La permanenza di TikTok negli Stati Uniti si fa sempre più incerta. Una recente sentenza della Corte d’appello federale ha posto un ultimatum al futuro dell’applicazione più popolare tra i giovani americani. La decisione potrebbe portare alla sua rimozione dal mercato statunitense per motivi di sicurezza nazionale. TikTok, di proprietà del colosso cinese ByteDance, deve scegliere tra vendere la sua attività negli Stati Uniti o rischiare il divieto.
Sentenza contro TikTok: questione di sicurezza nazionale
La Corte d’appello federale ha dato il suo verdetto, stabilendo che il Congresso degli Stati Uniti ha il potere di agire contro TikTok per proteggere gli interessi nazionali. In altre parole, gli Stati Uniti potrebbero vietare TikTok sul loro territorio, obbligando ByteDance a cedere la piattaforma a una società americana se desidera continuare a operare negli Stati Uniti. La sentenza conferma una legge voluta da Biden già esistente, che impone la dismissione della proprietà cinese della piattaforma.
Secondo i legislatori, i dati raccolti su TikTok potrebbero essere utilizzati per scopi di sorveglianza da parte del governo cinese. La corte ha respinto la difesa di ByteDance, che ha sostenuto che il divieto violasse il Primo Emendamento che garantisce la libertà di parola. Il giudice Douglas Ginsburg ha dichiarato che la libertà di espressione è protetta, ma che in questo caso il governo degli Stati Uniti ha agito per proteggere quella stessa libertà da una nazione straniera avversaria.
La legge “vendi o bandisci”, firmata dal presidente Joe Biden ad aprile 2023, ha avuto il sostegno bipartisan da parte dei legislatori, che hanno ricevuto briefing riservati dai servizi di intelligence statunitensi sui rischi connessi all’uso di TikTok come strumento di sorveglianza e per la possibile diffusione di propaganda.
Quali sono gli effetti dell’elezione di Trump?
La vicenda di TikTok non si limita agli aspetti legali, ma si intreccia con la politica interna degli Stati Uniti, in particolare con le elezioni presidenziali. Il futuro di TikTok potrebbe infatti essere deciso dalla nuova amministrazione, e la sensazione è che il destino della piattaforma dipenda da quello che farà Donald Trump, che a gennaio tornerà alla Casa Bianca.
L’adozione di misure contro TikTok si inserisce in una più ampia guerra tecnologica tra Stati Uniti e Cina. La piattaforma ha ormai più di 170 milioni di utenti negli Stati Uniti e continua a crescere, con il 17% degli adulti americani che riceve regolarmente notizie tramite l’app. Questo ha portato alcuni a sollevare il timore che la rimozione di TikTok possa essere dannosa per i milioni di utenti che lo utilizzano quotidianamente, anche per lavoro. Un problema simile a quello sollevato dai limiti proposti in Europa.