Inquinamento in Lombardia, esteso il blocco del traffico: le città interessate

La situazione dell'inquinamento dell'aria in Lombardia ha spinto la regione ad estendere le misure di contrasto, tra cui il blocco del traffico

Pubblicato: 6 Febbraio 2024 13:35

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Redazione

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La qualità dell’aria in Lombardia continua a peggiorare. I livelli di inquinamento dovuto alle polveri sottili hanno superato i limiti in quasi tutte le città della regione. La situazione non migliorerà nei prossimi giorni, dato che il meteo non prevede pioggia almeno nel fine settimana. Per questa ragione la Regione ha fatto scattare ulteriori misure di contrasto allo smog oltre a quelle già previste per lo scorso weekend.

Coinvolte da martedì le province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Cremona, Brescia, Lecco e Mantova, oltre a quelle di Lodi e Pavia che già in precedenza erano state oggetto di misure straordinarie. In tutte queste zone scattano divieti di emissioni di vario tipo, tra cui i blocchi del traffico per alcuni veicoli molto inquinanti. A seconda del livello di polveri sottili, a ogni provincia è stato assegnato un livello di intensità delle misure.

Quali città subiranno misure di livello I

Le misure di livello I sono le prime a entrare in funzione in Lombardia quando la concentrazione di polveri sottili PM10 nell’aria supera la soglia di sicurezza. Queste limitazioni mettono regole a diversi comportamenti che comportano emissioni inquinanti per tutelare la salute delle persone.

Queste misure saranno previste da martedì 6 febbraio a Milano, Monza e Brianza, Lodi, Pavia, già interessate nei giorni scorsi, alle quali si aggiungono quelle di Lecco e Mantova.  

Quali città subiranno misure di livello II

Quando la situazione dell’inquinamento dell’aria peggiora ulteriormente, la Regione prevede l’entrata in vigore del secondo livello di misure. Queste comprendono tutte le misure del primo livello, ma vietano l’uso di riscaldamento a legna anche per gli impianti di classe 4 stelle compresa. Questo ammesso che nell’abitazione sia presente un metodo di riscaldamento alternativo.

Le province interessate da questa ulteriore restrizione prima del 6 febbraio erano Bergamo e Cremona. A esse si aggiunge ora anche quella di Brescia. In queste province la situazione dell’inquinamento dell’aria è peggiore rispetto alle altre e potrebbe diventare più grave a meno dell’arrivo della pioggia.

L’inquinamento in Lombardia e le conseguenze sulla salute

La Lombardia e in generale la Pianura Padana sono zone molto esposte all’inquinamento dell’aria. Oltre a essere le più industrializzate del Paese, la conformazione morfologica del territorio favorisce il ristagnare degli inquinanti nel luogo in cui vengono prodotti. Le Alpi e gli Appennini proteggono la regione dai venti che potrebbero spazzarli via, contribuendo al peggioramento della qualità dell’aria.

Normalmente la soglia massima di PM10 è considerata di 50 microgrammi al metro cubo. Alcune province hanno sforato questo limite di concentrazione già per diversi giorni dall’inizio del 2024, con Bergamo che detiene il record negativo di 13 giorni consecutivi secondo i dati dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.

L’esposizione a questi livelli di particolato porta al peggioramento delle condizioni respiratorie. Diversi studi hanno confermato che le persone che respirano più PM10 della soglia consentita sono inoltre più esposte alle malattie del sistema respiratorio e sono soggette a un aumentato rischio di tumori.

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