Un gigante dei dolci da un miliardo di euro di fatturato: è la creatura che nascerà dal consorzio formato da Investindustrial e dalla famiglia Bagnoli, fondatrice di Sammontana, la prima azienda italiana del gelato.
Le due società si sono unite per acquisire Bindi-Forno d’Asolo, gruppo veneto di prodotti da forno controllato dal fondo di private equity Bc Partners. Con la cessione da parte di quest’ultima, si darà vita a un polo industriale nel settore dolciario-alimentare per la produzione di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelati.
Il nuovo gigante dei surgelati: l’operazione di Sammontana e Investindustrial
La partnership è stata annunciata dalla famiglia Bagnoli, da tre generazioni alla guida di Sammontana, e da Investindustrial. Attraverso la società di investimento Frozen Investments è stata formalizzata l’unione tra l’azienda di gelati di Empoli e FdA Group, il gruppo Bindi-Forno d’Asolo. La società di investimento BC Partners, che ha investito nel gruppo FdA nel 2018, ha raggiunto un accordo per la vendita di Forno d’Asolo al consorzio formato da Investindustrial e dalla famiglia Bagnoli.
Dopo le voci circolate sui media negli ultimi mesi, è dunque giunta la conferma ufficiale. In una nota si precisa che la famiglia Bagnoli, Investindustrial e il senior management deterranno il 100% del nuovo gruppo, con il controllo operativo che resterà nelle mani della famiglia. Investindustrial guiderà invece l’espansione internazionale. Anche la struttura aziendale rifletterà questa “divisione” dei compiti: Leonardo Bagnoli, Ceo di Sammontana, ne sarà il presidente, mentre Alessandro Angelon, Ceo di Forno d’Asolo, diventerà Ceo del nuovo gruppo. Marco Bagnoli diventerà invece presidente di Sammontana.
Una partnership da un miliardo di euro di fatturato
Secondo le stime degli analisti, l’operazione di Sammontana e Investindustrial su Bindi-Forno d’Asolo vale circa un miliardo di euro, per un gruppo che ha un giro d’affari superiore ai 500 milioni di euro e presenta un margine operativo lordo di circa 80 milioni. “La partnership combina l’esperienza della famiglia Bagnoli nel settore del gelato e della pasticceria surgelata con il potenziale di crescita di Forno d’Asolo e la capacità di Investindustrial di globalizzare con successo aziende manifatturiere italiane di alta qualità”, si legge nel comunicato ufficiale.
L’accordo unisce due aziende complementari “che prestano la massima attenzione alla qualità, simboli dell’eccellenza italiana e con capacità manifatturiere di primo livello, al fine di creare un gruppo internazionale globale di prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato attraverso un processo di buy and build e un’ulteriore espansione geografica”. Il gruppo risultante dall’unione di Sammontana e Forno d’Asolo potrà contare su stabilimenti produttivi in Italia, negli Stati Uniti e in Francia, e oltre 2.500 dipendenti. Forte delle due colonne dolciarie che la formeranno, la nuova società resterà partner di rilievo per i principali bar, ristoranti, hotel, rivenditori alimentari e aziende di catering per i prodotti surgelati di pasticceria, dessert e gelato.
Le società coinvolte
Fondata e con sede a Empoli (Firenze) nel 1946, Sammontana è un grande marchio italiano della pasticceria surgelata e del gelato. Tra i suoi prodotti figurano marchi iconici, come il gelato Sammontana e la pasticceria Tre Marie. Fondata nel 1985 e con sede a Maser (Treviso) Forno d’Asolo produce e distribuisce prodotti surgelati di alta qualità, tra cui pasticceria dolciaria e salata da forno. L’azienda vende i suoi prodotti, tra cui i noti marchi Forno d’Asolo e Bindi, principalmente a bar, ristoranti, hotel e società di catering, con oltre 70mila clienti sparsi in 40 Paesi.
Anche il gruppo Bindi è un’azienda storica del settore dolciario. Fondata nel Dopoguerra, da un modesto negozio di pasticceria a Milano messo su dal ristoratore toscano Attilio Bindi, è diventata una realtà di primo piano nella pasticceria industriale surgelata. Sia in Italia sia all’estero, con 25mila clienti serviti nel settore Ho.Re.Ca e circa 40 mercati esteri raggiunti, che generano il 40% dei ricavi. Nel 2020 il gruppo è stato rilevato da Bc Partners per 200 milioni di euro e integrato con Forno D’Asolo, acquisita tre anni prima dal fondo 21 Invest di Alessandro Benetton con un’operazione di circa 300 milioni di euro.