Quanto guadagna Gattuso come ct: cosa serve all’Italia per andare al Mondiale

Gennaro Gattuso dovrà inseguire la qualificazione al Mondiale 2026 in USA, Canada e Messico ed evitare il terzo fallimento consecutivo. Quanto guadagna

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Giorgio Pirani

Giornalista economico-culturale

Giornalista professionista esperto di tematiche di attualità, cultura ed economia. Collabora con diverse testate giornalistiche a livello nazionale.

La Nazionale italiana è ripartita dall’Estonia con una missione chiara: evitare il terzo fallimento consecutivo nelle qualificazioni mondiali. La Nazionale, affidata ora a Gennaro Gattuso dopo l’addio a Luciano Spalletti, è chiamata a una rimonta nel complicato Gruppo I per la Coppa del Mondo 2026.

L’insediamento di “Rino” è avvenuto in tempi record, una settimana dopo la risoluzione del contratto con Spalletti, trovando subito il supporto dei senatori dello spogliatoio. Si tratta di un accordo, quello con la Figc, siglato per uno stipendio ben più contenuto rispetto a quello dei suoi predecessori e che vuole essere il simbolo di una nuova era che inizia all’insegna della concretezza.

Lo stipendio “povero” di Gattuso

Gattuso ha infatti firmato un contratto annuale da 800mila euro netti, ma nell’accordo – secondo il quotidiano – è previsto un maxi premio di un milione di euro per la qualificazione alla prossima edizione della Coppa del Mondo, con il prolungamento dell’intesa fino al 2028, anno degli Europei in Regno Unito e Irlanda. In effetti, qualora riuscisse a portare l’Italia a disputare la Coppa del Mondo, il rinnovo sarebbe più che scontato, con una speranza all’orizzonte di poter partecipare anche agli Europei.

Uno stipendio decisamente più basso rispetto a quello dei suoi predecessori; Roberto Mancini era arrivato a 3 milioni di euro netti, mentre per Luciano Spalletti l’accordo prevedeva 2,8 milioni di euro netti circa. Nessuna clausola dorata per Gattuso e nessuna richiesta onerosa. Solo la volontà di mettersi in gioco con serietà, concretezza e, soprattutto, coerenza.

Come si qualifica l’Italia ai Mondiali?

Tutti gli occhi erano puntati sulla prima partita ufficiale contro l’Estonia. Dopo l’addio dei mesi scorsi a Luciano Spalletti, per l’Italia c’è bisogno di una serie di risultati positivi per evitare di dover guardare ancora una volta dal divano il torneo più prestigioso del calcio mondiale. Gli Azzurri si trovano nel Gruppo I insieme con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.

Allo stato attuale, a guidare la mini classifica è la Norvegia, che ha ottenuto 12 punti, con quattro vittorie su quattro:

Per ottenere la qualificazione diretta al Mondiale 2026, l’Italia deve vincere tutte le restanti partite del girone (inclusa la sfida di ritorno contro la Norvegia, possibilmente con un ampio margine per migliorare la differenza reti) e sperare in passi falsi dei norvegesi nelle prossime partite. Soltanto il primo posto garantisce infatti un accesso diretto. Si pone dunque dinanzi a noi una missione sorpasso molto delicata (e improbabile).

Il primo passo è stato convincente. Italia votata all’attacco e, al netto di tanta imprecisione nel primo tempo, ecco cinque reti all’Estonia nella ripresa. E di reti ne abbiamo bisogno eccome. Vincere può non bastare. Occore farlo segnando molto. E arrivassimo secondi?

Avremmo comunque la possibilità di accedere ai playoff, riservati alle 12 seconde classificate dei gironi e alle 4 migliori squadre della Nations League non già qualificate. Ma storicamente i playoff non ci hanno mai portato bene, visto che l’Italia è stata eliminata due volte ai playoff nelle ultime due edizioni.

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