Si è tornati a parlare in maniera insistente di nuovi stadi in Italia, tra ristrutturazioni e realizzazioni ex novo. Non è una novità che il nostro Paese abbia bisogno di strutture adeguate, considerando le condizioni in cui versano svariati impianti.
Su questo fronte, però, il tema burocratico è sempre particolarmente limitante. Basti pensare alla lunga trattativa tra la Roma e il Comune per riuscire a ottenere i necessari permessi. Lo stesso dicasi del confronto a distanza, spesso molto colorito, tra De Laurentiis e l’allora sindaco di Napoli per la gestione del San Paolo, oggi Diego Armando Maradona.
Qualcosa però si sta muovendo, eccome. Lo sottolinea uno studio operato da OpenEconomics, che evidenzia un totale di 14 nuovi stadi in fase di progettazione. Si stima una spesa di 2.878 miliardi di euro, che potrebbe cambiare radicalmente parte dello scenario sportivo calcistico nel nostro Paese.
Progetto stadi: cosa sta accadendo
Parlare di nuovi stadi in Italia non è una questione meramente sportiva, tutt’altro. Le statistiche parlano chiaro sotto questo aspetto. Riuscire a rivoluzionare il sistema, partendo in questo caso dai 14 stadi segnalati da OpenEconomics, avrà un impatto notevole sul PIL italiano, per ben 4.8 miliardi di euro.
Nel corso dei prossimi cinque anni di cantieri, inoltre, ci saranno offerte di lavoro per oltre 10mila dipendenti. Una notizia splendida per la media redditi delle famiglie italiane, alle prese con una fase a dir poco delicata. L’ammontare in questo caso sarà di 4.5 miliardi di euro, mentre le entrate fiscali per il governo di Giorgia Meloni, e chi seguirà, saranno pari a 2.1 miliardi di media.
Inutile dire che saranno Inter e Milan a trainare questo processo. Le due big milanesi hanno deciso di lasciarsi alle spalle San Siro, anche se il Comune prova ancora a ridiscutere gli accordi. Ben il 43% dei 2.9 miliardi necessari per la realizzazione di tutte queste opere, sarà infatti a carico di nerazzurri e rossoneri. A contribuire, seppur in maniera inferiore, a questa quasi metà del totale, sarà inoltre la fase di completamento dello stadio di Bergamo.
Ciò porta il totale della spesa in Lombardia a 1.24 miliardi di euro. Ecco il resto degli stadi “in arrivo”:
- Roma: 600 milioni;
- Firenze: 200 milioni;
- Cagliari: 200 milioni;
- Bologna: 150 milioni;
- Venezia: 93 milioni (comprende il Bosco dello Sport, ndr).
All’elenco si aggiungono, poi, Padova, Parma, Ternana, Empoli, Lucca e Perugia. Tutti insieme raggiungono la somma complessiva di 400 milioni di euro.
Euro 2032: dove si giocherà in Italia
Italia e Turchia vedranno disputare in casa loro gli Europei 2032, in versione combinata. La FIGC aveva presentato la candidatura attraverso il Final Bid Dossier. L’idea è quella di spingere l’intero movimento, dando una scossa proprio sotto l’aspetto dei progetti di ammodernamento, ristrutturazione e rifacimento. Un’opportunità da non perdere, come sottolineato dal ministro per lo Sport e per i Giovani, Andrea Abodi. Ci sarà una sorta di messa in gara tra dieci città, che dovranno presentare il proprio progetto. Tra queste, però, ne verranno scelte soltanto cinque. L’Italia ha tempo fino al 2026, per l’UEFA, al fine di presentare la lista completa, che verrà poi decurtata.
Attualmente l’elenco del governo di Giorgia Meloni resta un mistero. L’unico impianto certo d’essere nella top 10 e, prevedibilmente, nella top 5 conclusiva, è l’Allianz Stadium della Juventus. Resta il grande dubbio Milano, considerando il destino fumoso di San Siro. Più verosimile che si opti per uno dei due nuovi impianti di Inter e Milan. Discorso identico per l’Olimpico. Quasi certe, dunque, Torino, Milano e Roma. A completare l’elenco potrebbero essere le seguenti città:
- Verona: Bentegodi;
- Genova: Ferraris;
- Firenze: Franchi;
- Napoli: Maradona;
- Bari: San Nicola;
- Cagliari: Unipol Arena.