte dell’Agenzia delle Entrate sia realmente congrua rispetto all’andamento delle attività nel corso dell’anno.

Per quanti hanno aderito al regime forfettario non è necessario scommettere sul futuro. Ma è sufficiente analizzare e valutare i pro e contro del concordato annuale. La prospettiva di una flat tax super scontata del 10% o del 3% aumenta gli aspetti favorevoli per il contribuente.

Comunque vada, per avere un’idea completa e dettagliata di come funzioni la misura è necessario attendere che venga approntato il testo definitivo del decreto correttivo e la relativa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Quello che sembra certo in questo momento, ad ogni modo, è che la partita finale del concordato preventivo si andrà a giocare a settembre, subito dopo le ferie.

Come funziona il regime forfettario

Ma perché è stato necessario introdurre un’aliquota super scontata per quanti hanno aderito al regime forfettario? La risposta è molto semplice: rendere più appetibile il concordato preventivo. Chi infatti aderisce a questo particolare regime può beneficiare di un’imposta sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali regionale e comunale e dell’Irap. L’aliquota è fissa al 15% e scende al 5% per i primi cinque anni, nel caso in cui il diretto interessato:

Oltre all’imposta sostitutiva dell’Irpef, quanti hanno aderito al regime forfetario sono esonerati dall’applicazione dell’Iva in fattura, nella quale dovranno aggiungere la dicitura:

Operazione non soggetta a IVA ai sensi dell’art. 1, commi 54-89, Legge n. 190/2014 e succ. modifiche/integrazioni.

I contributi previdenziali

Ad ogni modo chi esercita la propria attività in regime forfettario deve provvedere a pagare i contributi previdenziali. Per il loro pagamento è necessario distinguere tre diverse categorie di attività:

In base alle categorie di appartenenza ci sono aliquote e regole diverse da rispettare.

In sintesi

Per rendere leggermente più appetibile il concordato preventivo biennale, il legislatore ha introdotto una flat tax super scontata per chi ha aderito al regime forfettario. In questo caso l’aliquota è al 5% o al 3% per chi ha avviato l’attività da meno di cinque anni.

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