Oggi, sabato 25 maggio, si è concluso a Stresa il G7 dell’economia, che ha visto riuniti i ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei sette Paesi più sviluppati al mondo. La giornata si è svolta presso il Des Iles Borromées con incontri mattutini e si è conclusa con una conferenza stampa alle 13.
La giornata è iniziata con l’ottava sessione, focalizzata sul sostegno all’Ucraina e sulle sanzioni alla Russia. Il ministro delle Finanze ucraino, Serhiy Marchenko, è stato ospite d’onore dei lavori. Il G7 si è poi concluso con le dichiarazioni dei ministri delle Finanze e dei banchieri centrali.
Colloquio Giorgetti-Lindner-Le Maire con Donohoe
Prima dell’inizio dei lavori del G7 Finanze, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha avuto un colloquio con gli omologhi tedesco e francese, Christian Lindner e Bruno Le Maire, e con il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe.
Panetta: “Le banche italiane sono in buona salute”
Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha rassicurato sulla solidità del sistema bancario italiano durante la conferenza stampa di fine G7: “Le banche italiane sono in salute, ben patrimonializzate e redditizie”. Panetta ha evidenziato che, grazie alle riforme post-crisi finanziaria, molti problemi sono stati risolti, rendendo il sistema bancario europeo e italiano più robusto.
Il governatore della Banca d’Italia ha affermato che alla prossima riunione della Bce di giugno ci sono “le condizioni per un adeguamento della politica monetaria”, indicando un consenso generale sull’eventualità di un taglio dei tassi. Panetta ha aggiunto che l’inflazione sta scendendo in tutte le sue componenti e che le economie sono in ripresa.
Giorgetti: “Sugli asset russi ognuno farà la sua parte”
Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che sull’uso dei profitti derivanti dagli asset russi congelati “ognuno farà la sua parte: chiaramente la proposta sarà una proposta G7, con marchio G7, e appunto per questo la condivisione degli oneri deve essere equilibrata e bilanciata»”.
Giorgetti ha poi spiegato che la questione degli asset russi congelati non è ancora “finalizzata perché presenta delle problematiche di tipo tecnico e legale”. Ha però confermato il posizionamento politico del G7 a sostegno dell’Ucraina e ha menzionato la possibilità di un prestito garantito dalla Banca mondiale per l’Ucraina come una delle opzioni in esame.
Incremento delle sanzioni contro la Russia
I ministri finanziari del G7 hanno espresso la determinazione ad “incrementare le sanzioni finanziarie ed economiche” contro la Russia per ridurre i suoi proventi. Il ministro tedesco Christian Lindner ha dichiarato che il G7 ha raggiunto un accordo per sostenere l’Ucraina anche nel 2025, ma ha sottolineato che resta ancora molto lavoro da fare per trovare misure e strumenti concreti.
Preoccupazioni sulla sovracapacità produttiva della Cina
Riprendendo anche altri temi toccati durante la prima giornata, il G7 sta considerando l’adozione di misure contro la “sovracapacità” produttiva della Cina, che inonda i mercati occidentali con prodotti sovvenzionati a basso costo. Il comunicato finale esprime preoccupazione per le “politiche e pratiche non di mercato” della Cina che danneggiano lavoratori e industrie occidentali. Giorgetti ha indicato che le posizioni degli Usa su questo tema hanno effetti collaterali su altri mercati e ha menzionato la necessità di una cooperazione internazionale per affrontare la questione.
Privatizzazione di Monte dei Paschi di Siena (Mps)
Giorgetti ha confermato che il governo italiano procederà con il programma di privatizzazione di Mps, definendo “un grande successo” le precedenti cessioni. Ha risposto con ironia a una domanda sul possibile coinvolgimento di Cassa depositi e prestiti (Cdp), dicendo che era la prima volta che sentiva l’idea e che ci avrebbero pensato.
L’annosa questione della Global Tax
Sul tema della global tax, Giorgetti ha ammesso che “siamo a un punto quasi morto” ma ha sottolineato la necessità di mantenere viva la speranza, riconoscendo che la scadenza di giugno rischia di essere mancata.
Il ministro ucraino: “Soddisfatto della posizione sugli asset russi”
Il ministro delle Finanze ucraino, Sergii Marchenko, ha espresso soddisfazione per i progressi e l’impegno mostrato dai ministri delle Finanze del G7. Marchenko ha dichiarato: “Sono soddisfatto per i progressi e l’impegno dei ministri delle Finanze del G7, i ministri del G7 stanno lavorando duramente per trovare una soluzione e hanno abbastanza tempo per portare una proposta al vertice dei leader di giugno”. Ha aggiunto che potrebbe esserci una soluzione temporanea con i proventi degli asset russi congelati, ma che la soluzione definitiva dovrebbe essere la confisca di questi attivi per permetterne l’uso totale.
Durante una conferenza stampa al termine del G7 di Stresa, il ministro ha sottolineato la necessità di ulteriori fondi: “Se c’è una alta possibilità che la guerra continuerà anche nel 2025 significa che abbiamo bisogno di ulteriori assicurazioni per i nostri bisogni umanitari e sociali, solo per questi il deficit sarà di 10-12 miliardi di dollari. Se poi si includono i costi militari la cifra sarà molto più alta”. Marchenko ha ribadito che l’Ucraina sta cercando di mobilitare risorse interne e che il sostegno degli alleati è fondamentale, poiché non stanno combattendo solo per l’Ucraina.
Una giornata senza proteste di massa
La giornata più importante del G7 dell’economia a Stresa si è svolta senza la presenza di manifestanti contro i poteri forti, per la pace o pro Palestina. Solo quattro giovani (tre britannici e un italiano) hanno organizzato un flashmob nei giardini pubblici. Poco prima, un altro attivista britannico, ospite presso il grand hotel Des Iles Borromées dove si tiene il vertice, è riuscito ad appendere uno striscione a un balcone, rimosso rapidamente dal servizio di sicurezza. Sullo striscione si leggeva «End fossil finance», nome di una rete internazionale di attivisti che combattono per la giustizia sociale e contro un sistema economico che sfrutta e inquina il pianeta.
I quattro giovani hanno attirato l’attenzione dei passanti lungo il passaggio che costeggia il lago, fuori dalla zona rossa sorvegliata dalle forze dell’ordine. Uno dei manifestanti si è “cosparso” di finte banconote da 500 euro, mentre un altro simulava di vomitare in un secchiello con il logo dell’Eni. Come riporta il quotidiano la Stampa, il questore Luigi Nappi ha dichiarato: “Sono in corso accertamenti per capire chi sono esattamente e quali sono gli intenti del gruppo a cui fanno riferimento”. I manifestanti sono stati portati in questura a Verbania per verifiche, dove si trova la control room interforze che sorveglia sull’evento.